La Chiesa di Sant’Anna è una piccola gemma del barocco leccese, elegante e armoniosa, attribuita al grande architetto Giuseppe Zimbalo. La sua forma attuale risale al 1704 e, nonostante la facciata possa sembrare sobria rispetto ad altre chiese più fastose della città, racchiude una grazia raffinata: il portale, la finestra centrale e le nicchie dei santi si integrano in un disegno perfettamente equilibrato, culminante in un timpano che dona slancio all’intero prospetto. All’interno, la sorpresa è immediata: una sola navata che custodisce tesori di grande pregio. L’altare maggiore colpisce per le colonne tortili sormontate dagli stemmi delle famiglie nobili che contribuirono alla sua realizzazione, mentre il soffitto ligneo dorato, con motivi geometrici, illumina l’ambiente con un tocco di splendore antico. Le quattro cappelle laterali custodiscono altari barocchi e tele del Seicento che rendono la visita ancora più affascinante, un vero viaggio attraverso la storia dell’arte sacra. A rendere questo luogo ancora più particolare è l’attiguo convento, voluto nel 1682 da Teresa Paladini in memoria del marito Bernardino Verardi, destinato ad accogliere nobildonne “mal maritate”. Un dettaglio che racconta non solo la devozione, ma anche le vicende sociali e umane dell’epoca. Il restauro del 1764, ad opera di Emanuele Manieri, ha poi armonizzato la facciata con il vicino Palazzo De Simone, con le sue raffinate ringhiere a “petto d’oca” che completano uno scorcio davvero suggestivo della città. Visitare la Chiesa di Sant’Anna significa compiere un piccolo viaggio nel tempo, tra spiritualità, arte e storia locale. Un luogo raccolto ma ricco di fascino, che consiglio assolutamente a chiunque voglia scoprire la Lecce...
Read moreAmazing, amazing. Beatrice and her staff were extremely welcoming, friendly and went out of their way for our family. Great location in the old town and the rooms and common area were beautifully restored. Make sure to read a book on the deck. Thank...
Read moreEsta iglesia se empezó a construir en 1680 con una estructura clásica y una fachada muy parecida a la de la Catedral, por lo que se puede creer que fue construida también por Giuseppe Zimbalo. En el nivel inferior de la fachada hay dos nichos que ocupan dos esculturas de San Pedro y San Pablo. En el nivel superior, sobre la cornisa, hay un busto de Santa Ana con dos ángeles a su lado; y sobre esto una ventana con tres pináculos. A los lados, las esculturas de San Juan y San Andrés. Cierra la fachada un bonito tímpano. Hay una segunda entrada a mano derecha, junto al Conservatorio, con todos los elementos que reflejaban la ideología de la Contrarreforma, presentes también en la Iglesia de Santa Irene y en la...
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