Si tratta di un magnifico palazzo privato, visitabile durante i Rolli days, ma non tutti.
il palazzo venne edificato alla fine del XVI secolo, probabilmente nel 1567. Fu Nicolò Lomellini, padre di Giacomo, Doge della Repubblica, a volerlo. L'edificio, inoltre, possedeva un grande giardino, oggi scomparso.
Nel 1797 Giuseppe Lomellini, lo cedette al marchese Giacomo Durazzo e, successivamente, passerà ai De Mari.
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu danneggiato in modo grave. Pertanto nel 1949 il nuovo proprietario, il potente e ricchissimo armatore Achille Lauro, affidò al grande architetto Robaldo Morozzo della Rocca, il restauro dell'edificio così come è oggi.
Per questo l'edificio è oggi conosciuto anche come "Palazzo Lauro".
L'armatore voleva che questo fosse il suo palazzo di rappresentanza nel più importante porto italiano. Quindi non bado' a spese.
Venne recuperata la facciata originale, su Piazza della Nunziata. Mentre il nuovo atrio ebbe una delicata copertura ad ombrello. Nella sua visione, il Lauro acquistò e fece smurare un antico affresco da uno dei palazzi Grimaldi, e lo fece riposizionare qui.
Non contento, nei nuovi affreschi che fece fare (nel 1952), si fece rappresentare come il Dio Nettuno. Il Dio in mezzo alle 4 Repubbliche marinare. Ma nel 1982, a seguito della sua morte, il palazzo rimase in stato di abbandono.
Poi, nel 2003, l'immobile diventerà proprietario di una società milanese. Che ne curerà un lungo e dettagliato lavoro di restauro e recupero. Oltre agli affreschi, ed alle facciate, vengono recuperati gli intarsi marmorei dei pavimenti e gli stucchi.
Vengono anche recuperati i simboli e le scritte fatte mettere lì da Achille Lauro. In particolare sulla facciata principale: La stella (simbolo della compagnia di navigazione) L'alloro (celebrazione del comandante) La scritta "Flotta Lauro" al centro dell'avancorpo, scritta che tuttora sovrasta il portone d'ingresso principale.
Infine, a Settembre 2020, è diventato un centro...
Read morePalazzo visitato in occasione dei Rolli. Fondato da Nicolò Lomellini nella seconda metà del '500. Dopo vari passaggi di proprietà nel secondo '900 viene acquistato dell'armatore Achille Lauro, che lo restaura dopo i pesanti bombardamenti. La facciata viene conservata, ma vengono modificati gli interni e le decorazioni. Meraviglioso è l'affresco nell'atrio che è stato smurato da un altro palazzo vicino e portato qui, poiché sembra concepito proprio per la volta. Molto ricchi i pavimenti in marmo policromo e gli scaloni laterali all'atrio, con gli sfarzosi corrimano anch'essi di marmo. Lo scalone si affaccia sulla cupola che copre la sottostante stanza che accoglieva la biglietteria e sopra di essa si apre un piccolo cortile rialzato, affrescato con scene che riproducono le 4 Repubbliche Marinare. Purtroppo non tutte le stanze sono visitabili, ma ne vale davvero la pena. Bravissima la ragazza che ci ha...
Read morePalazzo cinquecentesco inserito nel sistema dei Rolli. Gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale fu restaurato dall' armatore napoletano Achille Lauro che ne fece la sede genovese della sua compagnia di navigazione. Nella volta dell' atrio campeggia il settecentesco affresco di Matteo Campora "La Fama incoronata dal Tempo". L' affresco proviene dal palazzo Grimaldi Giovanni Battista di via San Luca (anch'esso danneggiato dai bombardamenti) e fu fatto rimontare qui da...
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