Il mio compagno ha prenotato in questo locale, consigliato da amici, per il nostro anniversario. Arriviamo con un quarto d'ora di anticipo e chiediamo se fosse già possibile sedersi, altrimenti avremmo atteso. Il "tizio" (proprietario? Gestore? Passante? Non è dato saperlo) ci dice di accomodarci "a quel tavolo là". Ok, perfetto, ci accordiamo a quel tavolo là, apparecchiato con una semplice e solitaria saliera. I camerieri ci girano attorno, portano piatti, fanno accomodare un altro tavolo (apparecchiato di tutto punto) e gli portano immediatamente i menù. Noi continuiamo a fissare la solitaria saliera e le numerose ragnatele agli angoli del soffitto chiedendoci se e mai verremo cagati. Il mio compagno è visibilmente contrariato, io non riesco a smettere di ridere per la situazione surreale. Dopo un quarto d'ora ( giuro, non è una misura da pescatore, è passato davvero un quarto d'ora) il mio compagno prova ad attirare l'attenzione di un cameriere di passaggio, che con una piroetta degna della Fracci gira sui tacchi ignorandolo bellamente. Tenendomi al tavolo per non cadere e con le lacrime agli occhi gli propongo: "porcaro?". Forse uno dei camerieri mi ha sentita, fatto sta che per magia i menù sono comparsi. I coperti no, ma i menù si. 10 minuti e tornano a prendere la comanda. La saliera per la depressione è ormai pronta a buttarsi in Po per la solitudine, che Marco e Laura Pausini spostatevi proprio. Altri 10 minuti e appare la focaccia che avevamo ordinato con due piatti, ma eravamo ancora inesorabilmente sprovvisti di posate, tovaglioli, bicchieri e liquidi. Solo sale, quello si. Il cameriere si accorge della disagiante situazione, si accende come una lampadina e con un "vi porto subito il resto" si attiva per permetterci di cenare in maniera congrua, ovvero con coltello , forchetta, tovagliolo e bicchieri (nonché bevande) come aveva cenato il tanto celebrato (con tanto di foto autografata all' ingresso) cristiano Ronaldo e le formazioni al gran completo di Juventus e toro (anche loro sbattute in prima pagina con una ricca collezione di foto all' ingresso). In definitiva, devo dirlo, a Cesare quello che è di cesare, la pizza era buona, da lì le due stelle perché altrimenti anche meno, ma per il resto... Ringrazio per il gran ridere, però un servizio del genere, di mercoledì, con il locale neanche troppo affollato quindi non oberato di lavoro, celebrato come eccellenza... Ah! E non dimentichiamoci della cassiera, che ha passato 7 minuti buoni, con due tavoli in coda per pagare, a intrattenerne un terzo snocciolando numeri del lotto manco fosse Vanna Marchi... Ripeto, grandissime risate, ma non ne vale la pena. E una rintonacata al bagno delle donne male non farebbe dato i pezzi di muro che venivano giù, ma è un così, tanto per parlare😉