Locale molto piccolo, carino, molto lontano dall'aggettivo "Elegante", avevamo maggiori aspettative da come presentato sul web, allestimento poco eterogeneo, oggetti d'arredamento senza un orientamento, Ikea docet, personale di sala gentile, vino scelto da noi e non proposto relativamente al percorso degustazione offerto e già questo ci ha lasciati perplessi. Nessuna possibilità di scelta alla carta anche se dalla prenotazione parlava della possibilità percorso e menù, ma va bene ugualmente, se si vuole di fare una esperienza culinaria come nel nostro caso. Cibo buono, classiche 6 portate, anche se praticamente tutto in formato simil Finger Food, tranne la pasta unico piatto cucinato e caldo, un paio di portate presentate più per stupire che per il contenuto e sinceramente ne avremmo anche fatto a meno, tempi tra una portata e l'altra ottimali, tutto si, gradevole ma non entusiasmate. Ora le note dolenti; quando vado in un ristorante, specialmente se quest'ultimo promette, come in questo caso una esperienza di alto livello, solo 4 tavoli ed una premessa di cucina creativa, quello che mi aspetto è grande attenzione non solo al cibo, ma anche la tranquillità di poter condividere con il mio compagno o compagna, una serata piacevole e rilassante, dove poter conversare "tra di noi", degustando buon cibo e vino, all'Etienne questo purtroppo non è stato possibile, la presenza dello Chef è stata costante, eccessiva e invadente. Tutto è incentrato su di lui, una auto celebrazione a 360 gradi continua, è "lui" che si racconta, il menù parla delle "sue" esperienze di vita privata, ci siamo dovuti subire 10 minuti di racconto di quando era ingegnere, di quando ha lavorato a Cern, dei "suoi" successi sportivi, inoltre avrà citato il nome dello Chef pluristellato Heinz Beck almeno 30 volte durante la serata, vantandosi di essere stato suo allievo e collaboratore, come se il talento si trasferisse per osmosi, tutti i clienti presenti praticamente sequestrati dal suo ego, cosa a mio modesto parere fastidiosa ed inopportuna, almeno per quanto ci riguarda, non siamo riusciti a scambiare tra di noi nemmeno una parola. In conclusione, locale che fa il verso a ristoranti stellati, la tecnica c'è e le capacità volendo anche, purtroppo sfruttate in maniera decisamente maldestra. Non amo lasciare recensioni negative o scarse, ho sempre creduto che la recensione abbia il ruolo di stimolo a far meglio, un suggerimento per perfezionare la propria prestazione. Se posso permettermi, consiglierei dunque allo Chef di fare un piccolo passo indietro, trascorrere più tempo in cucina e di lasciare che gli astanti si godano la loro serata, uscire per presentarsi e scambiare 2 parole di numero per accertarsi che tutto sia di gradimento ok, ma monopolizzare la sala imponendo la propria presenza è davvero spiacevole. Ulteriore suggerimento, proiettore stile cinema vintage giocattolo in plastica con carillon per portare il conto anche no, decisamente trash e...
Read moreUNA TRAPPOLA GASTROFIGHETTA La scelta di cenare in questo ristorante impone una preparazione a me, temo, mancata: occorre sapere in anticipo che qui praticamente non si può scegliere. Cosa? Quanto mangiare e, per certi versi, cosa mangiare. Ti accomodi al tavolo in un ambiente sobrio ma non elegante (e semivuoto) e ti viene detto, dallo chef che come prima cosa dichiara di avere ricevuto un premio come miglior ristorante nazionale (tanto di cappello), che c’è solo il menù degustazione. All’inizio ti viene un coccolone perché ti è presentato il menu da 100 euro da, non saprei, dieci portate? Però con esperienza mistica perché con vari effetti sorpresa nei cibi e nella presentazione (anche con musica in cuffia) . Agli occhi allibiti di due amiche uscite giusto per mangiar qualcosa (e anche un po’ a regime, vista la prova costume imminente) , si presentano, non senza una lieve nota di disappunto, due ulteriori menu degustazione da 60 (due portate) e 80 (tre portate) euro. Scelto, nonostante le “resistenze” del nostro ospite, il menu da due portate, arriva prima una entrèe e poi un’altra: gradevoli idee di cibo. Dunque, il nostro primo piatto (un antipasto) che per le dimensioni evanescenti poteva paragonarsi alle prime due (io ho scelto una rosellina di rapa rossa su un lett(in)o di crema di formaggio) e, infine, il baccalà con topinambur. Un calice di vino. Conto:160 euro in due (nn ho controllato ma temo che sia stato contabilizzato a parte anche il pane). Ora, va bene l’esperienza mistica che siamo state rimproverate di non aver scelto, ma sinceramente tutto questo, insieme alla netta sensazione di essere caduta in una trappola, mi pare francamente eccessivo e poi se non hai la libertà di scegliere anche il buon cibo (perché la cucina è molto curata) passa in secondo piano. Non vedevo l’ora...
Read moreIl ristorante Etienne bistrot di Roma è semplicemente eccezionale! L'ambiente è accogliente e raffinato, creando un'atmosfera piacevole fin dall'arrivo. Il personale è estremamente cortese e attento, rendendo l'esperienza culinaria ancora più gratificante. Parlando del cibo, ogni piatto è un'opera d'arte gustativa. Gli ingredienti freschi e di alta qualità si fondono armoniosamente per creare combinazioni di sapori uniche. Ogni portata è preparata con cura e presentata in modo affascinante. Le proposte culinarie dello chef Imtraligi, parte gustativa dell'interpretazione di una storia (nel nostro caso Alice nel paese delle meraviglie), sono davvero eccezionali. Il menù garantisce sorpresa, divertimento e bontà. I dolci sono semplicemente deliziosi, concludendo in bellezza un pasto già memorabile. Senza dubbio Etienne bistrot è una destinazione imperdibile per chiunque voglia deliziare il proprio palato con sapori raffinati e creativi. Una vera e propria esperienza culinaria da ricordare e consigliare! Non vedo l'ora di tornarci... Vini ottimi (cantina da 500 etichette). Un enorme grazie per il dolce personalizzato e fatto sul momento,inclusivo di candelina,sopratutto perché...
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