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Museo Storico della Fanteria — Attraction in Rome

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Museo Storico della Fanteria
Description
Nearby attractions
Basilica of the Holy Cross in Jerusalem
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 10, 00185 Roma RM, Italy
National Museum of Musical Instruments
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a, 00185 Roma RM, Italy
Archaeological Area of ​​Santa Croce in Gerusalemme
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 00182 Roma RM, Italy
Amphitheatrum Castrense
Via Nola, 4-10, 00182 Roma RM, Italy
Giardini Viale Carlo Felice
Viale Carlo Felice, 49, 00185 Roma RM, Italy
Tempio di Minerva Medica
Via Giovanni Giolitti, 00185 Roma RM, Italy
Pontificio Santuario della Scala Santa
P.za di S. Giovanni in Laterano, 14, 00185 Roma RM, Italy
Basilica di San Giovanni in Laterano
P.za. San Giovanni In Laterano, 00184 Roma RM, Italy
Museo Storico della Liberazione
Via Torquato Tasso, 145, 00185 Roma RM, Italy
Lateranense Palace
P.za di S. Giovanni in Laterano, 00184 Roma RM, Italy
Nearby restaurants
Osteria La Sol Fa
Via Germano Sommeiller, 19, 00185 Roma RM, Italy
De Santis Santa Croce
V. Santa Croce in Gerusalemme, 17/21, 00185 Roma RM, Italy
Caffè Italia
V. Santa Croce in Gerusalemme, 6, 00185 Roma RM, Italy
Bottega Trattoria De Santis
V. Santa Croce in Gerusalemme, 15A/19, 00185 Roma RM, Italy
Forno Ciabattini Roma
V. Santa Croce in Gerusalemme, 23, 00185 Roma RM, Italy
La Pecora Pazza
Via Statilia, 35, 00185 Roma RM, Italy
Trattoria Pizzeria Porta Maggiore
Piazza di Porta Maggiore, 14 -15, 00185 Roma RM, Italy
Ninkasi Craft Beer House
Via Acireale, 22, 00182 Roma RM, Italy
Il Ritrovo a San Giovanni
V. La Spezia, 36-42, 00182 Roma RM, Italy
EDDAJE PINSZA ROMANA
V. Santa Croce in Gerusalemme, 26, 00185 Roma RM, Italy
Nearby hotels
Domus Sessoriana
Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 10, 00185 Roma RM, Italy
Hotel PortaMaggiore
Piazza di Porta Maggiore, 25, 00185 Roma RM, Italy
DomusTyche Guest House
Via Sebastiano Grandis, 5, 00185 Roma RM, Italy
Hotel Emona Aquaeductus
Via Statilia, 23, 00185 Roma RM, Italy
Grandis Rooms
Via Sebastiano Grandis, 1, 00185 Roma RM, Italy
B&B La Finestra di Fronte
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 1, 00185 Roma RM, Italy
The Cross hotel
V. Santa Croce in Gerusalemme, 40, 00185 Roma RM, Italy
Casa Tua a Porta Maggiore
Via Sebastiano Grandis, 5, 00185 Roma RM, Italy
Hotel Latinum
Piazza di Porta Maggiore, 11, 00185 Roma RM, Italy
Domus PortaMaggiore
Via Casilina, 3/U, 00182 Roma RM, Italy
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Museo Storico della Fanteria things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Museo Storico della Fanteria
ItalyLazioRomeMuseo Storico della Fanteria

Basic Info

Museo Storico della Fanteria

Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9, 00182 Roma RM, Italy
3.4(398)
Open until 12:30 PM
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spot

Ratings & Description

Info

Cultural
Family friendly
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attractions: Basilica of the Holy Cross in Jerusalem, National Museum of Musical Instruments, Archaeological Area of ​​Santa Croce in Gerusalemme, Amphitheatrum Castrense, Giardini Viale Carlo Felice, Tempio di Minerva Medica, Pontificio Santuario della Scala Santa, Basilica di San Giovanni in Laterano, Museo Storico della Liberazione, Lateranense Palace, restaurants: Osteria La Sol Fa, De Santis Santa Croce, Caffè Italia, Bottega Trattoria De Santis, Forno Ciabattini Roma, La Pecora Pazza, Trattoria Pizzeria Porta Maggiore, Ninkasi Craft Beer House, Il Ritrovo a San Giovanni, EDDAJE PINSZA ROMANA
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Basilica of the Holy Cross in Jerusalem

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4.7

(2.3K)

Open 24 hours
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National Museum of Musical Instruments

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4.5

(362)

Open until 7:30 PM
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Archaeological Area of ​​Santa Croce in Gerusalemme

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4.6

(20)

Closed
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Amphitheatrum Castrense

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00184, Rome, Lazio, Italy
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Nearby restaurants of Museo Storico della Fanteria

Osteria La Sol Fa

De Santis Santa Croce

Caffè Italia

Bottega Trattoria De Santis

Forno Ciabattini Roma

La Pecora Pazza

Trattoria Pizzeria Porta Maggiore

Ninkasi Craft Beer House

Il Ritrovo a San Giovanni

EDDAJE PINSZA ROMANA

Osteria La Sol Fa

Osteria La Sol Fa

4.7

(1.4K)

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De Santis Santa Croce

De Santis Santa Croce

4.3

(755)

$$

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Caffè Italia

Caffè Italia

4.3

(670)

$

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Bottega Trattoria De Santis

Bottega Trattoria De Santis

4.5

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$$

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Stefano ManzoStefano Manzo
Il Museo Storico della Fanteria si trova nel centro storico di Roma, Rione XV (Esquilino) in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9. L’edificio si sviluppa su tre piani con il caratteristico stile liberty, diviso in tre sezioni delle quali quella centrale si presenta avanzata e più alta con un importante cornicione aggettante, donandogli nel complesso una maggiore personalità. Si entra attraverso un maestoso portale ligneo ad arco ribassato e incorniciato. Inaugurato nel 1959 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, il Museo ha ospitato per anni una importante collezione di bandiere, armi, uniformi e cimeli legati alla fanteria italiana. Ma, purtroppo, come mi è stato comunicato, da tempo il Museo è chiuso al pubblico. Infatti sul sito ufficiale, una scritta indica che: "Temporaneamente chiuso per lavori di manutenzione", lasciando una piccola speranza per una futura riapertura. Nonostante la chiusura, il Museo continua a essere un luogo di cultura essendo la sede di mostre temporanee che quasi regolarmente vi si allestiscono. Io ho voluto visitare quella intitolata "A Salvador Dalì. Tra arte e mito", una “full immersion” nel suo mondo onirico e surrealista, è stata un’esperienza sensoriale che mi ha avvolto sin dal primo passo nelle sale espositive. Le sue opere, tra cui oltre 80 disegni, sculture, ceramiche dell'arte surreale, e perfino le sue boccette di profumo, sono oggetti di pura arte. Ogni pezzo racconta una storia, un tassello che è un invito a comprendere la sua straordinaria visione del mondo. La mostra non si è limitata al maestro del surrealismo, ma ha abbracciato anche altri grandi nomi come García Lorca e Joan Mirò, che, con Dalì, hanno alimentato l'immaginario. Nel bel giardino antistante sono presenti interessanti elementi che hanno connotato le nostre forze armate, spicca un piccolo carro armato giallo, che sembra sorvegliare l’ingresso, testimone di un passato che non smette di parlare. Se quanto letto ha suscitato in te meraviglia ed emozione, ti invito a esplorare le altre mie recensioni per scoprire i tesori senza tempo che Roma ha da offrire. Ogni angolo della città ha una storia da raccontare e un'emozione da regalare.
Vladislav MVladislav M
Этот музей на самом деле кажется пространством, где встречаются два мира — мир диктата, где каждое решение предопределено, где мысли заключены в строгие рамки, и противоположный ему мир свободы, где интерпретации безграничны, и каждый может создать собственный смысл. Это место как зеркало нашего мира, в котором одни видят только одно значение, а другие дают возможность смыслам свободно плыть и изменяться. Экспонаты, как будто два мира в одном — жёсткость формы и мягкость абстракции. Стены, освещённые так, чтобы одна сторона тянула в строгие границы и навязывала интерпретацию, а другая — приглашала в пространство, где все грани стираются, и каждый может вложить в увиденное своё. Это музей не просто искусства, это метафора внутреннего мира человека, разрываемого между желанием всё контролировать и жаждой полного отпуска, где каждый может сам решать, как понимать увиденное. Выставка работ Миро как будто открывает дверь в этот второй мир — мир полной абстракции. Его работы дают возможность почувствовать себя свободным ребёнком, который может играть с образами и смыслами. В отличие от диктата, который требует точного соответствия, абстракция Миро предлагает тебе самому решить, что значат эти формы и цвета. Это искусство, которое не приказывает, а позволяет, раскрывая перед тобой возможности для бесконечных интерпретаций. Такое пространство и выставка, словно напоминают, что искусство — это не только о том, чтобы передавать один единственный зафиксированный смысл, а о том, чтобы дать свободу мыслям и чувствам развиваться в любом направлении.
Roberto CecchiniRoberto Cecchini
Il museo è una cosa...la sua storia altra cosa...il suo presente altro ancora. Nato da poco più di sessant'anni, destinando a questo museo una bella palazzina in stile semiliberty accanto alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme, in realtà è un bellissimo museo - anche se antiquatissimo, come tutti quelli militari visitati finora - che racconta la storia della fanteria italiana, soprattutto attraverso cimeli e ricostruzioni, plastici, manichini e ambientazioni e tante armi, munizioni e anche mezzi blindati. E questo sarebbe da valorizzare e da visitare. Poi ci si accorge che questo enorme edificio è funzionale anche per ospitare altri allestimenti e altre mostre e si sacrifica la parte bellica (che deve servire a insegnare, non certo a incitare alla guerra) a favore di esposizioni temporanee: ultimamente nomi illustri sono comparsi nel programma espositivo, da Wharol a Mirò, dagli impressionisti a Ligabue, oggi c'è Salvador Dalì ma c'è stata anche una mostra fotografica di Frida Kalo....e in questo caso un problema si pone perché gli spazi si sono mostrati assolutamente inadeguati, a volte le opere sono risultate poco interessanti o poche di numero, i costi esorbitanti e anche i servizi non all'altezza (mostrare il biglietto per fruire del bagno è sconfortante, soprattutto visto il costo del biglietto). Io lo promuovo per la sua funzione originaria ma ho perplessità sulla nuova veste che gli si è voluta accollare. Sappiatelo. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni su Roma e non solo che ho fatto.
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Il Museo Storico della Fanteria si trova nel centro storico di Roma, Rione XV (Esquilino) in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9. L’edificio si sviluppa su tre piani con il caratteristico stile liberty, diviso in tre sezioni delle quali quella centrale si presenta avanzata e più alta con un importante cornicione aggettante, donandogli nel complesso una maggiore personalità. Si entra attraverso un maestoso portale ligneo ad arco ribassato e incorniciato. Inaugurato nel 1959 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, il Museo ha ospitato per anni una importante collezione di bandiere, armi, uniformi e cimeli legati alla fanteria italiana. Ma, purtroppo, come mi è stato comunicato, da tempo il Museo è chiuso al pubblico. Infatti sul sito ufficiale, una scritta indica che: "Temporaneamente chiuso per lavori di manutenzione", lasciando una piccola speranza per una futura riapertura. Nonostante la chiusura, il Museo continua a essere un luogo di cultura essendo la sede di mostre temporanee che quasi regolarmente vi si allestiscono. Io ho voluto visitare quella intitolata "A Salvador Dalì. Tra arte e mito", una “full immersion” nel suo mondo onirico e surrealista, è stata un’esperienza sensoriale che mi ha avvolto sin dal primo passo nelle sale espositive. Le sue opere, tra cui oltre 80 disegni, sculture, ceramiche dell'arte surreale, e perfino le sue boccette di profumo, sono oggetti di pura arte. Ogni pezzo racconta una storia, un tassello che è un invito a comprendere la sua straordinaria visione del mondo. La mostra non si è limitata al maestro del surrealismo, ma ha abbracciato anche altri grandi nomi come García Lorca e Joan Mirò, che, con Dalì, hanno alimentato l'immaginario. Nel bel giardino antistante sono presenti interessanti elementi che hanno connotato le nostre forze armate, spicca un piccolo carro armato giallo, che sembra sorvegliare l’ingresso, testimone di un passato che non smette di parlare. Se quanto letto ha suscitato in te meraviglia ed emozione, ti invito a esplorare le altre mie recensioni per scoprire i tesori senza tempo che Roma ha da offrire. Ogni angolo della città ha una storia da raccontare e un'emozione da regalare.
Stefano Manzo

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Этот музей на самом деле кажется пространством, где встречаются два мира — мир диктата, где каждое решение предопределено, где мысли заключены в строгие рамки, и противоположный ему мир свободы, где интерпретации безграничны, и каждый может создать собственный смысл. Это место как зеркало нашего мира, в котором одни видят только одно значение, а другие дают возможность смыслам свободно плыть и изменяться. Экспонаты, как будто два мира в одном — жёсткость формы и мягкость абстракции. Стены, освещённые так, чтобы одна сторона тянула в строгие границы и навязывала интерпретацию, а другая — приглашала в пространство, где все грани стираются, и каждый может вложить в увиденное своё. Это музей не просто искусства, это метафора внутреннего мира человека, разрываемого между желанием всё контролировать и жаждой полного отпуска, где каждый может сам решать, как понимать увиденное. Выставка работ Миро как будто открывает дверь в этот второй мир — мир полной абстракции. Его работы дают возможность почувствовать себя свободным ребёнком, который может играть с образами и смыслами. В отличие от диктата, который требует точного соответствия, абстракция Миро предлагает тебе самому решить, что значат эти формы и цвета. Это искусство, которое не приказывает, а позволяет, раскрывая перед тобой возможности для бесконечных интерпретаций. Такое пространство и выставка, словно напоминают, что искусство — это не только о том, чтобы передавать один единственный зафиксированный смысл, а о том, чтобы дать свободу мыслям и чувствам развиваться в любом направлении.
Vladislav M

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Il museo è una cosa...la sua storia altra cosa...il suo presente altro ancora. Nato da poco più di sessant'anni, destinando a questo museo una bella palazzina in stile semiliberty accanto alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme, in realtà è un bellissimo museo - anche se antiquatissimo, come tutti quelli militari visitati finora - che racconta la storia della fanteria italiana, soprattutto attraverso cimeli e ricostruzioni, plastici, manichini e ambientazioni e tante armi, munizioni e anche mezzi blindati. E questo sarebbe da valorizzare e da visitare. Poi ci si accorge che questo enorme edificio è funzionale anche per ospitare altri allestimenti e altre mostre e si sacrifica la parte bellica (che deve servire a insegnare, non certo a incitare alla guerra) a favore di esposizioni temporanee: ultimamente nomi illustri sono comparsi nel programma espositivo, da Wharol a Mirò, dagli impressionisti a Ligabue, oggi c'è Salvador Dalì ma c'è stata anche una mostra fotografica di Frida Kalo....e in questo caso un problema si pone perché gli spazi si sono mostrati assolutamente inadeguati, a volte le opere sono risultate poco interessanti o poche di numero, i costi esorbitanti e anche i servizi non all'altezza (mostrare il biglietto per fruire del bagno è sconfortante, soprattutto visto il costo del biglietto). Io lo promuovo per la sua funzione originaria ma ho perplessità sulla nuova veste che gli si è voluta accollare. Sappiatelo. Utili info? Allora lasciate un like e guardate le altre recensioni su Roma e non solo che ho fatto.
Roberto Cecchini

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Il Museo Storico della Fanteria si trova nel centro storico di Roma, Rione XV (Esquilino) in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9.

L’edificio si sviluppa su tre piani con il caratteristico stile liberty, diviso in tre sezioni delle quali quella centrale si presenta avanzata e più alta con un importante cornicione aggettante, donandogli nel complesso una maggiore personalità. Si entra attraverso un maestoso portale ligneo ad arco ribassato e incorniciato.

Inaugurato nel 1959 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, il Museo ha ospitato per anni una importante collezione di bandiere, armi, uniformi e cimeli legati alla fanteria italiana. Ma, purtroppo, come mi è stato comunicato, da tempo il Museo è chiuso al pubblico. Infatti sul sito ufficiale, una scritta indica che: "Temporaneamente chiuso per lavori di manutenzione", lasciando una piccola speranza per una futura riapertura.

Nonostante la chiusura, il Museo continua a essere un luogo di cultura essendo la sede di mostre temporanee che quasi regolarmente vi si allestiscono.

Io ho voluto visitare quella intitolata "A Salvador Dalì. Tra arte e mito", una “full immersion” nel suo mondo onirico e surrealista, è stata un’esperienza sensoriale che mi ha avvolto sin dal primo passo nelle sale espositive. Le sue opere, tra cui oltre 80 disegni, sculture, ceramiche dell'arte surreale, e perfino le sue boccette di profumo, sono oggetti di pura arte. Ogni pezzo racconta una storia, un tassello che è un invito a comprendere la sua straordinaria visione del mondo. La mostra non si è limitata al maestro del surrealismo, ma ha abbracciato anche altri grandi nomi come García Lorca e Joan Mirò, che, con Dalì, hanno alimentato l'immaginario.

Nel bel giardino antistante sono presenti interessanti elementi che hanno connotato le nostre forze armate, spicca un piccolo carro armato giallo, che sembra sorvegliare l’ingresso, testimone di un passato che non smette di parlare.

Se quanto letto ha suscitato in te meraviglia ed emozione, ti invito a esplorare le altre mie recensioni per scoprire i tesori senza tempo che Roma ha da offrire. Ogni angolo della città ha una storia da raccontare e un'emozione...

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A museum that I believe to be state-owned, being dedicated to an armed force, turns out to be a miserable exhibition of 4 rooms in the case of Dalí,Yes 100 watercolors but not even a minimum of attention to detail of a world-class work like the Divine Comedy, sorry because it takes very little to make a difference.Not even a citation to the various songs or an attempt to create an exhibition path that could guide visitors without a guide, who in any case could never explain and cover all the images. and moreover 15€ To access without having the possibility of visiting the other exhibition? Well, museums usually don't...

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Этот музей на самом деле кажется пространством, где встречаются два мира — мир диктата, где каждое решение предопределено, где мысли заключены в строгие рамки, и противоположный ему мир свободы, где интерпретации безграничны, и каждый может создать собственный смысл. Это место как зеркало нашего мира, в котором одни видят только одно значение, а другие дают возможность смыслам свободно плыть и изменяться.

Экспонаты, как будто два мира в одном — жёсткость формы и мягкость абстракции. Стены, освещённые так, чтобы одна сторона тянула в строгие границы и навязывала интерпретацию, а другая — приглашала в пространство, где все грани стираются, и каждый может вложить в увиденное своё. Это музей не просто искусства, это метафора внутреннего мира человека, разрываемого между желанием всё контролировать и жаждой полного отпуска, где каждый может сам решать, как понимать увиденное.

Выставка работ Миро как будто открывает дверь в этот второй мир — мир полной абстракции. Его работы дают возможность почувствовать себя свободным ребёнком, который может играть с образами и смыслами. В отличие от диктата, который требует точного соответствия, абстракция Миро предлагает тебе самому решить, что значат эти формы и цвета. Это искусство, которое не приказывает, а позволяет, раскрывая перед тобой возможности для бесконечных интерпретаций.

Такое пространство и выставка, словно напоминают, что искусство — это не только о том, чтобы передавать один единственный зафиксированный смысл, а о том, чтобы дать свободу мыслям и чувствам развиваться в любом...

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