Due basiliche e una cappella spuntano nel verde di uno dei parchi storici della città e sembrano gareggiare con gli alberi maestosi che oggi offrono frescura ai milanesi. È il Parco delle Basiliche, che mescola memorie paleocristiane e meraviglie rinascimentali, in uno degli angoli più belli e caratteristici di Milano. Un patibolo all’ombra dei platani. A poca distanza dal quartiere dei Navigli, emblema della movida milanese, si estende il Parco delle Basiliche: un grande giardino che di recente è stato dedicato a papa Giovanni Paolo II. Quel verde fatto di olmi, platani e faggi e bordato da un roseto dalla superba fioritura è stato però per molto tempo il luogo sinistro delle esecuzioni capitali dei malfattori della città. A ricordare questa triste fama, oggi resta soltanto la statua di San Lazzaro, protettore dei sofferenti, che guarda solitaria gli ignari passanti, proprio nel punto in cui sorgeva il patibolo. Mulini, armi e concerie: la Milano delle acque. Il parco è oggi diviso in due da una via il cui nome è l’unica traccia di quando la città, fino alla fine dell’Ottocento, era percorsa da un dedalo di canali, ponticelli e navigli, ed era solcata in questa zona dai fiumi Seveso e Vetra. È la via Molino delle Armi, lungo la quale si concentravano le concerie e i mulini delle botteghe degli armaioli, famose, nell’Europa del XV secolo per la produzione di armi da parata di rara bellezza. La strada ripercorre un tracciato del fossato che circondava le mura medievali del XII secolo, dividendo la campagna dalla città: una memoria che sopravvive, ora che le mura non esistono più, nella Porta Ticinese aperta sull’odierno corso di Porta Ticinese, antica strada per Pavia. San Lorenzo: una basilica e la sua corona di cappelle Se di quei poetici canali non è rimasta traccia, la vera meraviglia del parco sono le due Basiliche di San Lorenzo e di Sant’Eustorgio da cui esso prende il nome, magnifiche quinte architettoniche che con le loro absidi fiancheggiano un lato del giardino. La Basilica di San Lorenzo, con la sua architettura multiforme, è quella più vicina al centro storico. La vista dell’edificio dal parco è spettacolare, con l’enorme cupola cinquecentesca e un grappolo di torrette e cappelle di forma diversa, che sembrano difenderne la sacralità. La maggiore di queste è la Cappella di Sant’Aquilino, ornata all’esterno da una loggetta, che custodisce all’interno importanti mosaici paleocristiani. La Basilica di San Lorenzo è il più grande edificio a pianta centrale dell’Occidente cristiano. Fu eretta alla fine del IV secolo d.C. con il materiale recuperato dagli edifici della Milano imperiale del III-IV secolo. Una prassi operativa ricorrente che simboleggiava il trionfo della Cristianità sulle rovine del Paganesimo e che è dimostrata anche dall’impiego delle sedici monumentali Colonne di San Lorenzo del II secolo d.C. che delimitano la piazza...
Read moreIl Parco intitolato, in occasione del Giubileo, a Papa Giovanni Paolo II, è denominato “Parco delle Basiliche” perché collega la Basilica di San Lorenzo e la Basilica di Sant' Eustorgio. Si estende su una superficie di 40.700 metri quadrati e vi si può accedere attraverso 10 varchi. Nel parco crescono diverse specie arboree: aceri, faggi, querce, platani, pini, ciliegi da fiore, gelsi e un raro esemplare del Bagolaro della Guinea. Il parco è un luogo ideale per fare lunghe passeggiate tra il verde, sedersi all' ombra degli alberi o andare in bicicletta. I bambini possono giocare in appositi spazi appositamente attrezzati. In prossimità del Museo Diocesano c' è un campo di basket dove i ragazzi disputano diverse partite. Ci sono varie aree per i cani. È interessante ripercorrere la storia del parco. Nel 1934 l' area, costituita da terreni paludosi, fu bonificata e nel dopoguerra gli architetti Bagatti Valsecchi e Grandi idearono una passeggiata archeologica che collegava le due basiliche con le Colonne di San Lorenzo e l' Anfiteatro romano. L' area retrostante alla Basilica di San Lorenzo si trovava in una depressione del terreno ed era presente un fosso che immetteva le sue acque maleodoranti nella vicina roggia Seveso. In passato questa zona, che si estendeva ai margini del tessuto urbano, era occupata da botteghe di tintori e conciatori di pelli detti “ Vetraschi". Nell' area, attorno alla statua di San Lazzaro, si effettuavano roghi, esecuzioni capitali e pubblici supplizi. La statua fu eretta nel 1728 a spese della Confraternita dei conforti ai condannati. Le fonti storiche che permettono di ricostruire la storia dei condannati risalgono ad età medievale. A seguito della sentenza del Tribunale dell' Inquisizione furono considerati colpevoli di eresia e bruciati, davanti alla chiesa di Sant' Eustorgio tra il 2 e il 9 settembre del 1300: Maifreda da Pirovano, Andrea Saramita, la suora Giacoma dei Bassani e le spoglie di Guglielma seppellite nell' Abbazia di Chiaravalle. Nell’ estate del 1390 Sibilla Zanni e Pierina Bugatis furono le prime donne accusate di stregoneria a essere condannate a morte a Milano. Molti uomini e donne con l' accusa di eresia o di aver stretto un patto con il diavolo furono torturati e messi a morte. Nel 1617 Caterina Medici fu l' ultima strega a essere condannata a morte a Milano. Fu strangolata e il suo corpo fu bruciato. Nel 1630 ci fu l' orrendo supplizio di Gian Giacomo e del suo presunto complice Guglielmo Piazza, accusati di aver diffuso la peste nella città di Milano. Un riferimento letterario è presente nella Storia della Colonna Infame di Alessandro Manzoni che cita la via della Vetra come il luogo dove era stato messo al...
Read moreI visited Parco Giovanni Paolo II recently, and it’s such a chill spot! The park is really well-kept with lots of green space to relax or take a stroll. There’s a nice playground for kids, so it’s perfect for families. It’s a great place to escape the busy city for a bit and just enjoy some peace and quiet. Plenty of benches to sit and enjoy the views, too. Overall, it’s a nice, easy going park that I’d definitely recommend if...
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