Kudetà - Restaurant & Lounge — Restaurant in Campobasso

Ci siamo fermati a Campobasso x concludere delle attività di lavoro, x cui ci facciamo consigliare dal nostro Advisor locale di fiducia_Francesco Lalli, figlio del ns. carissimo amico, nonché ospite d’onore a cena, un posticino dove trascorrere una piacevole serata e scambiare quattro chiacchere tra amici È un lunedì sera e senza alcun dubbio ci prospetta l’ipotesi di assaggiare le specialità di questo locale in centro Fiduciosi come sempre, ci leggiamo un po’ di recensioni e le immagini e le recensioni dei miei colleghi advisor, fugano qualsiasi dubbio Il locale è molto ben curato, a prima vista sembra più un cocktail bar che un ristorante, ampia la scelta dei liquori in bella vista, enorme il bancone centrale All’interno è molto caratteristico, ma scorgiamo una sala esterna che potrebbe fare al caso nostro La carta dei vini non commemora i nostri vini lovali preferiti, x cui dobbiamo dirottare verso uno straniero del Molise, un Pinot Nero dell’Oltrepò pavese_Frecciarossa di Carillo, 2021, 12,5 gradi, buono ma la Tintilia è un’altra cosa, peccato! Le entrée della casa prevedono una polentina croccante con salsa e fili di peperone crusco, una pallotta cac e ova ftitta ed una mazzancolla su crosta di pane, si comincia veramente bene, di gusto e di sapore Poi scegliamo i nostri antipasti: Baccalà cbt, crema di piselli, polvere di peperone crusco, un’ottima alternativa al solito baccalà, molto ben preparato, soffice e delicato pane croccante con cicoria, pomodorini ciliegini confit, cipolla caramellata e fonduta di pecorino, delizioso, composto bene e molto accattivante Pallotte caco e ova al sugo con fonduta di pecorino e gel al basilico, presentata benissimo una pallotta strana, ma rispettosa delle tradizioni Scegliamo i primi che sporziono personalmente come già fatto con gli antipasti in modo che tutti assaggino tutto e quindi: Spaghetto quadrato cacio e pepe gamberi e lime, un tripudio di sapori, molto ben legato una cacio e pepe che non ti saresti mai immaginato, fantastico primo Chitarrina aglio olio e peperoncino scampi lime con mollica croccante_ naturalmente x me che odio l’aglio, sarebbe da scartare; invece, ho avuto l’ardire di farcela preparare senza aglio ed il risultato era eccellente Orecchiette crema di piselli, burrata, guanciale e crumble di tarallo, un buon piatto avvolgente, con le orecchiette di ottima fattura, io sono salentino e di orecchiette ne ho mangiate veramente tante, complimenti La prima bottiglia è già finita quindi x continuare scegliamo un vino bianco secco “Vigne folli”, una passerina delle terre di Chieti, di Ortona, Altavilla con la sua bella sapidità ed i suoi 12,5 gradi Saltiamo il secondo, anche se la scelta è veramente intrigante, tra pesce, carne, hamburger gourmet x passare ai desserts, che a noi non piacciono x nulla Anche qui si ripete il solito rito dello sporzionamento, forse mi metto a fare il Maitre, …. accetto offerte, ahahahah!!! Millefoglie con crema pasticcera agli agrumi e amarena, squisita e freschissima fa sfoglia, ottima la crema pasticcera fatta con le uova buone, cremosa e delicata al tempo stesso Tiramisù 2.0, insolito ma fantastico il tiramisù al pistacchio Terra di cacao, mousse al cioccolato bianco e limone, gelatina di lampone, beh qui si vede la grande arte della pasticceria, è veramente un peccato dividerlo e rovinare la presentazione, il gusto poi, …. Superbo Caffè e genziana concludono la nostra cena, non prima di averci servito il loro dessert della casa, un ottimo biscotto al burro con crema pasticcera e polvere di lampone Secondo me abbiamo trovato una chicca degna di nota in cui tornare spesso per assaggiare altre delisie dell’eclettico padrone della cucina, bravo lo Chef e simpatici ed accoglienti i titolari. Complimenti e...

LETTERA AL GESTORE Ciao. Ti devo scrivere. Per amore della verità, poi ognuno fa le proprie scelte in merito alla verità. In 8 anni di malattia celiaca, con problemi fisici che non si augurano a nessuno, ne ho viste di cose particolari da parte dei ristoratori e dei gestori di locali come il tuo (che, colgo l’occasione, è davvero un bel posto), ne ho viste di cotte e di crude. A partire da chi non sa che cosa sia il glutine, passando per chi pensa che la celiachia sia un capriccio o una scelta, fino a chi lascia a digiuno. E io non sto parlando dei disagi generati da queste cose in sé, io sto parlando della cortesia e del grado di serietà e passione spesi nel fare il proprio lavoro. E ti giuro, in questi 8 anni, MAI mi era capitato quello che mi è capitato ieri sera. Vedermi portare il prosciutto e il formaggio (per di più piccante, quando ti avevo espressamente specificato nel messaggio di escludere le cose piccanti), nelle confezioni di plastica così come le avevi prese al supermercato ho provato un sentimento che nessuna parola potrebbe bastare a definire, e non soltanto io, ma anche le persone intorno. Paura delle contaminazioni? Bastava lavarsi le mani, aprire un istante le confezioni dove c’è il bancone all’entrata ad esempio, se in cucina avevate timore, e con una forchetta appena pulita prendere gli affettati e metterli in un piatto, GESTI NORMALI, a cui anche un bimbo di tre anni avrebbe pensato. Se non bastassero questi piccoli gesti normali, noi celiaci dovremmo davvero morire di fame e invece, sai, anche noi mangiamo come voi, tutti i giorni, tre volte al giorno, in mezzo a persone che non sono celiache, ma che grazie a Dio ci amano, e grazie a Dio sono abbastanza intelligenti da sapere che un briciolo di accortezza in più non costa tanto da non farci mangiare insieme, e cose anche buonissime. In chi fa questo di lavoro nella vita, poi, questo briciolo di attenzione in più, dovrebbe essere marchiato sul cuore, altrimenti non ha senso. Non avevo disdetto i panini al Capriccio (il negozio del pane fresco senza glutine) perché mi avevi detto che ci passavi. Loro lavorano su ordinazione, ed io avevo ordinato. Ti avevo anche chiesto se dovevo disdire, mi avevi detto di no, di non preoccuparmi. Io ho dovuto chiamarli stamattina e scusarmi. Te lo ripeto. Non sto parlando del disagio di vedermi portare quelle cose in quel modo senza impiattamento, di aver dovuto tenere le confezioni di plastica sulle gambe perché sul tavolo non c’era spazio (e così sì che la contaminazione sarebbe stata garantita, a parte che davano fastidio a chi mi stava vicino ed era una cosa molto poco fine da vedere), della brutta figura con le signore del Capriccio. Io sto parlando di buon senso, di cortesia, di amore per il lavoro e per le persone a cui è rivolto. Valori di base, tanto quanto universali. La cui mancanza mi ha messo tristezza, non il formaggio piccante o il prosciutto auto-impiattato o il pane senza glutine confezionato che se non viene tostato ha un sapore (con tutto il rispetto per chi non ne ha affatto) davvero cattivo. La serata è stata molto bella perché c’erano persone che amo. Il locale è molto bello. Ma non ci ritornerei, perché la bellezza ha troppo più alte virtù per venire confinata in pochi, poveri requisiti di ordine materiale, come un locale soltanto...

Un locale che si definisce ristorante e lounge bar. Per quanto riguarda il ristorante ancora non ho avuto il piacere di provare la loro conoscenza e professionalità; invece per il lato lounge bar mi dispiace dare una sufficienza ma purtroppo è l'impressione che ho avuto essendo un totale estraneo ed entrando per la prima volta in questo locale. Dall'esterno le mie aspettative erano molto elevate. C'è cordialità ma non si percepisce la calorosità nei confronti del cliente. Aperitivo con piatto caldo al momento (uscendo dai soliti canoni di patatine, bruschette e salati vari), composto da 4 sfizi di pesce che dovrebbero servire per attirare nuovi clienti e quindi sfizi gustosi e di grande rilievo, invece non mi hanno per nulla sorpreso anzi piuttosto mi sono pentito di non aver scelto un classico aperitivo. Servito su una tavoletta nera che fa scena anche se sul tavolo nero eviterei di mettere un "piatto" nero poiché già nel locale predominano colori scuri, e le posate accatastate sul portatovaglioli con classici tovaglioli bianchi. Mi ha dato l'impressione di un locale che vuole apparire ma nella sostanza è ancora in fase embrionale poiché ci si perde in alcuni dettagli stupidi ma a cui alcuni clienti più attenti danno importanza. Spero nel tempo di ricredermi poiché ha un...