Il Mattatoio di Testaccio, si trova nel centro storico di Roma, nel Rione XX (Testaccio), in Piazza Orazio Giustiniani.
Sono contento di poter aggiornare questa vecchia recensione, considerando la recente riqualificazione ancora in corso di questa importante area.
LA NASCITA DI UN PROGETTO RIVOLUZIONARIO:
Dopo la caduta dello Stato Pontificio con la presa di Roma nel 1870, si presentò la necessità di ammodernare la città per renderla funzionale l nuovo ruolo di capitale d’Italia.
Si mise in moto un processo di espansione urbanistica e modernizzazione delle infrastrutture, che nel corso di pochi decenni la trasformò alle nuove e più vaste esigenze.
In questo contesto di trasformazioni, si inquadra nel 1891, questo edificio adibito a Mattatoio e Mercato del bestiame, il quale fu edificato su progetto dell’architetto romano Gioacchino Ersoch.
Il luogo scelto era in base a varie ed importanti opportunità presenti, fra le quali la vicinanza:
Del fiume Tevere, utile per il trasporto e la gestione degli scarti di lavorazione. Alla nuova linea ferroviaria Roma-Civitavecchia, per il trasporto delle merci.
UN CAPOLAVORO DI ARCHITETTURA INDUSTRIALE:
Questo edificio è considerato nel suo insieme l’opera migliore di Ersoch, poiché per le sue soluzizoni di razionalità e funzionalità si dimostrò un modello architettonico industriale di quel tempo.
La facciata, si presentava con un solo ordine, con tre fornaci, di uguali dimensioni, abbellite da sei colonne che sorreggono degli archi a tutto sesto.
L’entrata centrale era le persone, quelle laterali per il bestiame.
La parte superiore bugnata, termina con una decorazione floreale alternata con teste di animali.
Al di sopra è posta una base con l’iscrizione “STABILIMENTO DI MATTAZIONE” su di essa vi è un’opera scultorea che rappresenta un uomo alato, nell’atto di afferrare il toro per le corna per domarlo.
L’interno si componeva di vari edifici adibiti alle diverse fasi necessarie per la macellazione del bestiame, la sua modernità e funzionalità ha permesso pur con le necessarie modiche, la sua attività fino al 1975.
LA NUOVA VITA DEL MATTATOIO: UN POLO CULTURALE D’ECCELLENZA:
Oggi viene considerata una importante struttura di archeologia industriale e viene valorizzata con spazi polivalenti dedicati alla cultura esempio Dipartimento di Architettura Roma Tre, Accademia Belle Arti, Scuola popolare di Musica di Testaccio, Mostre e molto altro, rendendolo uno spazio di valore aggiunto a disposizione della cittadinanza ma anche ai turisti.
TESTACCIO E LA MAGIA DI ROMA NASCOSTA:
Passeggiando a Testaccio e incontrando quest’area, del cosiddetto EX MATTATOIO constatiamo che si impone come un esempio positivo e testimonianza storica di un’epoca di grandi trasformazioni urbanistiche.
Se questa storia ti ha suscitato curiosità o emozioni, ti invito a scoprire le altre mie recensioni, un invito a percorrere insieme le strade meno battute di Roma, dove ogni angolo nasconde una meraviglia...
Read moreThis building looks beautiful from the outside but it was an abattoir so it's pretty brutal on the inside. Even if they have cleaned it up a lot for the exhibitions, they left the rails and hooks for the carcasses in place. I think they should remove them. It was weird looking at an exhibit on the brutality of war in Ukraine given the brutal past of the building housing it. Nonetheless, that exhibit was touching and well done. Worth the visit. We did not see the other exhibit as there was a fee and while we were willing to pay for a similar exhibition, the description suggested it could be modern art which is...
Read moreMattatoio épisode 2, un an après. Deux expositions gratuites en ce moment dans un des symboles de l'archéologie industrielle romain. La première, intitulée ANIMO SOS.PESO est une rétrospective de l'artiste Serafino Maioran. Personnellement, on est plus en présence d'oeuvres d'art décoratif, dans une maîtrise et une mise en valeur du faire, et plus spécifiquement encore du faire image, mais c'est une découverte assez intéressante. La seconde exposition intitulée L'AUBE QUE J'ATTENDAIS retrace la révolution des oeillets au Portugal entre 1974 et 1975, qui marque la fin de la dictature militaire et l'avènement de la démocratie, et ce grâce à un ensemble de photographies peu connues, en particulier du tout jeune et désormais mondialement connu Salgado. On y discerne une émotion juste, sans culte d'une esthétisation outrancière. Le visage des femmes portugaises à la nouvelle heure de la liberté sont magnifiques. C'est important de commémorer cette histoire aujourd'hui. Bravo. Très bon accueil, prévenant, cordial et sympathique. Merci.
Mattatoio épisode 1, un an avant. Transformer un des plus grands abattoirs de Rome en universités et en lieux d'expositions est une belle réussite. Mais il faut aussi rendre hommage à la commune de Rome de n'avoir pas cherché à évacuer ni à faire oublier ni à occulter le passé des abattoirs. Il en reste les cuves et les appareils de la mise à mort animale. Il s'agit d'une démarche intellectuelle particulièrement honnête. En ce moment se tient deux expositions gratuites, l'une consacrée à des photographies de la guerre en Ukraine, l'autre au quarante ans de révolution gay à Rome. Toutes les deux sont très bien, souvent émouvantes. On retrouve là cette honnêteté intellectuelle et lap preuve que la culture participe des combats pour la...
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