The so-called Arch of Drusus belongs to one of the segments of the Antoninian aqueduct which crossed the Via Appia to feed the Baths of Caracalla.
Dating back to the third century AD, the arch is made up of two columns that frame the façade and an architrave above which a triangular tympanum is placed. What we see today is only a part of the work, originally composed of several arches and covered in marble.
At the beginning of the 5th century, under the Emperor Honorius, the arch was connected to Porta San Sebastiano with two defensive walls no more...
Read moreCome ho scritto in altre mie recensioni su Roma sono per un quarto romano infatti mia mamma é nata a Roma da mamma romana e papà piemontese
I miei genitori si sono conosciuti a Roma e mi hanno trasmesso l'amore per questa meravigliosa Città Eterna
A Roma in periodi alterni negli anni ho vissuto un quarto della mia Vita
Qui abbiamo molti amici e parenti da parte di Mamma
A Roma tra via di Forte Braschi e via della Pineta Sacchetti ho il mio Ufficio Principale
L'arco di Druso è un fornice dell'acquedotto antoniniano, situato proprio all'inizio dell'Appia antica, di fronte alla Porta San Sebastiano
In quanto parte dell'acquedotto Aqua Antoniniana, l'arco di Druso non è un arco di trionfo, sebbene per secoli sia stato creduto tale, ed erroneamente identificato con un arco che secondo alcune fonti sarebbe stato eretto sull'Appia antica in onore di Druso maggiore nel 9 a.C. In realtà quel che è conosciuto come arco di Druso è di molto posteriore, essendo stato Caracalla a disporre la realizzazione di una diramazione dell'Aqua Marcia (l'Aqua Antoniniana, appunto) al fine di approvvigionare d'acqua le sue nuove terme.
Per la sua collocazione all'ingresso della regina viarum l'arco fu poi successivamente abbellito e decorato; quel che rimane oggi sono due colonne poste su alto plinto che inquadrano la facciata rivolta verso l'esterno della città, e parte del timpano triangolare
Sicuramente da visitare per la sua particolarità
Rigorosamente a...
Read moreDue sono le interpretazioni che si sogliono offrire intorno a questo splendido arco, situato sulla via di Porta San Sebastiano in prossimità della porta omonima. La prima , supportata da fonti storiche (Svetonio, Dione Cassio) tende a qualificare l'arco come una testimonianza di riconoscenza onoraria e trionfale in favore del generale romano Druso, molto amato da Augusto. La seconda, tende invece ad inquadrare l'arco nell'ambito del sistema degli approvvigionamenti idrici che portavano l'acqua alla città di Roma tramite gli acquedotti. In entrambe le interpretazioni vi sono solide ragioni per affermarne la riconducibilita' ad una o all'altra delle denominazioni. Certo, la presenza di due colonne sorrette dai plinti alla base dell'arco e di un timpano posizionato in alto potrebbe dare ragione all'intitolazione della costruzione al generale Druso; va peraltro detto anche che la presenza, a fianco dell'arco, di un altro fornice, certamente più dimesso, potrebbe al contrario far ritenere che la costruzione fosse legata al sistema dell'acquedotto antoniniano che portava l'acqua alle non distanti terme di Caracalla. Ci piace, però, pensare che il generale Druso meriti l'onore di avere, con il suo nome, impreziosito quest'arco che, al cospetto della vicinissima porta San Sebastiano, avrebbe corso il rischio di...
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