Il palazzo originale, sede della dogana, fu costruito nel 1905 ma l'abbattimento del 1916 portò alla costruzione dell'attuale edificio in stile eclettico neomedievale per divenire fino al 1964 sede dell'Intendenza di finanza, del catasto e della dogana. Per queste sue funzioni ottenne l'appellativo «delle Paure».[1]
Il complesso di palazzo delle Paure, che non si armonizza con le case circostanti e la struttura della piazza, comprende anche il contiguo edificio porticato realizzato nel 1902 dall'architetto Adriano Gazzari per divenire la sede della Camera di commercio soppressa dal governo fascista e successivamente collocato presso il Palazzo Falck nel 2004 situato poco distante.[2] Attraverso i suoi fornici, che mettono in collegamento diretto il lungolago cittadino e piazza XX Settembre, è situato l'ingresso principale dopo la restaurazione del 2012.
Il piano terra è caratterizzato per tutto il perimetro da un bugnato che conferisce maestosità alla parte basamentale. Il lato nord è contraddistinto da una leggiadra torre rettangolare costruita intorno al 1926 in cui è incastonato uno stemma dei Visconti proveniente dal vicino Pretorio feudale [1] oltre ad una trifora rivolta verso piazza Cermenati.
Dopo essere stato utilizzato per alcuni anni come sede scolastica il palazzo è stato completamente ristrutturato per poi essere inaugurato come sede museale il 6 ottobre 2012 alla presenza delle autorità cittadine.[3] Lo stesso giorno è stata inaugurata, al secondo piano dell'edificio, anche la sezione di grafica, fotografia e arte contemporanea della Galleria comunale precedentemente costituita nel 1983 a Villa Manzoni da cui provengono le opere di pittori del territorio come quelle di Tino Stefanoni o di Alfredo Chiappori ed artisti di interesse nazionale, tra cui i pittori Enrico Castellani ed Enrico Baj, oppure ancora gli scultori Alik Cavaliere e Giò Pomodoro.
Al piano terra si susseguono varie esposizioni temporanee come quella realizzata nel 2014 dedicata al genio spagnolo Pablo Picasso.[4]
Dal 2014 dispone dell'ufficio informazione e accoglienza turistica di Lecco (Iat)[5] mentre, al terzo piano, dal 26 giugno 2016, è situato l'osservatorio alpinistico lecchese: uno spazio espositivo permanente dedicato alla montagna realizzato grazie ad una collaborazione istituzionale e territoriale che offre ai visitatori un tratto distintivo dell'identità culturale lecchese attraverso la storia dell'alpinismo e delle imprese realizzate dagli alpinisti...
Read moreL'edificio, risalente all'Inizio del Novecento e costruito in un tratto della vecchi cinta murararia del borgo fortificato, si trova nel centro storico di Lecco, in piazza XX Settembre e si affaccia, su un lato, sul lungolago. Deve il suo nome al fatto che fino al 1964 fu la sede dell'Intendenza di Finanza, del Catasto e della Dogana. Gli abitanti della città vi andavano a pagare le tasse, dunque, e per questo, in dialetto, lo definivano "palazz di pagür", palazzo delle paure appunto. In seguito fu utilizzato come sede scolastica e poi abbandonato fino a non molti anni fa. Dopo lavori di restauro, è stato inaugurato nel 2012 come nuova sede museale. L’edificio è di proprietà del Comune e comprende anche l'ampio porticato antistante da cui si accede ad esso. Il primo piano è adibito a struttura espositiva per interessanti mostre temporanee, che spesso vado ad ammirare. Al secondo piano è stata allestita la sezione permanente di Arte contemporanea: vi sono sono esposte opere tra i maggiori artisti italiani contemporanei e altre dei più importanti artisti del territorio. Sempre al secondo piano si trova la Sezione di Grafica e Fotografia con collezioni di stampe, incisioni e fotografie. Nel 2016, all'ultimo piano, è stato inaugurato l'Osservatorio Alpinistico, un museo che, attraverso un'impostazione interattiva e multimediale, consente di conoscere la storia dell’alpinismo e degli alpinisti che hanno portato in alto il nome di Lecco nel Mondo. È previsto un biglietto cumulativo perché i visitatori possano poi accedere pure a Villa Manzoni e al...
Read moreUn 4 stelle pieno soprattutto per gli amanti di galleria d'arte e mostre di quadri e pittura....Acquistato un biglietto completo(fatti da due separati,con relativi costi differenti) per visitare tutte e 3 i piani superiori...Ho potuto vedere le esposizioni della Milano del '600 e opere di artisti del territorio Lecchese...A seguito c'era la Fotografia Italiana Contemporanea,artisti italiani contemporanei e così via.Notevoli i ritratti paesaggistici di Lecco e dintorni,credo ispirati e realizzati intorno al '900 o alla sua metà.All'ultimo piano si può interagire con schermi touch per vedere i paesaggi e dintorni del Lago di Lecco,delle vette,dei paesi montani e della loro storia e cultura...;e non per ultimo una stanza che ritrae la storia dell'alpinismo Lecchese con le migliori performance di personaggi storici,con l'esposizione di attrezzature utilizzate in quelle occasioni.La visita al costo di circa 15€ più o meno se si vuole visitare tutto(altrimenti costa meno) ne vale.Il luogo è ordinato,pulito e raffinato....è vietato toccare quadri e statuette varie.Presenza di bagni al piano terra e all'ultimo piano.Le sale numerate si possono raggiungere sia a piedi che in ascensore.In omaggio c'erano anche su un tavolo le guide alla visita con tanto di storia e informazioni esaustive su ciò che si sta vedendo.Accoglienza alla reception cortese,soddisfacente ed educata.In definitiva,una buona e culturale esperienza...
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