Pessima serata. Prenotiamo per le 20:30 e ci presentiamo a quest’ora. La cameriera ci fa “accomodare” in quattro su un tavolo da due persone e ci dice che non può prenderci l’ordine subito perché ha due tavolate grandi e la cucina non regge il carico (e già qui mi chiedo: perché accettate un numero così elevato di clienti se non sapete gestirli?). Intanto ci prende l’ordine delle bibite e di un fritto misto. 20:30, 20:40, 20:50, 21:00, 21:10 sollecitiamo perché non è arrivato nemmeno il fritto, 21:20 arriva il fritto e prendono l’ordine dei panini, 21:30, 21:40, sollecitiamo di nuovo per i panini, 21:55 arrivano i panini. Totale per ricevere la cena dal momento in cui ci siamo seduti: 1 ora e 30 minuti. Finisce la serata e ci dirigiamo in cassa. Niente scuse, niente sconto, nemmeno un amaro offerto (non è la regola, è il buon senso!). La cassiera (con atteggiamenti estremamente sgarbati) inizia a giustificare il ritardo incolpando le due tavolate citate inizialmente (ripeto: se non le sapete gestire, non le accettate). Al che gli faccio presente (inizialmente in modo pacato) che comunque 1:30 per ricevere 4 panini è troppo. La gentilissima signora con un elevato rispetto per il cliente inizia ad accusarci di essere arrivati prima del previsto siccome secondo lei avevamo prenotato alle 21:00 e che quindi era giusto che avessimo aspettato. Le faccio presente che eravamo in due nel momento di prenotare e avevamo detto testuali parole “20:30, al massimo qualche minuto dopo”. Niente, non vuole sentire ragioni. La colpa è nostra che siamo arrivati prima e comunque al massimo abbiamo aspettato 50 minuti (come se, in ogni caso, fosse poco). Inizia ad alzare i toni e ad avere un atteggiamento altezzoso. Le ripeto tutto (ammetto anch’io alzando un po’ il tono) spazientendomi: inutile. Paghiamo e ce ne andiamo. In conclusione ce ne siamo andati con la rabbia addosso, dopo una serata passata a spazientirci per l’attesa e finita litigando con una dipendente palesemente sopraffatta dal lavoro e incapace di gestire i clienti nel modo educato che questo tipo di lavoro richiederebbe. Una maleducazione incredibile, personalmente MAI mi ero trovato in una situazione di disagio simile in un locale. E meno male che un vecchio saggio diceva: “il cliente ha sempre ragione”.
Risposta al proprietario: “Non ha urlato?” Beh, forse un passaggio da Amplifon potrebbe esserle utile. Detto questo, l’offerta di un amaro, uno sconto o anche solo delle semplici scuse non sono un obbligo, lo so bene come ho già detto. Ma rientrano in quella sfera chiamata buon senso, qualità che, mi permetta, sembra mancare. Davanti a un cliente che, inizialmente, con educazione, fa notare che qualcosa non ha funzionato durante la serata, la scelta più saggia non è certo quella di alzare i toni o cercare di avere ragione a ogni costo. Sarebbe più costruttivo mettersi in discussione, provare ad ascoltare davvero e cercare un punto d’incontro. È questo che distingue un servizio mediocre da uno che sa fare la differenza. Le sue risposte – non solo a me, ma anche ad altri clienti che ho letto qui nelle recensioni – dimostrano invece un atteggiamento chiuso, rigido, sempre sulla difensiva. Il cliente ha sempre ragione, sì, purché esprima le sue rimostranze in modo civile e sensato – cosa che ho fatto finché non ha iniziato a sovrapporsi a me, alzando la voce e volendo avere ragione a tutti i costi. Il cliente ha ragione non perché sia infallibile, ma perché senza di lui, un’attività, come la vostra, semplicemente non esisterebbe. Mai mi era capitata una situazione del genere, in cui fosse impossibile instaurare un minimo di dialogo. Un consiglio sincero: fatevi un esame di coscienza. Nessuno è perfetto, e l’arroganza non è mai una buona risposta. Un po’ di autocritica vi...
Read moreMi scuso col titolare per non aver motivato i miei voti, rimedio subito. In data sabato 13 luglio, alle 23.45 circa al rientro da una serata a Venezia dove non avevamo cenato, abbiamo cercato un locale che chiudesse tardi. Rapida verifica sul web e risultavano tutti chiusi o in chiusura, poi abbiamo scoperto che questo locale il sabato chiude alle 02.00 e ci siamo subito recati a Marghera. Appena entrati un giovane cameriere, (avrà avuto la giornata storta, sarà stato stanco), con davvero poco entusiasmo ci ha indicato un posto perché in altri stava già facendo le pulizie (e va beh ci sta). Ci porta i listini, scegliamo e ci dice che la cucina era chiusa, se volevamo potevamo solo bere. Chiedo se fosse possibile almeno qualche fetta di salume affettato, risposta secca NO! Sensazione di tutti e tre è stata che pareva quasi di avergli fatto un dispetto ad entrare. Unica pietanza sono state delle patatine fritte. Ripeto, sarà stato stanco o avrà avuto altri motivi, ma i clienti vanno sempre accolti con un minimo di gentilezza. Non capisco poi perché scrivere che il locale chiude alle 2.00 se alle 23.45 la cucina è già chiusa. Se è un problema di costi e personale, avete tutta la mia stima e comprensione, ma allora meglio cambiare orario. Detto questo, a Mestre è diventato impossibile dopo una certa ora trovare qualcosa di aperto. Ricordo in gioventù, anni '80/'90, non era così. In fine, tornerò sicuramente, perché avete in menu' un panino, col gorgonzola, che mi è rimasta la voglia da quel giorno di...
Read moreLocale in "periferia", quasi nascosto, di Marghera ma di buone dimensioni e con ampio parcheggio antistante. Molto particolari, vintage e ad effetto gli interni a tema meccanico/autoveicoli con la presenza di parti di camion, moto e arnesi da meccanico a scopi ornamentali. Il locale dispone anche di più ampie televisioni al piano terra e un grande proiettore sul soppalco del primo piano per la trasmissione di partite ed eventi televisivi/sportivi. Menù non ampissimo ma con varie opzioni tra hamburger, panini, club sandwich, piadine, carni, contorni vari, fritture e con delle opzioni vegetariane e vegane. I piatti sono gustosi, porzioni abbondanti, con abbinamenti azzeccati e ben impiattati. Carta delle birre ben fornita da buon pub con birre artigianali alla spina belghe, italiane, statunitensi, oltre a quelle in bottiglia. Prezzo giusto e nella media per un pub e servizio non lungo con camerieri molto cortesi. Nelle foto frittura (sfiziosa) di salvia, fiori di zucca e crocchette di patata con pancetta; club sandwich "amatriciana" (consigliato!) e burrito vegetariano con patate; per le birre Cane di Guerra (ambrata) e Corsendonk (bionda). [Conto totale 32 euro] Nel complesso, esperienza ottima e sicuramente...
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