I love this access into the walled city of Siena. The 10 minute or so walk to the Piazza del Campo affords a very complete introduction to food, gelato, shops, tickets, and sights and sounds of narrow Siena streets - scooters, few cars, fewer people than the crowds that converge on del Campo. Of course we entered also through other Portos like Camollia (Gramschi bus terminal) and Tufa. Arriving into the Piazza from Pispini, we enjoyed the Gelato shop and the pizzeria right across from each other (of course these are plentiful). Enjoy your visit with whichever Porto you enter into beautify, old, historic Siena. Just get here! We spent a full week right off of the Piazza and 3 more weeks outside of the...
Read morePorta Pispini: La Bellezza Nascosta dietro la Corazza
Se Porta Romana è l'ingresso nobile e imponente di Siena, Porta Pispini è la sua guardiana un po' scorbutica, quella che ti squadra da capo a piedi prima di farti entrare. Meno immediata, forse meno celebrata, ma per me ha un carattere d'acciaio che racconta un'altra faccia della città.
La prima cosa che noti non è neanche la porta vera e propria, ma il suo fortino esterno, l'antemurale. È un guscio, una specie di trappola per nemici costruita per non fare sconti a nessuno. Devi attraversare questo primo baluardo per arrivare al portone vero e proprio, e capisci subito che da qui, un tempo, non si passava per scherzo. E pensare che un nome così musicale, Pispini, che pare derivi dal "pispillare" dell'acqua di una vecchia fonte, sia stato dato a una fortezza tanto arcigna, la dice lunga sui contrasti di questa città.
Ma come ogni scorza dura, anche Porta Pispini nasconde un cuore inaspettato. Il suo segreto è lì, sbiadito dal tempo, sotto la volta esterna: un affresco di una Natività. A dipingerlo fu il Sodoma, uno dei grandi del suo tempo.
Diciamocelo, oggi è un fantasma di affresco. Il tempo e le intemperie se lo sono quasi mangiato del tutto e devi aguzzare la vista per distinguere le figure. Ma fermarsi un attimo lì sotto, in silenzio, ti fa capire una cosa: i senesi mettevano arte e bellezza anche sui muri di guerra. Era un modo per sacralizzare il confine della città, un ultimo benvenuto sacro prima di entrare nel vivo delle sue strade.
Porta Pispini non si concede subito, la devi osservare e capire. È scontrosa ma nasconde un segreto d'arte, è una fortezza che porta un nome gentile. È il carattere di Siena fatto pietra: una corazza robusta che protegge un'anima fragile...
Read moreL'importanza e la maestosità di una "Porta" medievale che permetteva l'ingresso e l'uscita dalle mura costruite a protezione e delimitazione della città fortificata. Usando un pizzico di immaginazione ci si può ritrovare con la mente in quell'epoca. Tutta la città vecchia tra vicoli e "contrade" fa viaggiare. Portoni in legno che una volta erano semplici costruzioni utili alla vita quotidiana ora, magistralmente restaurati donano una bellezza a palazzi in pietra, mattoni che storti e imperfetti rendono tutto caratteristico, pittoresco e unico. Piazza del Campo, con il maestoso campanile dell'orologio regala una ampia veduta di palazzi signorili con alle estremità scalinate che conducono ancor più in alto nella città vecchia. Salendoci si possono avere scorci e piccoli terrazzamenti che regalano alcune viste spettacolari. Tra cui il perimetro di mura che collega le varie "Porte". Prendersi del tempo per girarla a piedi permette di conoscere e vedere Siena con occhi diversi da quelli che si utilizzano per TV e libri. Consiglio scarpe comode a causa dei sali scendi continui. Le Signore in tacchi avrebbero seri problemi.
Un altra "bellezza" d'Italia che nel mondo ci invidiano e che spesso noi italiani...
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