Ho avuto modo di andare all’Antico Orto in occasione della serata di San Silvestro. Partiamo dal locale: era una sala molto rustica con tetto in legno spiovente, e i tavoli erano apparecchiati su dei soppalchi ai lati della stanza, mentre al centro della stanza c’era la pista da ballo con il DJ e una solista molto brava che allietavano la serata. Accompagnati al tavolo ci hanno subito serviti con una bottiglia d’acqua, una di vino locale (prodotto a Nicolosi), un bicchiere di spumante di benvenuto e una brocca di limonata (penso proprio fatta da loro) semplicemente fenomenale. Il primo piatto ad arrivare è stato l’aperitivo: fiore di zucca in pastella su letto di ricotta al limone e pacchero fritto su crema di pomodoro con il ripieno della tipica schiacciata del luogo. Il fiore di zucca con la ricotta al limone era al tempo stesso un sapore deciso per via della frittura ma anche dolce e delicato per via della ricotta, che con il suo aroma al limone sgrassava. Ho apprezzato molto anche il pacchero, che una volta mandato giù lasciava il retrogusto del formaggio che credo fosse lo stesso di quello dell’antipasto. Passiamo agli antipasti: carpaccio di carne con insalata, tocchetti di toma piemontese e maionese alla rapa rossa. Il carpaccio era molto fresco insieme all’insalata, la maionese alla rapa rossa di una dolcezza incredibile. Poi, le frittelle di baccalà, delicatissime e si scioglievano in bocca. Per quanto riguarda i primi ho molto gradito i ravioli alla carne con fonduta di ragusano e carciofi croccanti, che sia come sapori nel complesso, sia a sé stanti erano veramente buonissimi. La calamarata con crema di fagioli, porcini e guanciale era altresì buona ma, se posso permettermi un appunto, il guanciale era davvero poco, forse due listarelle per piatto che, per una pietanza simile, meritava più risalto. I porcini neanche a dirlo, erano superbi. I secondi: filetto di maiale alla senape laccato al miele su un letto di polenta ai funghi con salsa di piacentino ennese. Inizio dicendo che la carne era ben cotta, gustosa e malgrado io non vada pazzo per la polenta, questa era sicuramente la migliore mai provata (anche se non l’ho mai provata in altri ristoranti ma solamente in contesti casalinghi, quindi non ho molti termini di paragone), la salsa di piacentino anche quella cremosa e avvolgente. Lenticchie augurali con cotechino nella norma. Dolce: semifreddo torroncino con ganache di cioccolato al rum che purtroppo ho dovuto lasciare perché tra le portate e le bevande, sono arrivato a fine cena veramente pieno, ma assicuro che nonostante alla lettura del menù mi sia sembrato un dolce un po’ “banale” in realtà mi ha sorpreso moltissimo, il torroncino era perfettamente replicato col semifreddo, la colata di cioccolato fondente conferiva amarezza e bilanciava la dolcezza del semifreddo, le scorze d’arancia sopra davano quell’agrumato che era una spinta in più e sebbene avessi il timore che fosse troppo presente il rum (spesso capita che nei dolci con alcolici questi siano troppo invasivi) il rum era di sfondo ma assolutamente non invasivo e contribuiva con un aroma piacevole e delicato a definire a tutto tondo il sapore del dessert. Alla fine, ho preso pure l’amaro. 70 euro per una cena simile, dove più di 20 euro erano giustificati già dalle cose da bere, tutte di qualità, sono più che onesti. Il luogo suggestivo, intimo e accogliente, dava l’impressione fossimo a una cena con amici. I piatti presentati in maniera impeccabile, guarniti con attenzione e cura, gli ingredienti di primissima qualità, gli accostamenti semplicemente perfetti ed eleganti. Il personale poi, molto professionale e abbiamo avuto modo anche di scambiare due chiacchiere col titolare che è molto simpatico e caloroso. Che dire, abbiamo passato una serata indimenticabile, e spero vivamente di poter...
Read morePerfect place for having lunch and dinner. It is good for casual, business, and romantic occasions, as tables are spread in the room in little isolated places. This create a feeling of privacy and a sense of calm.
Dishes are delicious, abundant, and fresh. They offer fixed menus with appetizers, one or two main courses, and amaro, with all you can drink formula. If you are not too much hungry, then a single course should be enough. Of course, you may also order dishes directly from the menu. They make pizza, too.
A pitch of lemonade will give you a fresh welcome when you sit: this is a fair thematic greetings highly related to the name of the restaurant (even if it actually looks artificial and not made with fresh lemons).
Staff is very kindly. Reservations are recommended,...
Read moreCredo ci sia una sottile ma importante differenza tra un parere ed una recensione. Google mi chiede la recensione, una visione oggettiva dunque. Ma prima, permettetemi di esprimere il mio parere personale: l'Antico Orto dei Limoni è assolutamente un punto di riferimento della buona cucina di Nicolosi! Prenotate e godetevi le vostre cene, che non vi lasceranno di certo delusi. Oggettivamente parlando, invece: il locale esiste sul territorio di Nicolosi da parecchio tempo, credo più di un decennio, e questo è in un certo senso garanzia di qualità duratura. L'ambiente si può dividere in due zone che chiameremo zona A e zona B. La zona A è meravigliosa. Un ambiente rustico, distribuito a quote differenti, crea un intreccio di micro ponticelli, gallerie, nicchie in pietra e palchetti tali da far sentire l'ospite all'interno di un presepe di bellezza rara. Antichi arnesi per la lavorazione della terra e dei suoi prodotti fanno ora da ornamento per quella che è la zona che assolutamente preferisco. D'estate invece il locale si concentra quasi esclusivamente nella zona B. Qui sembra di trovarsi in tutt'altro locale... Sedie in plastica verde ed una struttura di telai in alluminio, anch'essi verdi, danno l'idea di trovarsi nella sala d'aspetto di una pizzeria d'asporto o peggio dal fioraio. Seppur funzionale (divide la zona fumatori da quella non fumatori, ad esempio), la "veranda" è veramente brutta! Tanto brutta che nemmeno la bellissima ed elegantissima copertura in panno bianco intrecciato a travi di legno riesce a distogliere l'attenzione! Ciliegina sulla torta sono la moquette di erba finta ed il televisore (da abolire nei locali di un certo livello), quanto basta per lasciare increduli i clienti che si sono per la prima volta innamorati del locale nella zona A. La zona B è l'esatta antitesi della A. Una volta era anche peggio di adesso, quindi spero in un prossimo restyling migliorativo. Ma tralasciando gli spazi, veniamo al cibo. Qui sarò breve perché a parole è difficile spiegare... Si mangia benissimo! Cucina tipica locale delle zone di montagna e pizze dal sapore classico, ben preparate e gustose. Personale gentile ed accogliente e, nota di gran merito, omaggio finale di shortino di vino liquoroso accompagnato da biscotti secchi e dolcetti. Insomma, una tappa obbligatoria, soprattutto in autunno/inverno!...
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