Altri recensionist hanno inserito, non a torto, foto della nota Rotonda/Battistero di Mantova: infatti, a vedere dalle foto, le gallerie di questo "teatro scientifico" rendono un grosso omaggio (in maniera dichiarata) alla conformazione architettonica del luogo religioso. Indicata come una delle maggiori attrattive della città (di sicuro lo è) rende noti in città i suoi orari d'apertura online per i suoi spettacoli, mentre lascia nel dubbio i visitatori che non sono autoctoni con la semplice dicitura "Gli orari potrebbero variare". Un errore che compiono altri (non tutti) splendidi teatri europei. Allora, se è a dir poco difficile visitarla fuori dalle messe in opere, devono presentarsi come attività artistico-commerciale e non come attrazione turistica. Altrimenti i viandanti restano a bocca asciutta, dopo un lungo tragitto. Anche perché la "facciata scientifica" è convenzionale come qualsiasi portone. Ossia, un'esperienza reale tutt'altro che gratificante, in altre parole una perdita di tempo. E un modo per apprezzare quei teatri che, persino in orari fuori dagli spettacoli, sanno valorizzare come musei (accade non solo nell'arena di Verona, bensì nel teatro a Cremona, quindi ci siamo chiesti perché Mantova dev'essere da meno). Il giudizio è sull'organizzazione, non sull'architettura interna o sugli eventi. Specie in un periodo in cui il mondo del teatro afferma d'essere...
Read moreIl teatro Bibiena di Mantova nasce come sala per le adunanze scientifiche. Esisteva il teatro, esisteva l'opera recitata nelle stanze del Palazzo Ducale, ma non vi era ancora il teatro dell'opera. L'origine della conformazione del teatro all'italiana, con spalti e loggione si rifà infatti alla tradizione delle feste popolari barocche, in cui si allestivano effimeri spalti con ordini sovrapposti intorno ad una piazza. Di questo percorso evolutivo diventano protagonisti i Bibbiena, una famiglia che per tre generazioni si occuperà della trasformazione del teatro e dello spettacolo. In questo che è tra i più bei teatri d'Italia, e in cui Mozart suonò all'età di 13 anni apprezzandone l'acustica, le gallerie e i loggioni si affacciano sulla platea seguendo linee sinuose, come i prospetti di edifici privati su piazza. L'architettura effimera delle feste popolari diventa così stabile. Il palcoscenico non è molto alto perché nella platea si stava in piedi, mentre i corridoi accedono ai palchi decorati dallo stesso Bibbiena. Non c'è torre scenica ma l'architettura prosegue come in un continuo proprio a voler chiudere uno spazio unitario. Il senso della decorazione qui è totale, e include il richiamo ai personaggi illustri di Mantova come Virgilio, Pomponazzo e Baldasssarre...
Read moreIl più bel teatro all’italiana del mondo, così lo definisce l’alsaziano di Milano Philippe Daverio. Il teatro Scientifico di Antonio Galli Bibbiena è un piccolo gioiello nascosto nello scrigno dell’Accademia Virgiliana, un diadema che avvolge il palcoscenico come un delicato lungo collo femminile. In questo teatro, alcuni giorni dopo l’inaugurazione due flussi di suoni cristallini salgono lenti fino alle volte. Una è musica perfetta e radiosa che esce da un clavicembalo, una è una risata cristallina, di gioia adolescenziale, non ancora quella nervosa che caratterizza il personaggio del bellissimo film di Milos Forman. Sono le mani giovani, ma già eccelse, di Wolfgang Amadeus Mozart che deliziano il colto pubblico mantovano, da sempre affascinato dalla musica, forse perché ammaliato dalla cetra di Orfeo che Monteverdi fa suonare per la prima volta alla corte mantovana. Mantova è città da prime volte, Mantova è città da un giorno, poco continua. E la musica suona bene al Bibbiena, tanto bene che anche il padre di Amadeus concorda con l’alsaziano e si sbilancia a dire che questo è il più bel teatro del mondo. E chi siamo noi per...
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