Premetto che, vivendo in Cost'Azzurra, i locali raffinati, con i loro menù ricercati e relativi prezzi elevati, così come la gentilezza in sala, sono per me una routine. Il mio giudizio non tocca quindi questi aspetti, né in positivo né in negativo, come peraltro neppure la cucina, visto che l'esperienza sgradevole fin dalle prime battute ci ha fatti alzare prima di iniziare. Di norma, per quanto premesso, quando torno a Genova, prediligo la genuinità, che scarseggia sulla Côte, alla forma. La scelta di un locale di questo tipo a Genova costituisce dunque un'eccezione, motivata dal suo nome, che richiama la data del nostro anniversario di matrimonio. Appena entrati, abbiamo apprezzato gli spazi ariosi e la leggerezza dell'arredamento (per quanto le sedie Kartell non offrano una seduta tra le più confortevoli). Leggendo la carta, siamo stati un po' spiazzati dal ritrovare gli asterischi indicanti il possibile utilizzo di materie congelate su quasi tutte le portate. Immaginando si trattasse di un surplus di attenzione al cliente, per precisare che quest'eventualità potesse talora accadere, abbiamo fiduciosamente chiesto di illustrarci quali fossero le portate fresche del giorno tra quelle indicate con tale asterisco. Alla risposta: "Tutte, signori: qui utilizziamo solo materiale prime scelte e freschissime, ma la legge ci impone di indicare quell'asterisco su tutti i piatti del menù", abbiamo fatto presente che 5 o 6 piatti non lo recavano e ci attendevamo una spiegazione degna del livello di questo locale. Invece siamo rimasti stupefatti quando il cameriere ci ha liquidati con una risata ed un "Ci saremo dimenticati", inaccettabile in un locale segnalato sulle guide Michelin. Gli abbiamo voluto dare un'ultima chance, chiedendo di mostrarci gentilmente i funghi freschi "arrivati ieri", prima di ordinarli in frittura (cosa che classicamente viene fatta senza bisogno di chiedere nella maggior parte dei ristoranti di nostra abituale frequentazione). Invece di portarceli al tavolo interi, con le loro belle cappelle sode ed il classico profumo di sottobosco, il cameriere mi ha invitata a seguilo in cucina (che ne direbbe l'ASL???), dove mi ha mostrato due teglie con tanti pezzettini minuscoli, tutti perfettamente uguali, ben allineati e già impanati! Avevo visto abbastanza, abbiamo salutato educatamente e siamo usciti. Il 20 tre è sicuramente un'operazione di marketing ben riuscita, ma non un ristorante da consigliare.
RISPOSTA AL PROPRIETARIO: a) in Francia vigono le stesse normative: forse ignora che si tratti di normative dell'UE b) l'indicazione preventiva di "possibile prodotto congelato" non esclude (anzi!) che il commensale possa domandare quali dei prodotti indicati siano, quel giorno, freschi e quali no. Quello che è incomprensibile è la risposta data dal cameriere in relazione ai piatti (sia di mare che di terra) che non lo presentavano: "Ci saremo dimenticati" (con tanto di risatina) c) sull'impanatura preventiva di pezzetti di fungo tutti uguali, lascio decidere a qualunque chef competente, io mi occupo di altro (anche se, da Langarola, lo considero come i romani considerano il mettere la panna in una carbonara...) d) tutte le mie affermazioni sono diviziosamente documentabili con materiale fotografico, quindi le velate minacce che corredano la vostra risposta sono ampiamente fuori...
Read moreOur experience was hit and miss. We should have been alarmed by frequently seeing the staff smoke on the porch, but we were reassured by the Michelin sticker and high prices, so we gave this place a try. We ordered a la carte because chef's menu was rich with meats. We had three starters out of four available on the menu, three pasta dishes and one second course. The starters were okay (buckwheat basket with a mix vegetables and cheese, fish and chips, red shrimps on a bed of vegetables). But the pastas were disappointing. The fettuccine with pesto was bordering on boring; the sauce did not taste freshly made. Thick spaghetti with cacio e pepe topped with scallops were fine. The mixed pasta topped with sea urchin was a reject; again, the freshness was in question. The slow-cooked duck was appreciated. The suggested wines were, too, hit and miss: the Trentino Gewürztraminer fit the request for a mild white, but a brash 2019 Barbaresco was not the full-bodied red we desired. If this place earned a Michelin ranking at one point, it is by now resting on...
Read moreHo vissuto un'esperienza a dir poco perfetta in famiglia. Avendo un figlio autistico dobbiamo selezionare i posti in cui andiamo a mangiare perché vogliamo provare a includerlo, ma per rispetto ai gestori vogliamo parlare delle eventuali difficoltà per non arrecare disagio. Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti perché nonostante le nostre paure siamo stati accolti e guidati alla scoperta del menù, parlo al plurale perché in maniera spontanea e genuina anche mio figlio è stato incluso, senza considerarlo un alieno e senza atteggiamenti pietisti.
Questo è un locale di livello che compare nella guida Michelin e ha una location curata al dettaglio in ogni suo elemento, che sia una decorazione o un piatto del menù. Situato nel cuore del centro storico genovese, ha anche partecipato ad un programma culinario su Sky.
Ma qui il plus non è tutto questo ma le persone che creano questa magia, i titolari hanno quella capacità di ascolto tale che capiscono al volo e fanno proposte in linea con i tuoi gusti. Un esempio: io facendo una battuta sulle mie origini del Trentino, mi hanno proposto un bianco che amo e che mi ha riportato ai profumi di casa. Prima di riempire il calice mi è stato proposto un assaggio ed immagino che avrebbero cercato altro se non fosse stato di mio gradimento. A lato del mio dolce c'era anche una candelina, un dettaglio che è stato gradito tantissimo.
Il menu viene spiegato e stanno molto attenti alle esigenze alimentari e alle allergie.
Tornando sulle esigenze di selettività alimentare di mio figlio, hanno avuto la cortesia di chiedere se preferisse o meno un po' di parmigiano sulla pasta. Questo fa la differenza tra altri mille locali, infatti dentro ho visto tavoli eterogenei, composti sia da persone con buoni stipendi ma anche da giovani, da gente comune; gente che vuole mangiare bene e spendere il giusto per un'esperienza culinaria curata e piacevole.
Sono uscita sazia, una perfetta via di mezzo tra il non affamata e non piena. Sul conto non posso esprimermi perché era un regalo, ma posso dire che vale ogni euro.
Ribadisco: una serata a dir...
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