Splendido pezzo storico della Città Eterna. Una delle porte meridionali delle Mura aureliane a Roma, ed è tra le più imponenti e meglio conservate tra le porte originali dell'intera cerchia muraria. Ad oriente e ad occidente della Piramide Cestia furono costruite due porte che davano il passo alla via Ostiense, e ad una sua biforcazione tracciata nell'immediato esterno delle mura. La duplicazione dell'asse stradale e quindi degli ingressi urbani era stata resa necessaria dall'intensità dei traffici tra Roma e il porto di Ostia. Quasi come un immenso spartitraffico la piramide divideva l'ingresso orientale, che dava origine al vicus portae Radusculanee fino alla sommità dell'Aventino, da quello occidentale che dava il passo alla vera via Ostiense verso i granai della "Marmorata" lungo le sponde del Tevere. Quest'ultima fu edificata come una piccola porta ma venne chiusa presto sia per la crescita d'importanza del porto di Fiumicino, sia perché i granai del Tevere erano meglio collegati tramite la via Portuense. Fu demolita solo nel 1888, e ne resta soltanto una descrizione del Lanciani: "essa misura m 3,60 di luce, ed ha le spalle murate con massi di travertino grossi m 0,67. I battenti della porta sono formati da cornici intagliate, poste verticalmente, la soglia monolita di travertino è lunga oltre a m 4 e si trova nell'istesso piano della piramide."
Il nome originale della porta superstite era Porta Ostiensis, perché da lì iniziava, e tuttora inizia, la via Ostiense, la strada che collega Roma ad Ostia e quindi al suo antico porto.
Con la perdita d'importanza del porto di Ostia anche il ruolo preminente della porta venne meno finché, coinvolta in quel processo di cristianizzazione di tante altre porte romane, fu ribattezzata col nome attuale di Porta San Paolo, perché era l'uscita per la Basilica di San Paolo fuori le mura, che aveva ormai ereditato l'importanza che fino a qualche secolo prima era del porto. Di conseguenza, non era più necessario mantenere i due fornici che, anzi, in caso di pericolo esterno avrebbero comportato una notevole difficoltà difensiva. Quando pertanto, tra il 401 e il 403, l'imperatore Onorio ristrutturò buona parte delle mura e delle porte, provvide anche, come in quasi tutti gli altri interventi, a ridurre ad uno solo i fornici d'ingresso (ma non per la controporta), demolendo la parte centrale e ricostruendola con una sola arcata (ad un livello circa un metro più alto della precedente), ed a fornire la facciata di un attico con una fila di finestre ad arco per dar luce alla camera di manovra. Con l'occasione rinforzò le due torri rialzandole e munendole di merli e finestre. La solita lapide commemorativa dei lavori, che Onorio ha lasciato su ogni intervento effettuato sulle mura o sulle porte, sembra fosse presente almeno fino al 1430, ma alcuni studiosi ritengono che l'intervento possa essere di almeno un secolo posteriore.
Nel 549 gli Ostrogoti di Totila riuscirono da qui a penetrare nella città a causa del tradimento della guarnigione, che lasciò la porta aperta.
Già dal V secolo e almeno fino al XV, è attestato come prassi normale l'istituto della concessione in appalto o della vendita a privati delle porte cittadine e della riscossione del pedaggio per il relativo transito. In un documento del 1467 è riportato un bando che specifica le modalità di vendita all'asta delle porte cittadine per un periodo di un anno. Da un documento del 1474 apprendiamo che il prezzo d'appalto per la porta “S.Paulo” era pari a ”fiorini 49, bol. 19, den. 8 per sextaria” (“rata semestrale”); si trattava di un prezzo non altissimo, e a quell'epoca ormai anche il traffico cittadino per la porta non doveva essere più come una volta, sufficiente comunque per poter assicurare un congruo guadagno al compratore. Guadagno che era regolamentato da precise tabelle che riguardavano la tariffa di ogni tipo di merce, ma che era abbondantemente arrotondato da abusi di vario genere, a giudicare dalla quantità di gride, editti e minacce che venivano emessi. Oggi ospita il "museo della via Ostiense,...
Read morePorta San Paolo is one of the ancient gates in the Aurelian Walls of Rome. It’s located right at the beginning of the Via Ostiense, which used to be the main road leading to the port city of Ostia, super important in Roman times.
The gate was built in the 3rd century AD, during the reign of Emperor Aurelian. At first, it was called Porta Ostiensis because of its connection to Ostia. It later got the name Porta San Paolo because it’s on the road leading to the Basilica of Saint Paul Outside the Walls.
Right next to the gate, there’s the Pyramid of Cestius, which really stands out—it looks like something straight from Egypt! It’s actually the tomb of Gaius Cestius, a wealthy Roman from the 1st century BC who was fascinated by Egyptian culture. He had this pyramid built as his burial place, at a time when Egypt was all the rage in Rome.
Today, Porta San Paolo is one of the best-preserved gates in Rome, with its two big round towers still standing. It marks the spot where ancient Rome began to open up toward the sea—a cool mix of military history, religion, and a touch of Egypt! Porta San Paolo è una delle porte antiche delle Mura Aureliane di Roma. Si trova proprio all’inizio della Via Ostiense, la strada che portava al porto di Ostia, super importante nell’antica Roma.
È stata costruita nel III secolo d.C., sotto l’imperatore Aureliano, e inizialmente si chiamava Porta Ostiensis, perché collegava Roma a Ostia. Ha cambiato nome perché da lì passava la strada per andare alla Basilica di San Paolo fuori le mura.
Accanto alla porta si trova la Piramide Cestia, che sembra quasi fuori luogo a Roma! In realtà è la tomba di Gaio Cestio, un ricco romano vissuto nel I secolo a.C., che amava la cultura egizia. Si è fatto costruire questa piramide come sepolcro, proprio perché in quel periodo Roma era affascinata dall’Egitto.
Oggi Porta San Paolo è una delle porte romane meglio conservate, con due grandi torri cilindriche, e segna il punto dove l’antica Roma iniziava ad aprirsi verso il mare. Un vero mix tra storia militare, religione e un pizzico d’Egitto! دروازه سن پائولو یکی از دروازههای قدیمی دیوار آئورلیان در شهر رم است. این دروازه درست در ابتدای جاده اوستیِنزه (Via Ostiense) قرار دارد؛ جادهای که در دوران روم باستان به بندر اوستیا میرسید و خیلی مهم بود.
این دروازه در قرن سوم میلادی و در زمان امپراتور آئورلیان ساخته شد. اسم اصلیاش دروازه اوستیِنزه بود، چون به اوستیا وصل میشد. بعداً اسمش به سن پائولو تغییر کرد چون راه رسیدن به کلیسای سن پائولو بیرون از دیوارهای شهر از همینجا میگذشت.
کنار این دروازه، یک اهرام واقعی دیده میشود به اسم اهرام سستیوس (Piramide Cestia). این بنا قبر گایوس سستیوس است؛ مردی ثروتمند از قرن اول قبل از میلاد که عاشق فرهنگ مصر باستان بود. اون این هرم رو به عنوان آرامگاه خودش ساخت، چون در اون دوران، مصر برای رومیها خیلی جذاب شده بود.
امروزه دروازه سن پائولو یکی از سالمترین دروازههای رم باستان به حساب میاد، با دو برج گرد بزرگ که هنوز پابرجاست. جاییه که در اون، رم باستان کمکم به سمت دریا و دنیای بیرون گشوده میشده — ترکیبی جذاب از تاریخ نظامی، دین و یک چاشنی...
Read morePorta San Paolo si trova nel centro storico di Roma, Rione XXI (San Saba), è una delle porte meglio conservate delle Mura Aureliane, nella sua forma attuale risale circa al 400 d.C.
LA SUA STORIA NEI SECOLI:
Si trova nei pressi della suggestiva Piramide Cestia, un monumento funerario costruito nel I secolo a.C., in seguito integrato nel sistema delle mura Aureliane
Nell'antica Roma questa Porta, fu molto importante perché vi passavano le merci verso il porto di Ostia, che era il principale sito per l’approvvigionamento della capitale dell’Impero.
Nella seconda guerra mondiale, fu il luogo di tragici avvenimenti in cui il 10 settembre 1943, l’esercito italiano cercò di resistere contro l’occupazione tedesca.
LA SUA ARCHITETTURA:
Fu costruita con la tipica conformazione delle Porte a difesa della città, con la costruzione delle due Torri da parte dell’imperatore Onorio, e con l’abbattimento, nella parte fuori le mura, di una porta dalle due originarie (per difendere meglio la posizione), mentre nella parte interna le porte sono rimaste due.
UN SITO ARTISTICO E STORICO:
Il sito è talmente bello che fa parte di quelli dipinti dal Grande pittore Ettore Roesler Franz nella serie di “Roma Sparita”, 120 acquarelli della dimensione di circa 50 x75, realizzati fra il 1878 e il 1896.
L’artista con queste rappresentazioni, voleva salvare l’immagine di luoghi di Roma antica e popolare che già in quell’epoca stavano scomparendo, grazie a lui quindi possiamo avere l’idea di come la città ancora si mostrava nel XIX secolo.
Questa bellissima raccolta (ora ce ne sono 119) è presente nel Museo di Roma in Trastevere.
ALLA SCOPERTA DI ROMA:
Roma è un mosaico di storie e segreti, dove ogni angolo cela un frammento di passato da riscoprire. Se questa narrazione ha stuzzicato la tua curiosità, ti invito a continuare il viaggio con me attraverso altre meraviglie nascoste della città, perché ogni pietra qui...
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