La chiesa intitolata a S. Maria ha come patrona S. Cecilia ed è cattedrale di Cagliari, ubicata nel quartiere alto di Castello. La S. Maria ha facciata neoromanica (1927-33) e interno di caratterizzazione seicentesca (1669-74). Della fabbrica medioevale, in cantoni calcarei di media e grande pezzatura, si conservano il campanile a canna quadrata, la nuda controfacciata e i bracci del transetto, con tratti di paramento romanico e due delle cappelle che vi si aprivano ai lati dell’abside orientata, in origine semicircolare. Il presbiterio quadrangolare è sopraelevato sull’organismo semipogeico della cripta, cosiddetta “santuario dei Martiri” (1618); dentro l’involucro seicentesco, l’altare è una semplice mensa su colonnine con capitelli romanici. Il campanile, affiancato a settentrione in linea con la facciata, ha zoccolo a scarpa e larghe paraste d’angolo che riquadrano specchi continui in cui si aprono luci a centina ogivale, mentre gli archetti del coronamento hanno taglio semicircolare. A circa due metri di altezza è scolpita la “canna toscana”, misura lineare di m 2,48, suddivisa in quattro braccia di cm 62 o dieci palmi di cm 24,8. A destra della facciata si trova invece lo “starello”, campione di unità di volume. Descrizioni e disegni della chiesa, anteriori alla ristrutturazione barocca conclusa con il prospetto datato 1703, permettono di restituirne l’icnografia romanica a croce “commissa”, con tre navate coperte in legno e divise da quattro colonne per fianco. In prossimità della terza colonna di destra si trovava il Pergamo di Guglielmo, scolpito nel 1159-62 e trasferito nel 1312 dalla cattedrale di Pisa a quella di Cagliari, dov’è tuttora. La facciata romanica, timpanata, era divisa da archeggiature orizzontali in due ordini, tripartiti da lesene. Nell’ordine superiore si disponevano ruote probabilmente intarsiate; in quello inferiore si apriva un portale per ogni specchio. Il portale mediano conserva in situ l’arco di scarico a cunei bicromi (restaurato) e l’architrave a cespo e girali d’acanto classicheggianti, ascrivibile alla metà del XIII secolo al pari dell’architrave con leoni monocefali affrontati e degli altri frammenti marmorei recuperati nella demolizione del prospetto barocco e custoditi parte nella sacrestia, parte nell’episcopio. In quest’ultimo sono state messe in luce membrature architettoniche della testata del transetto, analoghe a quelle visibili nei fianchi occidentali di entrambi i bracci, ognuno con portale rivolto a occidente. Lo zoccolo ha scarpa goticamente sagomata, da cui originano le membrature di partizione in specchi. A settentrione queste sono lesene, ribattute da coppie di semicolonne; a meridione, fasci di tre semicolonne, pure sottili e ognuna conclusa da capitellino, su cui poggiano le arcatelle a pianetto e toro. Motivi fitomorfi a rilievo piatto (nel braccio nord) e ovoli classicheggianti (in quello sud) decorano la cornice orizzontale, che segna l’originario livello delle coperture. I due portali architravati differiscono nello schema, romanico in quello settentrionale, gotico in quello meridionale, del primo ventennio del XIV secolo. Il primo ha stipiti parallelepipedi, capitelli a foglie d’acanto, arco di scarico e sopracciglio a tutto sesto. L’altro, di proporzioni più sfilate, ha colonne, capitelli classicheggianti, acuto timpano internamente a lobi ogivali. Nella lunetta del portale nord sono inseriti alcuni conci con decoro geometrico, un frammento di fregio tardoromano e uno di lastra mediobizantina con grifo. Nel timpano trilobato del portale sud è reimpiegato un sarcofago tardoromano ed è collocata una Madonna col Bambino di scultore pisano del primo Trecento. Le stesse maestranze toscane, di educazione gotico-italiana, aprirono a sinistra del presbiterio la cappella “pisana”, con pianta quadrata, bifora ogivale e volta a crociera quadripartita e costolonata, impostata sui capitelli troncoconici di semicolonne pensili, a loro volta nascenti da peducci con il...
Read moreThe Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia is truly a hidden gem and an architectural marvel that left me absolutely amazed. From the moment you step inside, you are transported into a world of spiritual tranquility and artistic beauty. The cathedral’s exterior, with its classic Romanesque style, immediately captures your attention, but it’s the interior that truly takes your breath away.
The play of light through the stained glass windows creates a serene and almost mystical atmosphere. Every corner is rich with detail—elaborate frescoes, intricate carvings, and a sense of sacred history that seems to whisper through the stone walls. The combination of devotion and artistry is overwhelming in the best possible way. You can sense the centuries of faith and community that have built and sustained this sacred place.
The altar, dedicated to both the Virgin Mary and Saint Cecilia, is particularly moving. Saint Cecilia, the patron saint of music, adds a poetic touch to the ambiance—you almost expect to hear distant organ music resonating through the air.
Whether you’re religious or not, this cathedral offers a powerful experience. It’s not just a place of worship, but a testament to human creativity and devotion. I highly recommend a visit—it’s nothing short of...
Read moreThe Cathedral of Santa Maria Assunta and Santa Cecilia, often known as the Cagliari Cathedral, is a Roman Catholic cathedral in the picturesque city of Cagliari, Sardinia. Its history dates back to the thirteenth century, with building beginning in 1258 after the city was conquered by Pisa. Over the ages, the cathedral has experienced several repairs and adjustments, resulting in an intriguing mix of architectural styles such as Romanesque, Gothic, Baroque, and Neoclassical.
The cathedral's main front, a magnificent example of Neoclassical architecture, was renovated in the eighteenth century. In contrast, the bell tower, a robust survival from the thirteenth century, emanates a particular Romanesque character.
Admission to the cathedral is usually free, however there may be a small cost to enter particular portions, such as the martyrs' chapel. Visitors are politely asked to dress modestly when viewing the cathedral, and it is best to check about the schedule of religious services, since access may be restricted during...
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