L'altra sera in missione a Campobasso ci siamo fatti intrattenere dall'eclettico Chef, padrone di casa della Trattoria de Santis il locale è molto carino, su 2 livelli, con un bel caminetto acceso al piano terra ed una stufa a pellet che riscalda il piano superiore la trattoria è ricavata da un'abitazione tipica del centro storico ed è accogliente come casa propria Ci accoglie con l'entusiasmo e la gentilezza di chi conosce bene le proprie materie prime e sa per certo cosa offrirti, per cui tagliere di salumi e formaggi a km. 0 e melanzane alla parmigiana, sia i salumi che i formaggi, la burrata e la parmigiana erano veramente notevoli pi eravamo andati lì per mangiare dell'ottima carne, il figlio del mio amico ci era già stato e ce l'aveva consigliata caldamente poi lo Chef ti racconta cosa vorrebbe proporti di primo e ti lasci prendere la mano, Strozzapreti alla campobassese come se piovesse, un piatto così semplice e gustoso che ne parli x tutta la sera fino al giorno dopo a colazione la ricetta è così genuina e saporita che ne vorresti ancora, cipolla, culatello, quello buono e pecorino, una gricia fuori dal feudo di Roma, una variante che ci sta benissimo e che ti ruba il cuore poi ci parla delle sue carni, la Grain Fed consigliata per l'alimentazione grain based dei bovini che conferisce gusto sapore e succulenza alla carne, quindi Picanha ed entrecote 2 cotture diverse, 2 sapori diametralmente opposti, ma spettacolarmente squisiti, te li porta sulla pietra lavica che continua a sfrigolare e te la mangi fino all'ultimo ritaglio ben cotto, che bontà!!! poi x non farci mancare nulla ci porta un succulento spezzatino, tipo goulash, profumatissimo e speziato, poi broccoletti ripassati in padella, non il solito, ma appena sbianchito e ripassato che mantiene intatte croccantezza e mineralità della materia prima, sapientemente dosato di peperoncino, tutto FANTASTICO! ah dimenticavo, non avendo disponibilità della Tintilia del ns amico Cantine di Remo di Ferrazzano, abbiamo optato per un gran Malandrino di Cataldi Madonna di cui ci siamo fatti 2 giri, ahahha per gradire, ma solo perché c'era ancora un posticino nel cuore, arriva il caciocavallo al forno, profumato e scioglievole, veramente troppo buono ... siccome io sono un gran cultore della pasticceria, x cui dopo aver sentito le sue proposte, abbiamo scelto lo stesso dessert e ci siamo tuffati nel flan di cioccolato dal cuore tenero, superbamente delizioso, poi ruhm e sei in paradiso un posto in cui torneremo presto, anche perché ci ha detto che fa una splendida trippa e io non me la voglio perdere per niente al...
Read more“Il vero problema è che si mangia troppo. Ma troppo bene per troppo poco.”
In questo locale, nel centro storico di Campobasso, il primo pensiero che ti viene in mente è: “Così non vale.” Non vale servire tutta questa roba buona, tutta insieme, tutta in porzioni da torneo, e poi avere anche il coraggio di chiedere un conto che non arriva nemmeno a farti sentire in colpa. Qui si mangia troppo, è un fatto. Ma attenzione: non è un’accusa. È un avvertimento, e anche una dichiarazione d’amore.
Appena ti siedi, non hai ancora aperto bocca che già ti ritrovi con un tagliere di salumibdavanti che sembra uscito da un catalogo di Natale. Prosciutto, caciocavallo, capocollo, pancetta, tutto locale, tutto stagionato con la pazienza dei santi e l’orgoglio dei contadini molisani. In mezzo, magari, una mozzarella che fa “psssh” quando la tagli. E il pane? Fatto in casa. Ovviamente. Caldo. Sfornato tipo tre minuti prima.
Poi partono i cavatelli. Non “i cavatelli” così, detti per dire. I cavatelli. Quelli veri. Pasta fresca, rugosa, perfetta per raccogliere tutto il sugo che si aggrappa come un innamorato. Può essere con ragù, con verdure, con salsiccia, ma l’effetto è sempre lo stesso: silenzio in sala e facce rapite. Subito dopo, o anche insieme se sei fortunato, arrivano le pallotte cacio e ova: dorate, saporite, croccanti fuori e scioglievoli dentro, come se qualcuno avesse fritto una nuvola di formaggio.
E vogliamo parlare della pizza e minestra? Piatto contadino, piatto povero, dicono. Povero dove? Ricco di sapore, di sostanza, di storia. E' una perfetta minestra di cicoria e scarola, che profuma di terra buona e pentole di coccio.
Il bello è che non ti chiedono nemmeno se vuoi un assaggio. Ti arriva tutto. Uno dietro l’altro. Come se fosse normale. Come se tu avessi tre stomaci. E mentre sei lì a cercare di capire quando dire basta, arriva qualcuno con un sorriso che ti chiede: “Porto la torta?" E tu, ormai vinto, dici di sì. Perché anche l’orgoglio, alla De Santis, si lascia a casa. E la torta è pure questa clamorosamente ed inaspettatamente buona...
Il tutto condito da un’atmosfera che ti fa sentire a tavola con zii molisani che non vedi da anni: accoglienza calorosa, battute e quel modo di fare rustico e autentico che ti fa dimenticare il mondo fuori.
In conclusione: la Trattoria De Santis non è solo un posto dove si mangia bene. È un luogo dove si rischia seriamente di mangiare troppo. Ma con gusto. E con la soddisfazione di sapere che, quando arriva il conto, l’unica cosa che scenderà non sono le lacrime… ma la...
Read moreWent in looking for pasta, an everything was homemade and just perfectly cooked. Reminded me of my nonnas cooking. The head chef and waitress were super jovial and personable. The chef when we asked said he would be happy to accommodate any desires on what we desired. The pasta was fresh homemade, the steak was perfectly seasoned and cooked, I could never ask for a better and more...
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