Eccoci arrivati. Passeggiando per il cuore di Acerra, a pochi passi dal Corso Italia, non si può non lasciarsi tentare dal profumo irresistibile che proviene da via De Penido 1. È lì, proprio di fronte al locale principale in fase di ristrutturazione, che Lecca Lecca, la storica cornetteria, pasticceria, gelateria e creperia, continua a servire la sua clientela più affezionata direttamente dal laboratorio. Una soluzione temporanea, sì, ma che non ha minimamente intaccato né la qualità né l’entusiasmo che da sempre caratterizzano questa vera istituzione del gusto. Gennaro, il proprietario, e Gerardo, il suo insostituibile braccio destro, rappresentano un punto fermo per chi ad Acerra e nei dintorni cerca non un semplice cornetto, ma il cornetto, quello che si ricorda, che si sogna, che si racconta. Il loro cornetto eschitano è davvero qualcosa che lascia il segno: soffice, generoso, profumato, con una sfoglia che avvolge e coccola al primo morso. Personalmente, non riesco a resistere al gusto classico crema e amarena, ma confesso che cedo volentieri anche al cioccolato fondente e amarena, o alla combinazione di crema con cioccolato fondente. La varietà è notevole e spazia tra ripieni come caramello salato, crema al latte artigianale, e una selezione di marmellate e creme golosissime fatte rigorosamente in casa. Ma Lecca Lecca non è solo cornetti. Le graffe sono un’altra punta di diamante: alte, morbide, calde, profumate, e servite quasi sempre al momento. Qui non si trovano dolci ammucchiati da ore: vengono preparati poco per volta, in base all’arrivo dei clienti. E questa è una scelta vincente, perché addentare una graffa appena fritta è un’esperienza che non si dimentica. Lo stesso vale per i bonbon, deliziose palline di pasta di graffa fritte al momento, vere esplosioni di piacere. E che dire dei cornetti a sfoglia, friabili e pieni, o del babà di Gennaro, che è un inno alla tradizione napoletana, con quella bagna perfetta, mai eccessiva, e una consistenza che si scioglie in bocca. I dolci che personalmente amo di più sono la torta babà, la tartina con crema e fragoline di bosco e le code d’aragosta: sfoglia croccante, ripieni freschi, equilibrio di sapori. Ogni morso è un tuffo nella pasticceria d’autore. E poi c’è l’aspetto umano, quello che ti fa tornare. Gennaro e Gerardo sono sempre sorridenti, accoglienti, pronti alla battuta, e ogni visita si conclude quasi sempre con una risata. Si respira una familiarità che rende il posto ancora più speciale. Adesso aspettiamo con impazienza la riapertura del locale sul Corso Italia, dove saranno presenti sedute per consumare con più comodità tutte queste delizie. La ristrutturazione è in corso, e da quel che si intravede, il nuovo ambiente sarà elegante, moderno e curato nei dettagli. Un posto che saprà esaltare ancora di più l’esperienza gastronomica che Gennaro ha costruito con passione, giorno dopo giorno. In un mondo in cui spesso si rincorre la novità a tutti i costi, Lecca Lecca resta un’oasi di autenticità, qualità e calore umano. Se passate da Acerra, anche solo per una sera, fatevi un regalo: fermatevi qui, e lasciatevi conquistare. Tornerete. E lo...
Read moreAwful service and probably the most mediocre seafood meal i’ve had in the 20 years I’ve lived in the area. Sad tasteless lukewarm plate of spaghetti con vongole matched the waitresses demeanor. We thought she just wanted to go home at 22:00 because everything we tried to order she said was terminated. Interestingly, a table of 15 gentleman showed up at 22:45- I wonder what they ate? I hope it wasn’t the gummy, dried out clams. The port of Baia is so lovely. Head to Enzo and Tony’s or Il Riccio. DO NOT spend 70€ for 8 fried calamari, 2 spaghetti, a 1/4 of Falenghina and 1 750 ml bottle of Ferarelle. It’s time half these restaurants shutter and let the ones who know how go back to keeping Campania on the list of great food. Seafood is a scary business to...
Read moreSiamo stati in questo ristorante di domenica a pranzo, esperienza da non ripetere. Chiamo il sabato mattina per prenotare e chiedo di poter avere un tavolo in veranda, mi viene assicurato che sarà possibile averlo e mangiare all'aperto. Il giorno dopo facciamo un po di ritardo per via del traffico, per correttezza chiamo e mi viene detto che non ci sono problemi anche se dovessimo arrivare più tardi, riusciamo in ogni caso ad essere sul posto con soli 15 minuti di ritardo. Una volta dentro chiediamo quale sia il nostro tavolo e ci viene indicato uno all'interno, alla mia richiesta di avere un tavolo all'aperto, come mi era stato assicurato il giorno prima, la cameriera accampa scuse assurde, dicendomi di aver capito male durante la chiamata. Decidiamo di sederci comunque, era tardi e trovare un tavolo in un altro locale sarebbe stato impossibile, ci fanno accomodare in un tavolo posto in un angolo, quasi al buio. Ritengo che un ristorante che si rispetti, non fa distinzione tra clienti di serie A e clienti di serie B, che se si assicura un tavolo, bisogna accertarsi di poter accontentare il cliente, personalmente se avessi saputo di non poter mangiare all'aperto, avrei prenotato altrove. La ciliegina sulla torta è stato vedere sul mio tavolo la targhetta, con il mio cognome, con su scritto "veranda", palesando in modo inequivocabile che l'incomprensione telefonica paventata dalla cameriera era assolutamente inesistente. Alla fine ci viene fatta anche un'attenzione sul conto, ma poco importa, le prese in giro sono una cosa che non tollero a nessun livello. Parlando del cibo, nulla di esaltante, senza infamia né gloria.
Ps: lascio qui il commento alla cortese risposta del proprietario, forse mi confonde con altra cliente, non ho assolutamente fatto complimenti di nessun genere, e se per complimenti lei intende rispondere cortesemente alla domanda "se fosse andato tutto bene", le dico che si trattava solo di educazione. Per completezza di informazione, non ho detto che si è mangiato male, ho semplicemente ritenuto che ci fosse incongruenza tra il costo complessivo e l'offerta, a mio modesto parere, nulla di...
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