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Parco di Villa Il Ventaglio — Attraction in Florence

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Parco di Villa Il Ventaglio
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La Corticina - Rooms & Suite - Firenze
Via Brunetto Latini, 43, 50133 Firenze FI, Italy
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Parco di Villa Il Ventaglio things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Parco di Villa Il Ventaglio
ItalyTuscanyFlorenceParco di Villa Il Ventaglio

Basic Info

Parco di Villa Il Ventaglio

Via Giovanni Aldini, 12, 50131 Firenze FI, Italy
4.4(420)
Closed
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spot

Ratings & Description

Info

Outdoor
Relaxation
Scenic
Family friendly
attractions: Luigi Ridolfi Stadium 🏟, restaurants: Fu Qui, La Pizzeria di Novecento, La Bottega Bordo’, Le Delizie Del Palato di Sofia Federighi, Ristorante Maruzzè, La Gamella, Mangia Assai, Il Piccolo Pescatore Firenze, Pizza Bike Sette Santi, Satori Restaurant
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Reviews of Parco di Villa Il Ventaglio

4.4
(420)
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4.0
7y

Bellissimo parco di origine quattrocentesca dislocato sul versante collinare che si estende sopra Viale Volta, precisamente tra via Giovanni Aldini e il ripido viuzzo delle Forbici. Il parco è interamente delimitato da mura e l'accesso è controllato dal custode; non è attrezzato con giochi per bambini (scivoli, altalene, etc.) sono inoltre vietati il gioco del pallone, l'ingresso ai cani e alle bici, pertanto l'area risulta certamente più sicura, tranquilla e silenziosa di altri ben più noti parchi cittadini. In corrispondenza del cancello d'ingresso, sulla sinistra, vi è una deliziosa fontana con testa leonina che eroga acqua NON potabile, mentre poco dopo, proseguendo il cammino sul viale d'accesso, si apre, sempre sulla sinistra, il grande pratone dotato di laghetto artificiale popolato da numerose tartarughe esotiche. Il viale pedonale che solca il parco si fa più ripido, e dopo una serie di ampi tornanti si giunge ai piedi dell'omonima villa il cima alla collina. Nel Quattrocento, l'edificio era una casa da oste con podere che apparteneva a Lippaccio e Giovanni Brancacci. Eretta sulla collina delle Forbici, offriva una sosta con ristoro ai pellegrini che si recavano a San Domenico di Fiesole. Nel corso di circa due secoli la proprietà passò a vari, illustri casati, fino a quando, nel 1824, Agnese Pecci la vendette al conte milanese Giuseppe Archinto. Questi incaricò l'architetto Giuseppe Poggi di ristrutturare ed ampliare la proprietà: venne realizzata la Villa ottocentesca in stile neoclassico con scuderie, accessibili da via delle Forbici. Inoltre, con la collaborazione del giardiniere e botanico Attilio Pucci, il podere con gelsi e olivi, fu trasformato nell'attuale parco romantico. I lavori di movimenti di terra durarono fino al 1856, successivamente furono piantati gli alberi (tigli, olmi, ippocastani) creando -ad arte- scorci visivi verso la città e contrapponendo le masse boschive con le superfici a prato. Il Parco, in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari; internamente fu realizzata una strada carrozzabile - l'attuale viale pedonale - per avere un più facile accesso alla villa, in alternativa alla ripidissima via delle Forbici. Il parco è stato acquisito dallo Stato italiano nel 1967, poi dato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Firenze ed infine assegnato, nel marzo del 2015, al Polo Museale della Toscana. Attualmente la villa risulta chiusa, attanagliata dalla vegetazione spontanea e in palese stato di abbandono, mentre il sottostante parco è sempre animato - specialmente in primavera - da cittadini in cerca di...

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1.0
5y

Oh ditemi, ma soprattutto spiegatene la ragione al personale all'ingresso, perchè non sono ammessi i cani in un parco cittadino? perchè sporcano?? perchè fanno rumore?? perchè?

"Impedire l’accesso ai cani nei parchi cittadini è legittimo? Una risposta può essere trovata nelle sentenze amministrative che, negli ultimi anni, hanno riguardato casi di altrettante ordinanze comunali, emanate dai sindaci per disporre il divieto di introdurre cani nei parchi cittadini.

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, per esempio, nel 2016, ha annullato l’ordinanza di un comune che aveva stabilito il divieto assoluto e indiscriminato di accesso dei cani in tutte le aree verdi.

L’ordinanza è stata dichiarata NULLA sulla base del fatto che, il provvedimento del DIVIETO ASSOLUTO È SPROPORZIONATO rispetto agli altri interessi tutelati ed eccessivamente limitativo della libertà di circolazione delle persone. Nelle motivazioni del giudice, si rimarcava il fatto che il problema delle deiezioni non raccolte, così come quello dei cani talvolta lasciati liberi o incustoditi, possono essere risolti aumentando i controlli da parte dell’Autorità preposta. Inoltre, i provvedimenti del sindaco possono avere solo un’efficacia temporale limitata, legata alla necessità di affrontare una situazione straordinaria di emergenza.

La medesima posizione è stata assunta un anno dopo dal TAR Toscana, che ha osservato che la sola presenza di “escrementi canini in ambito urbano comunale” non può corrispondere all’esistenza effettiva di un’emergenza sanitaria o di igiene pubblica.

Più di recente, il TAR Puglia (sentenza 16 marzo 2018) ha ribadito che lo scopo di mantenere il decoro urbano e l’igiene pubblica può essere ottenuto attivando i mezzi di prevenzione, vigilanza controllo e i poteri sanzionatori di cui dispone la Pubblica Amministrazione.

Richiamando proprio le sentenze dei TAR, il giudice ha confermato che igiene, sanità e incolumità pubblica possono essere fatte rispettare mediante i divieti e le sanzioni già previsti dalla legislazione vigente, quali l'OBBLIGO DEL GUINZAGLIO E RACCOLTA DELLE DEIEZIONI senza ulteriore necessità di limitare a priori la libertà di movimento dei proprietari e dei detentori degli animali d’affezione.

Conclusioni: SI all’obbligo di custodire i cani (con guinzaglio ed eventualmente museruola) e di rimuovere le deiezioni, nelle aree pubbliche; NO al divieto assoluto di introdurre cani nelle aree destinate a...

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5.0
4y

Really great park and perfect to have a sit down and read a book on the grass or on a bench! They are loads of turtles in the little pond which is also a nice thing to see if you are bringing the kids. It’s dog free though so beware. That’s not a bad thing if you are over stepping on t**...

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Alessio MartellottiAlessio Martellotti
Bellissimo parco di origine quattrocentesca dislocato sul versante collinare che si estende sopra Viale Volta, precisamente tra via Giovanni Aldini e il ripido viuzzo delle Forbici. Il parco è interamente delimitato da mura e l'accesso è controllato dal custode; non è attrezzato con giochi per bambini (scivoli, altalene, etc.) sono inoltre vietati il gioco del pallone, l'ingresso ai cani e alle bici, pertanto l'area risulta certamente più sicura, tranquilla e silenziosa di altri ben più noti parchi cittadini. In corrispondenza del cancello d'ingresso, sulla sinistra, vi è una deliziosa fontana con testa leonina che eroga acqua NON potabile, mentre poco dopo, proseguendo il cammino sul viale d'accesso, si apre, sempre sulla sinistra, il grande pratone dotato di laghetto artificiale popolato da numerose tartarughe esotiche. Il viale pedonale che solca il parco si fa più ripido, e dopo una serie di ampi tornanti si giunge ai piedi dell'omonima villa il cima alla collina. Nel Quattrocento, l'edificio era una casa da oste con podere che apparteneva a Lippaccio e Giovanni Brancacci. Eretta sulla collina delle Forbici, offriva una sosta con ristoro ai pellegrini che si recavano a San Domenico di Fiesole. Nel corso di circa due secoli la proprietà passò a vari, illustri casati, fino a quando, nel 1824, Agnese Pecci la vendette al conte milanese Giuseppe Archinto. Questi incaricò l'architetto Giuseppe Poggi di ristrutturare ed ampliare la proprietà: venne realizzata la Villa ottocentesca in stile neoclassico con scuderie, accessibili da via delle Forbici. Inoltre, con la collaborazione del giardiniere e botanico Attilio Pucci, il podere con gelsi e olivi, fu trasformato nell'attuale parco romantico. I lavori di movimenti di terra durarono fino al 1856, successivamente furono piantati gli alberi (tigli, olmi, ippocastani) creando -ad arte- scorci visivi verso la città e contrapponendo le masse boschive con le superfici a prato. Il Parco, in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari; internamente fu realizzata una strada carrozzabile - l'attuale viale pedonale - per avere un più facile accesso alla villa, in alternativa alla ripidissima via delle Forbici. Il parco è stato acquisito dallo Stato italiano nel 1967, poi dato in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio di Firenze ed infine assegnato, nel marzo del 2015, al Polo Museale della Toscana. Attualmente la villa risulta chiusa, attanagliata dalla vegetazione spontanea e in palese stato di abbandono, mentre il sottostante parco è sempre animato - specialmente in primavera - da cittadini in cerca di relax e frescura.
Federica AttorreFederica Attorre
Oh ditemi, ma soprattutto spiegatene la ragione al personale all'ingresso, perchè non sono ammessi i cani in un parco cittadino? perchè sporcano?? perchè fanno rumore?? perchè? "Impedire l’accesso ai cani nei parchi cittadini è legittimo? Una risposta può essere trovata nelle sentenze amministrative che, negli ultimi anni, hanno riguardato casi di altrettante ordinanze comunali, emanate dai sindaci per disporre il divieto di introdurre cani nei parchi cittadini. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, per esempio, nel 2016, ha annullato l’ordinanza di un comune che aveva stabilito il divieto assoluto e indiscriminato di accesso dei cani in tutte le aree verdi. L’ordinanza è stata dichiarata NULLA sulla base del fatto che, il provvedimento del DIVIETO ASSOLUTO È SPROPORZIONATO rispetto agli altri interessi tutelati ed eccessivamente limitativo della libertà di circolazione delle persone. Nelle motivazioni del giudice, si rimarcava il fatto che il problema delle deiezioni non raccolte, così come quello dei cani talvolta lasciati liberi o incustoditi, possono essere risolti aumentando i controlli da parte dell’Autorità preposta. Inoltre, i provvedimenti del sindaco possono avere solo un’efficacia temporale limitata, legata alla necessità di affrontare una situazione straordinaria di emergenza. La medesima posizione è stata assunta un anno dopo dal TAR Toscana, che ha osservato che la sola presenza di “escrementi canini in ambito urbano comunale” non può corrispondere all’esistenza effettiva di un’emergenza sanitaria o di igiene pubblica. Più di recente, il TAR Puglia (sentenza 16 marzo 2018) ha ribadito che lo scopo di mantenere il decoro urbano e l’igiene pubblica può essere ottenuto attivando i mezzi di prevenzione, vigilanza controllo e i poteri sanzionatori di cui dispone la Pubblica Amministrazione. Richiamando proprio le sentenze dei TAR, il giudice ha confermato che igiene, sanità e incolumità pubblica possono essere fatte rispettare mediante i divieti e le sanzioni già previsti dalla legislazione vigente, quali l'OBBLIGO DEL GUINZAGLIO E RACCOLTA DELLE DEIEZIONI senza ulteriore necessità di limitare a priori la libertà di movimento dei proprietari e dei detentori degli animali d’affezione. Conclusioni: SI all’obbligo di custodire i cani (con guinzaglio ed eventualmente museruola) e di rimuovere le deiezioni, nelle aree pubbliche; NO al divieto assoluto di introdurre cani nelle aree destinate a verde pubblico.
Gneska SanGneska San
splendido parco di Villa il Ventaglio,,all ingresso troviamo un bel prato alberato e una simpatica vasca con tartarughe e pesci..Si accede alla villa con un ampia strada asfaltata ,che sale con una gradevole pendenza, con tornanti fiancheggiati da alberi(noci ,badolari, ippocastani ecc,,) abitati da uccellini, scoiattoli.Via via che si sale si può vedere la città sottostante e le colline di Fiesole.purtroppo le siepi sono fatte crescere un Po fuori misura e nascondano gran parte del panorama,,ma così si ha quasi l impressione di essere fuori dalla città :),,, per me il parco di Villa il ventaglio è un posto magico.ideale per passeggiare o per godersi una bella lettura sdraiati nel prato e sulle numerose panchine in pietra,,,consigliatissimo!
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Alessio Martellotti

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Oh ditemi, ma soprattutto spiegatene la ragione al personale all'ingresso, perchè non sono ammessi i cani in un parco cittadino? perchè sporcano?? perchè fanno rumore?? perchè? "Impedire l’accesso ai cani nei parchi cittadini è legittimo? Una risposta può essere trovata nelle sentenze amministrative che, negli ultimi anni, hanno riguardato casi di altrettante ordinanze comunali, emanate dai sindaci per disporre il divieto di introdurre cani nei parchi cittadini. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, per esempio, nel 2016, ha annullato l’ordinanza di un comune che aveva stabilito il divieto assoluto e indiscriminato di accesso dei cani in tutte le aree verdi. L’ordinanza è stata dichiarata NULLA sulla base del fatto che, il provvedimento del DIVIETO ASSOLUTO È SPROPORZIONATO rispetto agli altri interessi tutelati ed eccessivamente limitativo della libertà di circolazione delle persone. Nelle motivazioni del giudice, si rimarcava il fatto che il problema delle deiezioni non raccolte, così come quello dei cani talvolta lasciati liberi o incustoditi, possono essere risolti aumentando i controlli da parte dell’Autorità preposta. Inoltre, i provvedimenti del sindaco possono avere solo un’efficacia temporale limitata, legata alla necessità di affrontare una situazione straordinaria di emergenza. La medesima posizione è stata assunta un anno dopo dal TAR Toscana, che ha osservato che la sola presenza di “escrementi canini in ambito urbano comunale” non può corrispondere all’esistenza effettiva di un’emergenza sanitaria o di igiene pubblica. Più di recente, il TAR Puglia (sentenza 16 marzo 2018) ha ribadito che lo scopo di mantenere il decoro urbano e l’igiene pubblica può essere ottenuto attivando i mezzi di prevenzione, vigilanza controllo e i poteri sanzionatori di cui dispone la Pubblica Amministrazione. Richiamando proprio le sentenze dei TAR, il giudice ha confermato che igiene, sanità e incolumità pubblica possono essere fatte rispettare mediante i divieti e le sanzioni già previsti dalla legislazione vigente, quali l'OBBLIGO DEL GUINZAGLIO E RACCOLTA DELLE DEIEZIONI senza ulteriore necessità di limitare a priori la libertà di movimento dei proprietari e dei detentori degli animali d’affezione. Conclusioni: SI all’obbligo di custodire i cani (con guinzaglio ed eventualmente museruola) e di rimuovere le deiezioni, nelle aree pubbliche; NO al divieto assoluto di introdurre cani nelle aree destinate a verde pubblico.
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