Copia bronzea di un originale marmoreo che raffigura il grande generale romano Giulio Cesare.
Considerato ancora oggi uno dei personaggi più illustre e influente della storia, Cesare fu un grande condottiero; un abile politico; un capace oratore, storico e scrittore.
Ricoprì le più alte cariche del suo tempo, divenendo pontefice massimo, console e dittatore.
La scultura si trova in Piazza Tre Martiri, ove ai tempi di Cesare si ergeva l'antico foro romano di Ariminum (oggi Rimini).
Dopo aver oltrepassato il Rubicone con le proprie legioni, disobbediendo al divieto che proibiva ai generali di passarlo in armi, Cesare scelse Rimini come base militare.
In quei momenti Cesare pronunciò l'ormai storica frase "Il dato è stato lanciato" e non come comunemente si pensa "il dato è tratto".
L’odierna Piazza Tre Martiri costituiva quindi l’antico foro romano della città di Arminium, ed era il centro politico e commerciale della città.
Nel Medioevo la piazza aveva ancora un importante funzione sociale e commerciale, essendo la sede del mercato e dei tornei cavallereschi. Non a caso veniva chiamata "Piazza delle Erbe".
In verità, il nome con cui è riconosciuta oggi la piazza, ovvero Piazza Tre Martiri, è recente. Risalirebbe infatti alla fine della seconda guerra mondiale, quando la comunità volle commemorare il ricordo di tre giovani partigiani che in questa piazza furono...
Read moreThe area of the three martyrs (Piazza Tre Martiri) is one of the central squares of the historic center of Rimini. At the north side of the square you can see the statue of Julius Caesar, a large bronze monument that faces Rome. It is said that he uttered his famous words "the die is cast" at this very spot before ordering an...
Read moreQuesto statua in bronzo (copia del 1966 di un originale romano) che rappresenta il grande condottiero Giulio Cesare (ca. 100 a.C. – 44 a.C.) si trova nell’antico Foro romano di Ariminum (Colonia romana fondata nel 268 a.C.), oggi Piazza dei Tre Martiri, nel centro storico di Rimini.
Questo luogo viene ricordato poiché il grande condottiero romano, dopo avere passato il fiume Rubicone (49 a.C.), che rappresentava il confine sacro dell’Italia, lo scelse come base militare e dove avrebbe anche incitato i suoi legionari, pronunciando la storica frase “alea iacta est” (“il dado è tratto).
Giulio Cesare proseguì poi verso Roma, per la sua conquista, questa impresa modificò le sorti della città "Caput mundi" la quale passò dalla Repubblica all'Impero, il quale per diversi secoli dominò il mondo...
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