BOSCO® - officine del TARTUFO — Restaurant in Rome

Ho scoperto questo ristorante nel 2023 quando lo Chef Alessandro Borghese, con la sua trasmissione “4 ristoranti” di cui sono un gran fan, fece sfidare quattro ristoratori del Pigneto in Roma. Uno di questi era Guido titolare con la sorella del ristorante “Bosco – Officine del Tartufo”. In quella occasione la sfida se l’aggiudicò il ristorante “Dar Parrucca”. Nulla volendo togliere all’autorevolezza indiscutibile e indiscussa dello Chef Borghese mi riproposi di provare di persona la qualità delle proposte culinarie di quei ristoranti (che per fortuna sono nella nostra città). Per prima sono stato nel ristorante del vincitore ed ho avuto modo di constatare che effettivamente la qualità delle materie prime e le preparazioni del “Parrucca” erano superlative e, come tra l’altro io stesso avevo pronosticato, vinse meritatamente. Fino ad oggi non avevo avuto modo di fare la stessa cosa con l’altro ristorante “Bosco – Officine del Tartufo”. Preliminarmente devo confessare di trovarmi in una condizione di “conflitto di interessi” in quanto anche se sono napoletano e residente a Roma da poco meno di cinquant’anni, sono profondamente “innamorato” dell’Abruzzo tanto d’aver ivi preso casa da circa quarant’anni, averlo visitato tutto così da poter essere considerato abruzzese onorario. Ripeto, non mi permetto assolutamente di voler sindacare l’operato del grandissimo Chef (di cui come detto sono un grandissimo estimatore), ma da ingegnere (che di misure ovviamente se ne intende) voglio dire che forse nella scelta dei ristoratori da far sfidare non si è tenne conto che perché due grandezze possano essere confrontate devono appartenere alla stessa classe per essere commensurabili. I due ristoranti in parola secondo me non lo sono, perché molto diversa è la loro proposta. Comunque, scusandomi per questa lunga premessa, sono andato con mia moglie nel ristorante “Bosco – Officine del Tartufo” per assaporare i piatti a base del pregiato tuberaceo o fungo che dir si voglia. Molto invitante la proposta che prevede l’impiego di tartufo sia quello nero di sapore più intenso, sia quello bianco dal profumo sublime che il ristoratore fa arrivare dall’Appennino centrale e dagli altopiani abruzzesi. Abbiamo preso Crostone Coccodè (pane artigianale, crema di patate, uovo 64°, tartufo) e Appennino (gnocchetti al ragù bianco di cinghiale e tartufo), che dire: un tripudio di sapori e poi il tartufo non te lo fanno solo vedere, ma ce lo mettono, e tanto! Per essere convinto al 100% (“repetita iuvant” dicevano i latini) mi son fatto preparare in “purezza” un uovo 64° e tartufo (tanto saporitissimo tartufo), mai mangiato una cosa tanto buona. Dulcis in fundo il dolce, direte voi. No quello l’ha preso solo mia moglie, io non sono riuscito a resistere alla tentazione di assaporare l’Anatra (carpaccio di anatra cotta a bassa temperatura, sale affumicato, pepe Sichuan e tartufo): bene ho fatto perché non ricordo di aver mai gustato una simile delizia. Per concludere: il tartufo sia quello nero sia quello bianco sono di qualità eccelsa (non come quello che a volte ti servono in alcuni ristoranti che è di dubbia provenienza, insapore e inodore), le preparazioni da vero professionista. Infine la signora che gestisce la sala, molto gentile, mi ha informato che in questo periodo stanno lavorando fuori menù degli ottimi porcini provenienti sempre dal generoso Abruzzo, per cui se tanto mi dà tanto già immagino la bontà delle preparazioni con il più apprezzato e saporito dei funghi. Sicuramente mi sento di consigliare a tutti gli amanti del tartufo di fare almeno una visita nel ristorante “Bosco – Officine del Tartufo” per gustare piatti deliziosi e assolutamente dal costo abbordabile grazie alla scelta fatta dai due fratelli fondatori. Per dimostrare che sono convinto di quello che affermo, mercoledì prossimo ho in programma di ritornare in questo ristorante con degli amici grandi estimatori dei...

Absolutely loved this place! The service was SO friendly and warm. The food was mostly importantly delicious, but also creative and beautiful. And the location is creatively laid out and attractive.

I got the "trattore" which was a burger made from beef tartare. I like beef tartare but I've never had it in a burger- it was spectacularly good! Could go back and eat this every day for the next month and I wouldn't get tired of it.

We shared the "germolio" for dessert which looked like a little potted plant :-) so perfect for a placed named "BOSCO" haha.

Went into this restaurant wondering a little if my gf had picked a place where food presentation was the goal rather than high quality food, but no- the chefs are very serious about their business here. It's first and foremost delicious food made from quality ingredients, but it also looks good and is accompanied by wonderful service.

Can't say enough good things about these people and the restaurant they are operating....

Le lieu est magnifique, le personnel est très sympathique, la cuisine est fraîche, l'emplacement est légèrement excentré du centre ville (et le quartier n'était pas très sympathique le soir, peut être l'est-il plus en journée), et les plats sont très joliment présentés et colorés.

Malheureusement, nous n'avons pas été convaincus par le goût... qui, à notre sens, manquait d'arômes, d'épices, et/ou peut-être simplement d'audace. Surtout le burger végétarien, qui était malheureusement décevant, surtout pour des végétariens habitués à ce genre de produits. Je trouve que le bun était un peu petit et que la sauce, le fromage et surtout la galette étaient à revoir... Les pâtes à la truffe étaient très jolies, mais une fois en bouche, il manquait pour nous cette "explosion de saveur" truffée à laquelle on aurait pu s'attendre. La présentation l'emporte malheureusement sur le goût.

Les proportions étaient également un peu trop justes... nous avions encore faim. Nous aurions apprécié que le burger soit servi avec quelques frites (quitte à ce qu'il soit quelques euros plus cher en fin de compte).

Nous n'avons également pas apprécié manger avec des assiettes et des couverts jetables... Même si ce sont, j'imagine, des matières biodégradables (bambou ? Carton ?), le meilleur déchet est à notre sens celui qui n'en est pas un 🙏🏻

Je ne pense pas que les prix soient trop élevés, car on sent qu'il y a du travail et de l'amour dans ces plats !

Par contre je suggérerais, pour repartir vraiment avec le sourire et une note de 5 étoiles, de : ajouter plus de saveurs aux plats : sel, poivre, épices, huile truffée (en plus de la truffe fraîche), herbes aromatiques... augmenter légèrement les quantités, rajouter des frites avec le burger revoir la galette végétarienne du burger... demandez peut-être leur avis à des végétariens, qui ont l'habitude d'en manger de toutes les sortes servir les plats dans des couverts non jetables : même si ce n'est pas du plastique, ça dessert votre cuisine (ça peut fair "cheap") et ça fait mal au cœur de générer autant de déchets

Je vous souhaite une belle continuation, la base de votre travail est très encourageante...