Da anni seguo le vicende social del mitico Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, non potevo quindi perdermi una visita nel suo locale. Come già molti hanno scritto, la formula è una sola: menù fisso su prenotazione con piatti che variano ogni giorno a seconda della stagione e delle grazie del buon Giorgione. Esso comprende antipasto a buffet, due primi, due secondi e tris di dolci. Ed è proprio l'abbondanza a farla da padrona. Alle ore 20:00 (nel mio caso era a cena, ma c'è anche disponibilità a pranzo) si iniziano le danze. L'antipasto è una tavolata di circa 4 metri con sopra ogni possibile leccornia. Salumi, formaggi, verdure, carne, pesce. Impossibile elencarli tutti, anche perché variano di volta in volta. C'è addirittura un tavolo a parte con una serie infinita di oli d'oliva. Si tratta ovviamente di una cucina casereccia, ben condita e con "dosi generose" di grassi. Nulla di raffinato, si bada alla sostanza. Il piatto può essere riempito nuovamente tutte le volte che si vuole, ma il consiglio è di non esagerare per non doversi arrendere prima della battaglia. Dopo un po' la cucina inizia a far uscire i primi in sequenza. Chi ha il tavolo vuoto si ritrova di colpo due piatti abbastanza pieni. Quella sera sull'attenti c'erano gli trangozzi al ragù di cinghiale e linguine con mandorle, guanciale e zucca. Entrambi buoni, saporiti, d'effetto, nulla da dire. La scarpetta finale se la sono chiamata da soli. Poco dopo ecco i secondi: faraona alle mele con patate al forno e maiale al sagrantino con un'insalata mista super condita. Ecco, volendo trovare un difetto, il pelo nell'uovo o, per dirla alla Giorgione, la cotica nel guanciale, sono stati i secondi a deludere un po'. Quantità e qualità li ho trovati non all'altezza di quanto mangiato prima. O semplicemente ero giunto con lo stamaco ad un punto di non ritorno. Si conclude con un tris di dolci, anche se si è trattato in verità di un bis in quanto la cheesecake era terminata. Sia la torta con ricotta e limone che il brownie hanno comunque soddisfatto ogni aspettativa, trovando abilmente spazio nel mio apparato digerente. Riguardo il locale si presenta come la classica osteria dove vorresti passare l'intero inverno, molto accogliente e arredato con una serie di gadget giorgioniani come ritratti e foto varie. L'atmosfera è rilassata, giocosa, insomma la si butta in caciara. Giorgione gira tra i tavoli sempre con la battuta pronta e disponibile a foto e video. Guai però a farvi vedere che non mangiate, altrimenti so guai seri. In conclusione se siete fan o semplicemente affamati, qui c'è quello che fa per voi. Dimenticatevi però la cucina raffinata, i dettagli, gli impiattamenti o il servizio da ristorante...
Read moreI had the pleasure of dining yesterday with a group of 17 friends at the "La via di mezzo" restaurant by Giorgione in Montefalco. The atmosphere was absolutely wonderful, and the encounter with Giorgione was a very positive experience: a helpful, kind, and interesting person.
The service provided was excellent, without a doubt. The appetizers and first courses were delicious and truly satisfied our palates. However, I must admit that the main courses and desserts did not reach the same level of excellence.
An important tip for anyone wishing to visit this restaurant: make a reservation in advance. Given the crowd and popularity, it is crucial to secure a table.
In summary, it was a pleasant and rewarding culinary experience. I highly recommend trying out "La via di mezzo" for its unique atmosphere, impeccable service, and...
Read morePrenotato con diversi mesi di anticipo con difficoltà nel reperimento telefonico in quanto spesso squillava a vuoto senza che nessuno rispondesse. Arrivati lì il telefono segnava oltre venti telefonate senza risposta e non credo che qualcuno si sia preso la briga di richiamare. Questo aspetto lo ritengo poco rispettoso nei confronti dei Clienti. Ti aspetti quindi qualcosa che ti colpisca dal punto di vista culinario ma più che andare in una ristorante a mangiare alla fine partecipi ad un evento mediatico. Si parte dal buffet in un angolo stretto del locale dove tutti si accalcano senza che vi sia un ordine ed in un contesto igienico abbastanza discutibile. Oltretutto bisogna fare lo slalom per evitare la persona alla cassa che nel frattempo digita al computer. Buffet ricco con prodotti tipici locali che non hanno bisogno di una preparazione particolare. Alla fine la parte migliore del pranzo. Passando al menu a prezzo fisso si parte con due primi fra gnocchi e ravioli appoggiati su due vassoi per otto persone senza un servizio al piatto. Le difficoltà nella gestione delle porzioni abbastanza misere per otto persone sono evidenti. Alla fine una ulteriore appendice al buffet. Per secondo pollo, carne di maiale e insalatina con stessa modalità di servizio dei primi. Alla fine tre assaggi minimi di dolci. Dovendo accettare quello che ti propongono qualcuno al tavolo non ha gradito ed ha saltato qualcosa.. Questo però fa parte del gioco. Poi il solito rituale delle foto e della vendita di gadget che è parte integrante della gita turistica. Alla fine una bella fila alla cassa sulla stessa falsariga della fila al buffet. Addetta poco gentile con osservazione sulla mancanza di vino nella consumazione e di quanta gente stava in fila contemporaneamente sottoponendola ad un lavoro più intenso a cui dovrebbe esser abituata. Alla fine dopo aver fatto sei ore di macchina fra andata e ritorno si è usciti con la sensazione che potrebbe esserci meglio in giro. Non penso che ritornerò una seconda volta. Come ristoranti con un buon livello qualitativo ed un miglior servizio al tavolo non credo che non vi sia una possibilità di scelta migliore. Alla fine ce la siamo cavata con 38 euro a persona non avendo bevuto vino. Sinceramente il costo non mi è sembrato adeguato a livello di qualità e quantità. Se volete mangiare adeguatamente c’è ben altro in giro. Se invece volete vedere un bel personaggio cordiale, simpatico e disponibile allora questo è il...
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