LOCALE STORICO Altro weekend a Torino. Il motivo della mia trasferta è legato alla partecipazione al Raduno dei Babbi Natale organizzato dalla Fondazione a sostegno dell’ospedale infantile Regina Margherita. Ovviamente la mia presenza a Torino crea l’occasione per un paio di pranzi in compagnia. A dire il vero il primo ritrovo è per cena e, più precisamente, alla Trattoria Valenza. Locale storico della città legato a doppia mandata alla cucina tradizionale piemontese. Siamo in otto comprese tre pargole. La sala principale è già satura di clienti, spazi forse un po’ troppo sacrificati, ma atmosfera comunque gradevole e familiare. Siamo in otto. L’inizio della nostra cena non può non cominciare da un Giro di antipasti. Arrivano al nostro tavolo affettati misti (apprezzati grazie anche ad un buon cestino del pane), carne cruda di fassona, acciughe in salsa verde, melanzane grigliate, peperoni sbollentati con bagna cauda, un cubotto di torta di verdura, vitello tonnato ed insalata russa. Giro discreto, abbondante ed ancorato alle tradizioni come in ogni “piola” che si rispetti. Da bere una manciata di bottiglie di acqua ed il loro Vino della casa. Un rosso più che discreto, rustico, ma piacevole. Le tre pargole, invece, ordinano un paio di Braciole al forno con patatine fritte ed un piatto di Gnocchi al ragù. Piatti semplici, ma ben cucinati. Noi adulti proseguiamo con una serie di piatti principali. Una Bagna Cauda con un misto di verdure crude, piatto riuscito, ma decisamente impegnativo…e credo lo sarà anche il giorno seguente. Una Pasta e fagioli, buona ed equilibrata, peccato per la presenza a tavola di un olio improbabile in caso di aggiunta. Una Albese di fassona con una pioggia di scaglie di parmigiano. Discreta. Ed infine un piatto di Agnolotti al sugo di brasato, condimento riuscito, ma agnolotti dalla cottura discutibile, sono stracotti, andavano tolti almeno un paio di minuti prima…come minimo. Peccato. Nel frattempo, mentre noi svuotiamo la seconda caraffa di rosso, in un angolo della sala un quartetto di "baldi" signori ultra settantenni stanno accordando i loro strumenti. Ed è così che inizia la seconda parte della serata con un sottofondo principalmente jazz e blues molto piacevole ed apprezzato dalla clientela. Pare sia un’abitudine frequente. Noi, intanto, saltiamo i dolci e passiamo direttamente ai caffè. Alcuni di noi scelgono la versione della casa corretta con scorza di limone. Ovviamente provo anche io, ma la trovo imbevibile. A quanto sembra, però, lo strano sono io perché i miei soci apprezzano molto. Chiediamo il conto. La ricevuta non passa nelle mie mani, ma vengo a sapere solo il conto finale pari a 180 euro. Spesa pro capite che si attesta intorno ai 23 euro. Diciamo che la spesa ci può stare. Dal punto di vista della location, un ambiente si familiare e caloroso, ma veramente troppo compattato, la mia sedia era praticamente contro la porta di ingresso. Dal punto di vista culinario, un paio di piatti discutibili, soprattutto i miei agnolotti. Nel complesso, comunque, una piacevole serata, immersi nella tradizione piemontese e con la chiusura musicale che rimane il valore...
Read moreGeneralmente non lascio recensioni negative, ma qui mi sono quasi sentito in dovere di avvisare potenziali avventori.
Spinto dalle belle recensioni lette, ci siamo recati in questo posto, in quanto "caratteristico".
Gli interni, effettivamente, sembrano rispecchiare le piole torinesi; per quanto riguarda l'accoglienza, non mi è granché piaciuta, in quanto molto fredda e poco presente. Personale abbastanza sbrigativo a mio parere, ma vabbe, andiamo avanti: ordiniamo e scopriamo che molto di quello che c'era sul menù non era disponibile. Forzati a prendere quel che rimaneva, devo dire è arrivato tutto abbastanza velocemente, il che mi fa anche insospettire relativamente alla qualità del tutto: difatti gli agnolotti mi sembravano preconfezionati, con uno "sputo" di ragù con un sapore già sentito, come di sugo pronto. La carne non era malvagia (sia braciola che brasato), ma con quantità abbastanza esigue e con un contorno veramente anonimo.
Ci siamo guardati bene dall'ordinare il dolce, anche perché pure lì la scelta era abbastanza limitata. Il conto è stato fortunatamente non eccessivo, ma ci mancherebbe pure facessero pagare più di quel che ho pagato per due cose contate.
La cosa che mi ha lasciato più basito è stato però il feedback degli avventori: molti sembravano davvero entusiasti dei piatti mangiati, e hanno anche chiesto se fossero aperti a pranzo. Non so se era solo cortesia o quelle persone erano semplicemente clienti abituati a qualità non eccezionale, o forse siamo stati noi particolarmente sfortunati per tutta una serie di circostanze: fatto sta che, avendo girato parecchi locali in tutta Italia ed Europa, le premesse non sono state affatto rispettate, e forse le recensioni precedenti sono state parecchio generose.
Spero di sbagliare io, e son sempre ben disposto a cambiare idea: in questo caso però, solo se qualcuno mi inviterà a...
Read moreWhat can I say. Simply one of the best experiences I've had. This family run restaurant has some of the greatest Piedmont type cuisine I've tasted. Thanks to the friendly staff, warm and embracing atmosphere you feel like you're at your aunt's house and she's just made you all your favorite dishes. To top it there's music that just soothes the soul. Thank you Sgr. Luca, Michele Sra. Barbara abd the rest of the people there. Food, service, atmosphere, price and...
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