Located in Messina, Sicily is a magnificent Gothic-style Roman Catholic cathedral. The bell tower is accessible by climbing about 255 steps and contains the biggest and most intricate astronomical and mechanical clock in the world. At Noon, the gilded bronze statues begin a 12-minute movement. The lion symbolizes strength and Messina. As he moves the flag, he growls loudly three times before the Rooster flaps it's wings and moves it's head and crows three times and represents the awakening of man. There are many other figures, and each plays a role at some point, be it on the hour, half, weekday, and perpetual calendar. The Ava Maria is played this concluding the noon movement. Inside, the marble work, statues, mosaics, names, transept, and symbolism is as impressive as the exterior. This is a place to visit, light a candle, and to be present in the square fifteen minutes before noon if you want to see some of the other figures move too. The Cathedral has some original elements, but due to several earthquakes and wars and fire, much of what you are today represents the fortitude of the people and clergy to restore this minor basilica to its full glory. At the entrance to the port, there is a gilded statue of the Virgin Mary with the Latin words, "Vos et ipsam civitatem benedicimus." This translates to "I bestow my benediction upon you and your city. And this is also depicted in the gilded statue of the Virgin Mary in the clock tower that holds her letter where she addressed the people of Messina promising eternal protection. A magnificent cathedral of Messina,...
Read moreBellissimo lo spettacolo di mezzogiorno. Sulla facciata del duomo.si trova: La misteriosa pietra dei Giudei… 💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙💙 Nel prospetto principale del Duomo di Messina, a sinistra della porta centrale e a circa tre metri dal suolo, s’intravede una lastra in marmo rosa , di venti centimetri di base per cinque circa di altezza che, pur nell’usura del tempo, lascia ancora intravedere queste parole “…..SIGNUM PERFIDORUM IUDAEORUM….. “. il piccolo marmo appare gravemente danneggiato e la scritta risulta incompleta e poco leggibile. In particolare sembra che il marmo sia stato volutamente corroso proprio in corrispondenza della parola Iudaeorum . Sappiamo però la data 1347. Una diffusa credenza popolare, più leggenda che storia, la definisce la Pietra dei Giudei, e ricorda nei seguenti termini un episodio probabilmente mai avvenuto, accaduto in Messina verso la metà del XIV secolo. A partire dal 1300 le varie comunità straniere presenti in città, erano divenute talmente numerose da organizzarsi in vari quartieri, più o meno omogenei. La comunità ebraica, ad esempio, va più di 2000 di cittadini. Gli ebrei si occupavano per lo più di commercio, di finanza, della produzione e della lavorazione della seta ed erano espertissimi nella cura e nel recupero dei legni delle navi corrosi dalla salsedine e da un tarlo marino, il verme rosso. Ai tempi in cui si svolge la nostra storia, da quelle parti esistevano ancora i resti di un tempio pagano dedicato a Castore e Polluce e gli ebrei ne avevano preso possesso costruendovi sopra la loro sinagoga. Per far fronte alle esigenze della loro comunità, all’interno di uno dei cortili i rabbini fecero scavare un pozzo artesiano che per un po’ di tempo diede buona acqua da bere ma col tempo si andò lentamente prosciugando fino a esaurirsi del tutto. La Chiesa di Messina, però, non vedeva di buon occhio il sorgere e l’estendersi delle comunità religiose non cattoliche e meno ancora di quella ebraica, definita infedele e da sempre accusata di insensato e feroce anticristianesimo. I fedeli cattolici nei confronti degli ebrei, accusati di deicidio, mantenevano un atteggiamento così ostile da riuscire spesso anche provocatorio. In questo clima di tensione e di reciproco astio e di dispetti, il Venerdì Santo dell’anno 1347 un ragazzo del popolo, secondo la tradizione, passava davanti alla sinagoga cantando ad alta voce il Salve Regina, l’inno preghiera della Chiesa Cattolica. I rabbini diedero a quel canto il significato della sfida e della provocazione. Allettarono perciò il giovane con suadenti parole e lo attirarono all’interno della sinagoga. Quando il giovane fu dentro, i rabbini gli si buttarono addosso e cominciarono a picchiarlo in malo modo. Quindi gli legarono le mani dietro la schiena e all’istante imbastirono un farsesco processo religioso che finì con la sua condanna a morte, in croce, come Gesù, e come questi fu anche ferito al costato, prima di morire. Più tardi, nella speranza di far scomparire la prova della loro colpa, gettarono il suo corpo straziato dentro il pozzo del cortile e ne chiusero l’imboccatura con una pesante lastra di pietra. Tutto sarebbe passato nel silenzio, se non fosse intervenuto un fatto straordinario e miracoloso. Il corpo del ragazzo, infatti, poco dopo essere stato buttato nel pozzo, cominciò a sanguinare così abbondantemente che il pozzo stesso si riempì di sangue fino all’imboccatura con un rivolo che subito raggiunse la pubblica via. I passanti, seguendo quella traccia, intuirono che all’interno della sinagoga doveva essere successo qualcosa di grave. Chiamarono perciò le autorità . Bussarono alla sinagoga ma, non avendo ottenuto risposta, fecero abbattere la grande porta di legno entrando con la forza. Continuando a seguire la traccia del sangue, giunsero fino al pozzo artesiano e nel suo interno scoprì il macabro assassinio. Lo sdegno e il risentimento di tutti gli astanti furono grandi. II martoriato corpo del giovane galleggiava nel suo stesso sangue , lo fecero rimuovere per fargli dare cristiana sepoltura. Tutti gli ebrei...
Read moreSenza dubbio, la principale attrattiva di Messina è il suo bel Duomo, che svetta sull'omonima piazza. Questo è il vero "cuore" urbano della città antica, quindi propongo di prenderlo come punto di partenza per tutti i tuoi percorsi a piedi in questa interessante città. Il nome ufficiale del duomo è Basilica Cattedrale protometropolitana di Santa Maria. Se non avessi saputo con certezza che il sacro che mi è apparso davanti agli occhi era un goffo rifacimento (ad eccezione del portale principale), allora ancora una volta avrei ammirato il talento di architetti sconosciuti che ci hanno dato l'opportunità di ammirare questa struttura sorprendente. La storia del Duomo risale al tempo di Giustiniano I, l'imperatore bizantino che regnò nel V secolo, e i primi riferimenti suggeriscono che il tempio di Nettuno fosse originariamente in questo sito. Nei secoli IX-XII, in Sicilia dominavano i musulmani, quindi gli edifici religiosi dell'isola furono distrutti o "convertiti" in moschee, cosa che fu fatta anche con il Duomo. E solo alla fine del XII secolo, dopo la “purificazione” dai Saraceni, che Messina riacquistò il “focolare della fede” cristiana, consacrata nel 1197 come chiesa di Santa Maria. Nel corso di molti secoli, il disegno originario del sacrario subì ripetutamente modifiche (in conseguenze di incendi, battaglie e ogni sorta di terrapieni), elementi di tratti gotici e barocchi si stratificarono sulle forme romaniche, creando così un luminoso aspetto sacrale-eclettico. Pertanto, ciò che ora appare davanti ai nostri occhi è ben lungi dall'essere un proto-tempio. Il Duomo acquisì le sue principali caratteristiche barocche nel Rinascimento; poco dopo, intorno al 1560, venne aggiunto un campanile. Una delle “caratteristiche” del Duomo a tre navate era la presenza di ben 23 altari. Il terribile terremoto del 1908 distrusse quasi completamente la Basilica (rimase solo la parte inferiore della facciata principale), ma a seguito della ricostruzione effettuata negli anni '20 del secolo scorso, ne furono ripristinate quasi tutte le caratteristiche originarie. Il 13 giugno 1943, dopo un'incursione aerea degli Alleati, la cattedrale fu rasa al suolo (rimasero solo i muri attorno al perimetro) per poi venire riparata quattro anni dopo e innalzata al rango di Basilica da papa Pio XII. Da notare l'integrità delle graziose colonnine tortili lungo gli spigoli, armoniosamente accostate a motivi ornamentali, le figure di santi, alcune edicole sovrapposte con statue di santi su entrambi i lati, nonché l'architrave con l'immagine di Gesù Cristo tra i quattro evangelisti! Nel campo della lunetta, dipinta dall'artista autoctono Letterio Subba nel 1840, è visibile una pregevole scultura della Vergine col Bambino, datata 1534, di Giovan Battista Mazzolo, esponente della vibrante galassia degli scultori toscani del Cinquecento. La lunetta è sormontata da una meravigliosa tenaglia intagliata, ornata da un medaglione raffigurante l'incoronazione della Madre di Dio, opera di Pietro de Bonitate, maestro di interessanti reminiscenze delle forme rinascimentali e delle tradizioni tardogotiche siciliane. Nonostante sia nuova, la Basilica Messiniana Cattedrale protometropolitana di Santa Maria è un oggetto incredibilmente bello e fotogenico. La visita, gratuita, è altamente raccomandata! P.S. L'ingresso al museo del tesoro e al campanile invece non sono gratuiti, costano 5€ cadauno ma si può fare un biglietto...
Read more