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Church of Saint Theresa — Attraction in Lecce

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Church of Saint Theresa
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P.za del Duomo, 5, 73100 Lecce LE, Italy
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P.za del Duomo, 73100 Lecce LE, Italy
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La Bella Lecce B&B
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Church of Saint Theresa
ItalyApuliaLecceChurch of Saint Theresa

Basic Info

Church of Saint Theresa

Via Giuseppe Libertini, 41, 73100 Lecce LE, Italy
4.4(50)
Open 24 hours
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Info

Cultural
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attractions: ArtWork Cooperativa Sociale, Museo Diocesano di Arte Sacra, Roman Theater, Campanile del Duomo, Convento Dei Teatini, Church of Saint Anne, Ex Conservatorio di Sant'Anna, Basilica del Rosario e di San Giovanni Battista, Roman Amphitheater, TONDADESIGN, restaurants: Antica Pucceria Giannone dal 1941, Mexal, Antica Corte, Re Mida, Boccon Divino Lecce, La Bocca Restaurant, Ristorante A Passo Duomo, L'angolo della Puccia, TAULA, Trattoria Storica San Carlino
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Antica Pucceria Giannone dal 1941

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Ciro MagliuloCiro Magliulo
La Chiesa di Santa Teresa a Lecce è una delle gemme nascoste della città, un luogo che trasmette tutta la forza della storia e della devozione che l’hanno resa ciò che è oggi, fondata nel 1620 insieme all’antico convento per volere dei Padri Carmelitani Scalzi grazie ai beni donati dal canonico Annibale Mercurio e al lascito di Giuseppe Paladini, la costruzione prese vita con entusiasmo già dal 1622 e fu portata a compimento nel 1630 sotto la guida di Giuseppe Zimbalo, architetto tra i più celebri del barocco leccese, ed è dedicata a Santa Teresa d’Avila, riformatrice dell’ordine carmelitano, l’edificio colpisce per la sua imponenza e per quella facciata incompiuta che la rende ancora più affascinante e unica, articolata in due ordini con colonne corinzie scanalate e decorazioni floreali che danno un effetto plastico straordinario, arricchita da nicchie che custodiscono le statue di San Giovanni Evangelista e di San Giovanni Battista e da un ampio portale sormontato dall’insegna dell’Arciconfraternita del Crocifisso, mentre nel secondo ordine incompiuto si apre una finestra che lascia immaginare come doveva essere il progetto originario, creando un contrasto che rende la facciata diversa da qualsiasi altra chiesa leccese, all’interno lo spazio a croce latina con unica navata e breve transetto sorprende per l’armonia e la luminosità che filtra dalle alte finestre, mettendo in risalto gli altari delle cappelle laterali e l’altare maggiore ottocentesco che sostituì quello seicentesco a tarsie e filigrane poi trasferito in Cattedrale, ovunque si trovano opere d’arte di pregio: tele raffiguranti l’Adorazione dei Magi, San Giovanni Battista, Sant’Antonio da Padova, l’Adorazione dei Pastori, Giuditta con il capo di Oloferne e persino una suggestiva Salomè con la testa del Battista, a completare la bellezza dell’insieme la statua di Sant’Oronzo in cartapesta realizzata dal maestro Achille De Lucrezi che accoglie i visitatori sulla controfacciata, la storia della chiesa si intreccia con quella del convento carmelitano annesso, che dopo la soppressione degli ordini religiosi fu trasformato prima in caserma e poi in scuola, e ancora oggi tutto il complesso parla di stratificazioni, cambiamenti e nuove destinazioni che ne hanno preservato il valore, particolare e quasi commovente il fatto che la facciata sia stata “tagliata” e non presenti più la sua parte originaria, dettaglio che però non ne diminuisce la bellezza, anzi le conferisce un fascino enigmatico e irripetibile, Santa Teresa è una tappa imprescindibile per chi visita Lecce, una chiesa che non lascia indifferenti perché custodisce arte, fede e memoria e regala un’esperienza intensa e autentica che consiglio caldamente a chiunque voglia scoprire la vera anima barocca della città.
Roxy VR30Roxy VR30
Costruita nel 1620 ed ultimata nel 1630, non è tra le mie preferite, considerando lo sfarzo del barocco leccese. Affianca il convento dei Carmelitani Scalzi. La facciata è incompiuta ed è palese solo guardandola, sembra mozzata. Si riesce però ad individuare un ordine superiore ed uno inferiore. L' ordine inferiore, è arricchito da colonne con capitello corinzio, festoni e cesellature. Le colonne presentano inoltre delle scanalature e ai lati vi sono delle nicchie che ospitano i santi Giovan Battista e Giovanni Evangelista. Lo stemma che si vede è quello dell' Arciconfraternita del Crocifisso. L'ordine superiore invece, è più scarno. Si possono osservare un finestrone con arco e balconata sottostante e più lateralmente colonne cilindriche prive di capitello. Internamente la pianta è a croce latina e la navata è unica con cappelle laterali. Santa Teresa si trova nell' altare di sinistra.
Le Huy SonLe Huy Son
La Chiesa di Santa Teresa est un splendide exemple du baroque léccais, visible dès l’extérieur grâce à sa façade élégante ornée de colonnes, pilastres et niches décoratives, ponctuées de statues et de détails sculptés. Les portails en pierre et les décorations en stuc reflètent le savoir-faire artistique du XVIIᵉ siècle, tandis que son emplacement dans une ruelle étroite du centre historique lui confère un charme intimiste. À l’intérieur, la nef unique est bordée de chapelles latérales richement décorées de stucs dorés et de fresques illustrant des scènes religieuses. Le chœur et l’autel principal sont magnifiquement ornés, avec des statues et des motifs floraux typiques du baroque méridional. Les couleurs claires rehaussées de dorures créent un jeu de lumière et d’ombre impressionnant.
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La Chiesa di Santa Teresa a Lecce è una delle gemme nascoste della città, un luogo che trasmette tutta la forza della storia e della devozione che l’hanno resa ciò che è oggi, fondata nel 1620 insieme all’antico convento per volere dei Padri Carmelitani Scalzi grazie ai beni donati dal canonico Annibale Mercurio e al lascito di Giuseppe Paladini, la costruzione prese vita con entusiasmo già dal 1622 e fu portata a compimento nel 1630 sotto la guida di Giuseppe Zimbalo, architetto tra i più celebri del barocco leccese, ed è dedicata a Santa Teresa d’Avila, riformatrice dell’ordine carmelitano, l’edificio colpisce per la sua imponenza e per quella facciata incompiuta che la rende ancora più affascinante e unica, articolata in due ordini con colonne corinzie scanalate e decorazioni floreali che danno un effetto plastico straordinario, arricchita da nicchie che custodiscono le statue di San Giovanni Evangelista e di San Giovanni Battista e da un ampio portale sormontato dall’insegna dell’Arciconfraternita del Crocifisso, mentre nel secondo ordine incompiuto si apre una finestra che lascia immaginare come doveva essere il progetto originario, creando un contrasto che rende la facciata diversa da qualsiasi altra chiesa leccese, all’interno lo spazio a croce latina con unica navata e breve transetto sorprende per l’armonia e la luminosità che filtra dalle alte finestre, mettendo in risalto gli altari delle cappelle laterali e l’altare maggiore ottocentesco che sostituì quello seicentesco a tarsie e filigrane poi trasferito in Cattedrale, ovunque si trovano opere d’arte di pregio: tele raffiguranti l’Adorazione dei Magi, San Giovanni Battista, Sant’Antonio da Padova, l’Adorazione dei Pastori, Giuditta con il capo di Oloferne e persino una suggestiva Salomè con la testa del Battista, a completare la bellezza dell’insieme la statua di Sant’Oronzo in cartapesta realizzata dal maestro Achille De Lucrezi che accoglie i visitatori sulla controfacciata, la storia della chiesa si intreccia con quella del convento carmelitano annesso, che dopo la soppressione degli ordini religiosi fu trasformato prima in caserma e poi in scuola, e ancora oggi tutto il complesso parla di stratificazioni, cambiamenti e nuove destinazioni che ne hanno preservato il valore, particolare e quasi commovente il fatto che la facciata sia stata “tagliata” e non presenti più la sua parte originaria, dettaglio che però non ne diminuisce la bellezza, anzi le conferisce un fascino enigmatico e irripetibile, Santa Teresa è una tappa imprescindibile per chi visita Lecce, una chiesa che non lascia indifferenti perché custodisce arte, fede e memoria e regala un’esperienza intensa e autentica che consiglio caldamente a chiunque voglia scoprire la vera anima barocca della città.
Ciro Magliulo

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Costruita nel 1620 ed ultimata nel 1630, non è tra le mie preferite, considerando lo sfarzo del barocco leccese. Affianca il convento dei Carmelitani Scalzi. La facciata è incompiuta ed è palese solo guardandola, sembra mozzata. Si riesce però ad individuare un ordine superiore ed uno inferiore. L' ordine inferiore, è arricchito da colonne con capitello corinzio, festoni e cesellature. Le colonne presentano inoltre delle scanalature e ai lati vi sono delle nicchie che ospitano i santi Giovan Battista e Giovanni Evangelista. Lo stemma che si vede è quello dell' Arciconfraternita del Crocifisso. L'ordine superiore invece, è più scarno. Si possono osservare un finestrone con arco e balconata sottostante e più lateralmente colonne cilindriche prive di capitello. Internamente la pianta è a croce latina e la navata è unica con cappelle laterali. Santa Teresa si trova nell' altare di sinistra.
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La Chiesa di Santa Teresa est un splendide exemple du baroque léccais, visible dès l’extérieur grâce à sa façade élégante ornée de colonnes, pilastres et niches décoratives, ponctuées de statues et de détails sculptés. Les portails en pierre et les décorations en stuc reflètent le savoir-faire artistique du XVIIᵉ siècle, tandis que son emplacement dans une ruelle étroite du centre historique lui confère un charme intimiste. À l’intérieur, la nef unique est bordée de chapelles latérales richement décorées de stucs dorés et de fresques illustrant des scènes religieuses. Le chœur et l’autel principal sont magnifiquement ornés, avec des statues et des motifs floraux typiques du baroque méridional. Les couleurs claires rehaussées de dorures créent un jeu de lumière et d’ombre impressionnant.
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La Chiesa di Santa Teresa a Lecce è una delle gemme nascoste della città, un luogo che trasmette tutta la forza della storia e della devozione che l’hanno resa ciò che è oggi, fondata nel 1620 insieme all’antico convento per volere dei Padri Carmelitani Scalzi grazie ai beni donati dal canonico Annibale Mercurio e al lascito di Giuseppe Paladini, la costruzione prese vita con entusiasmo già dal 1622 e fu portata a compimento nel 1630 sotto la guida di Giuseppe Zimbalo, architetto tra i più celebri del barocco leccese, ed è dedicata a Santa Teresa d’Avila, riformatrice dell’ordine carmelitano, l’edificio colpisce per la sua imponenza e per quella facciata incompiuta che la rende ancora più affascinante e unica, articolata in due ordini con colonne corinzie scanalate e decorazioni floreali che danno un effetto plastico straordinario, arricchita da nicchie che custodiscono le statue di San Giovanni Evangelista e di San Giovanni Battista e da un ampio portale sormontato dall’insegna dell’Arciconfraternita del Crocifisso, mentre nel secondo ordine incompiuto si apre una finestra che lascia immaginare come doveva essere il progetto originario, creando un contrasto che rende la facciata diversa da qualsiasi altra chiesa leccese, all’interno lo spazio a croce latina con unica navata e breve transetto sorprende per l’armonia e la luminosità che filtra dalle alte finestre, mettendo in risalto gli altari delle cappelle laterali e l’altare maggiore ottocentesco che sostituì quello seicentesco a tarsie e filigrane poi trasferito in Cattedrale, ovunque si trovano opere d’arte di pregio: tele raffiguranti l’Adorazione dei Magi, San Giovanni Battista, Sant’Antonio da Padova, l’Adorazione dei Pastori, Giuditta con il capo di Oloferne e persino una suggestiva Salomè con la testa del Battista, a completare la bellezza dell’insieme la statua di Sant’Oronzo in cartapesta realizzata dal maestro Achille De Lucrezi che accoglie i visitatori sulla controfacciata, la storia della chiesa si intreccia con quella del convento carmelitano annesso, che dopo la soppressione degli ordini religiosi fu trasformato prima in caserma e poi in scuola, e ancora oggi tutto il complesso parla di stratificazioni, cambiamenti e nuove destinazioni che ne hanno preservato il valore, particolare e quasi commovente il fatto che la facciata sia stata “tagliata” e non presenti più la sua parte originaria, dettaglio che però non ne diminuisce la bellezza, anzi le conferisce un fascino enigmatico e irripetibile, Santa Teresa è una tappa imprescindibile per chi visita Lecce, una chiesa che non lascia indifferenti perché custodisce arte, fede e memoria e regala un’esperienza intensa e autentica che consiglio caldamente a chiunque voglia scoprire la vera anima barocca...

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Osservando la facciata di Santa Teresa. inizialmente, si rimane spiazzati: poi, conoscendo la sua storia si capisce il motivo di tale inquietudine

I lavori di costruzione della chiesa, infatti, cominciarono sotto la direzione di Cesare Penna intorno al 1620, sull'area occupata da due antiche cappelle dedicate a san Nicola e a santa Venera, e vennero conclusi da Giuseppe Zimbalo, dopo quasi venti anni. Terminati, però, è una parola grossa: la facciata è incompiuta, manca il fastigio, la parte alta, mai realizzata, a causa delle lotte che si scatenarono tra i diversi ordini locali religiosi, invidiosi nei confronti dei carmelitani scalzi

Dopo la soppressione dell'ordine avvenuta nel 1807, il convento divenne sede della caserma dei Carabinieri (1831) e successivamente di una scuola. La chiesa venne invece trasformata in deposito di tabacco. Nel 1831 vi si stabilì l'arciconfraternita del SS. Crocifisso e del Gonfalone che provvide a restaurarla.

La facciata, nonostante il fatto che sia incompiuta, mostra un'esuberana decorativa, accentuata dalle otto colonne scanalate con capitelli corinzi e ricchi trofei laterali. Le nicchie laterali sono occupate dalle statue di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista

L’interno è ad una sola navata, a croce latina e conta sette altari. Tra le tele, accanto a quella dello Strafella, ve ne era anche una del Ribera, detto lo Spagnoletto, oggi custodita presso la sede vescovile. Nella chiesa si conserva la grandissima statua di Sant’Oronzo in cartapesta del 1869, opera...

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In realtà non si conosce la data della sua costruzione. Qualche testo e perfino il cartello descrittivo all'ingresso della chiesa fissa l’inizio della costruzione nel 1622 per opera di Cesare Penna e la fine nel 1630 per opera di Giuseppe Zimbalo: se consideriamo che il Penna è nato nel 1607 e lo Zimbalo nel 1620 dobbiamo spostare le date in avanti di almeno vent’anni. Lo Zimbalo ha firmato il terzo altare a sinistra e di questo possiamo essere certi. Un altro punto controverso è il motivo per il quale il fastigio non è stato completato: qualcuno dice per le continue lotte fra ordini religiosi, mentre un’altra teoria sostiene che poiché all’epoca le chiese dovevano pagare un tributo quando la facciata fosse terminata … La chiesa è a croce latina con altari ricchi d'intagli, pilastri scanalati e le tele l’Immacolata (sec.XVII), Giuditta con la testa di Oloferne (sec. XVII), S.Francesco Saverio che predica agli infedeli e la Vergine col Bambino. Sul portale d’ingresso, all'interno, è presente una gigantesca statua in cartapesta di sant'Oronzo, opera realizzata nel 1869, la più grande opera in cartapesta...

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