Conosco il ristorante da quando ha aperto, il cuoco lo avevo incontrato altrove, nel tempo ho imparato a conoscere bene l'uomo oltre lo chef. Probabilmente sono una delle persone che ha mangiato più spesso nel locale, quello che si dice un cliente abituale. Lungo preambolo per dire che ho assaggiato tutto quello che Federico ha avuto voglia e ispirazione di preparare, nei giorni più creativi e in quelli dove l'ispirazione può essere messa a dura prova. Ho avuto tanti compagni di avventura, qualcuno entusiasta come me, qualcuno più critico. Ho conosciuto la soddisfazioni di persone che non l'hanno amato da subito per ricredersi dopo, diventando assidui frequentatori. La materia prima è di una qualità indiscutibile, la capacità di abbinare spezie e verdure o legumi è un dono più che l'esercizio del mestiere. Non bisogna dimenticare che l'emozione di un piatto è la sintesi dell'incontro tra chi lo prepara e chi lo consuma. Ci si augura che scocchi la scintilla, che le sensazioni ci accompagnino una volta alzati dal tavolo ma bisogna anche essere capaci di saperle apprezzare. Insomma, non basta che chi cucini lo faccia con sapienza e amore, bisogna che chi degusta sia capace di apprezzarlo. Tutto il resto è ancora più relativo: il locale può piacere, chi lo troverà luminoso chi troppo spartano. Il servizio, sempre ragazzi anche inesperti ma di una gentilezza rara, che rispecchia la cortesia del proprietario... certo, chi - anche giustamente- chiede e/o pretende grande professionalità troverà più cose da ridire, sulla lentezza, sugli errori nella descrizione di un piatto... personalmente apprezzo la "poesia" del posto più di quanto potrei gioire dell'austerità di un servizio impeccabile. Ed apprezzo quanto le mie papille possono gustare più della descrizione, più della narrazione. La lista dei vini è corta (mai potrei definirla ridicola come ho letto) ma la qualità di piccole etichette è indiscutibile, basta un pò di curiosità - e non dico sforzo- per conoscere nuove realtà, stupirsi. A me interessa bere bene, accompagnare il pranzo o la cena con abbinamenti che non conoscevo, che possono sorprendermi. Sono aperto alle novità, non cerco il confort di quanto mi è già noto. Per quanto riguarda i prezzi, non direi che il ristorante è caro (sproporzione tra quanto riceviamo e quanto si paga) ma costoso, inevitabile visto la qualità. La cucina è a vista, osservate la pulizia, la cura nel riporre il cibo, sarei curioso di verificare quante cucine potrebbero reggere il confronto. Cucine di casa, non solo di ristoranti. Non bisogna essere degli economisti per comprendere i costi di un'attività commerciale, i problemi che il lockdown ha creato a tutti, ancor di più a chi aveva aperto da poco. Insomma, un pò di serenità e di serietà nell'esprimere giudizi. Auguro a tutti buon appetito, spero di incontrarvi numerosi nel ristorante, sorridendoci da perfetti sconosciuti... alcuni volti li riconosco di tanto in tanto, anche in pochi altri posti che frequento, quindi penso che esista una piccola comunità di curiosi del buon gusto (lasciamo perdere il termine gourmet). Un suggerimento per Federico, non so quante volte gliel'ho ripetuto: lascia perdere le risposte ai commenti che leggi... sei gentile ma non c'è bisogno di ringraziare chi ha apprezzato, inutile rispondere a chi ha criticato, soprattutto se in...
Read moreMy husband and I went to Accugia 2 years ago (September 2019) on our honeymoon in Rome and the fact that we still bring it up to this day reminded me to write a review. It was some of the most spectacular food we had in a while. The restaurant was a bit out of the touristy spots in Rome but was just a short cab ride away. As a visitor to Italy, it was such a great place to add to our trip because it had both an authentic Italian feel to the food but with a very modern culinary twist that made every dish a unique flavor and experience. The chef is very studied and talented in the cultural arts and helped us choose every dish and pair it with some amazing wine. I still think about the risotto dish and some anchovy dish we ate. I feel like everything had a story behind the ingredients and style as well. I’m sadly Gluten free and had no problem here either. The hostess was also wonderful and connected us with some restaurants for when we headed to Sorrento. In the end for how much we ate and drank, our bill still felt very reasonable which made the experience even better. We can’t wait...
Read moreIn gruppo con amici tutti facenti parte della ristorazione, decidiamo di provare questo ristorante incuriositi dallo chef e dalla sua cucina di impronta marchigiana. Posto decisamente carino, moderno ed elegante di dimensioni medio piccole con piccolo spazio fuori in una via tranquilla del quartiere delle Vittorie, piacevole. Menu con numero di piatti giustamente limitato, ispirazione regionale marchigiana che si ritrova in qualche piatto, prevalenza mare, prezzi di livello medio alto, dai 20 ai 35€. Antipasti (di crudo): materia prima freschissima, impeccabile, ma abbinamenti con spezie ed erbe aromatiche a nostro avviso un po' azzardati poiché in alcuni casi erano esageratamente spinti e coprivano il sapore delicato del pesce, peccato, comunque nel complesso erano buoni. Primi: due di noi prendono lo stesso piatto (linguine spezzate con brodetto fanese) ed incredibilmente erano diversi: uno aveva una piacevole spruzzata di limone che ci stava molto bene, l'altro ne aveva molto più e risultava spiacevolmente sbilanciato sull'acidità. Molto buono un altro primo provato, uno spaghetto affumicato con lattume di tonno. Secondi: una pezzogna per 2 alla brace e un brodetto fanese; pezzogna meravigliosa, ma porzione un po' scarsa per il prezzo (35€ per un filetto da 150 grammi circa), ma ci può stare. Brodetto molto buono e ricco. Servizio: il numero di camerieri (3) era proporzionato ai tavoli, gentili e disponibili ma troppo giovani ed inesperti: non sapevano bene quale fosse il pescato del giorno (i pesci disponibili erano 4, non 35!), non sapevano alcuni ingredienti o abbinamenti dei piatti, la seconda bottiglia di vino ci è stata versata senza assaggio e cosa ancor più grave, nel bicchiere hanno versato il vino nuovo su quello vecchio, mischiando così le 2 bottiglie, che seppur dello stesso vino, non si fa MAI! In un posto con questo livelli di prezzi (alla fine 300€ per 9 portate), il servizio deve essere all'altezza. Carta dei vini: ridicola. Circa 15 referenze, con ricarichi medi. Stesso discorso di prima: se si vogliono proporre certi prezzi, anche la carta del vino dovrebbe essere adeguata. Scegliamo un primo vino: niente, non disponibile e ci viene proposta un'alternativa. Scegliamo un secondo vino: non presente nemmeno questo e ci viene proposta una seconda alternativa. Ma dico io...vista la carta così modesta (solo un foglio A4), se non ci sono nemmeno tutte le referenze, ma ci sono alternative simili, cosa ci vuole a ristampare un foglio per evitare spiacevoli defezioni? Insomma esperienza non molto positiva: ottima materia prima, cucina a tratti ottima ma anche discutibile (sono gusti, ci mancherebbe), location piacevole, servizio gentile ma inesperto, carta dei vini ridicola e rapporto qualità prezzo secondo noi non...
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