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Musei Civici Eremitani — Attraction in Padua

Name
Musei Civici Eremitani
Description
The Musei Civici di Padova or degli Eremitani is a complex of museums and historic sites, centered on the former convent of the Eremitani, and its famous Cappella degli Scrovegni with its Giotto fresco masterpieces.
Nearby attractions
Scrovegni Chapel
Piazza Eremitani, 8, 35121 Padova PD, Italy
Chiesa degli Eremitani
Piazza Eremitani, 9, 35129 Padova PD, Italy
Palazzo Zuckermann - Museo di arti applicate e decorative e Museo Bottacin
Corso Giuseppe Garibaldi, 33, 35122 Padova PD, Italy
Arena Romana di Padova
Piazza Eremitani, 8, 35121 Padova PD, Italy
Cultural Center Altinate San Gaetano
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Porta Altinate
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Corso Giuseppe Garibaldi, 13, 35137 Padova PD, Italy
Baessato Padova
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La Risorta Osteria del Re Fosco
Via Carlo Cassan, 5, 35100 Padova PD, Italy
Attimi
Via Martiri della Libertà, 7, 35137 Padova PD, Italy
da Pino Padova
Via Cavour, 20, 35122 Padova PD, Italy
Hamerica's via Gozzi (PD)
Via Gaspare Gozzi, 2, 35131 Padova PD, Italy
La Mafaldina Pizzeria CENTRO STORICO
Via Pietro Fortunato Calvi, 20, 35121 Padova PD, Italy
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Musei Civici Eremitani things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Musei Civici Eremitani
ItalyVenetoPaduaMusei Civici Eremitani

Basic Info

Musei Civici Eremitani

Piazza Eremitani, 8, 35121 Padova PD, Italy
4.5(1.1K)
Open 24 hours
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spot

Ratings & Description

Info

The Musei Civici di Padova or degli Eremitani is a complex of museums and historic sites, centered on the former convent of the Eremitani, and its famous Cappella degli Scrovegni with its Giotto fresco masterpieces.

Cultural
Family friendly
Accessibility
attractions: Scrovegni Chapel, Chiesa degli Eremitani, Palazzo Zuckermann - Museo di arti applicate e decorative e Museo Bottacin, Arena Romana di Padova, Cultural Center Altinate San Gaetano, Porta Altinate, Piazza della frutta, Museum of Zoology, Palazzo Bo, Palazzo Zabarella, restaurants: Ca' Pelletti Padova, L’Antica Pizzeria Da Michele Padova, Ristorante Pizzeria agli Eremitani, Pinsa Pizzeria, Baessato Padova, La Risorta Osteria del Re Fosco, Attimi, da Pino Padova, Hamerica's via Gozzi (PD), La Mafaldina Pizzeria CENTRO STORICO
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Scrovegni Chapel

Chiesa degli Eremitani

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Arena Romana di Padova

Cultural Center Altinate San Gaetano

Porta Altinate

Piazza della frutta

Museum of Zoology

Palazzo Bo

Palazzo Zabarella

Scrovegni Chapel

Scrovegni Chapel

4.8

(7.2K)

Open 24 hours
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Chiesa degli Eremitani

Chiesa degli Eremitani

4.6

(663)

Open 24 hours
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Palazzo Zuckermann - Museo di arti applicate e decorative e Museo Bottacin

Palazzo Zuckermann - Museo di arti applicate e decorative e Museo Bottacin

4.4

(383)

Open until 7:00 PM
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Arena Romana di Padova

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4.3

(86)

Open 24 hours
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La Mafaldina Pizzeria CENTRO STORICO

Ca' Pelletti Padova

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4.0

(1.1K)

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L’Antica Pizzeria Da Michele Padova

L’Antica Pizzeria Da Michele Padova

4.3

(792)

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Ristorante Pizzeria agli Eremitani

Ristorante Pizzeria agli Eremitani

4.1

(1.1K)

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Pinsa Pizzeria

Pinsa Pizzeria

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(560)

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Reviews of Musei Civici Eremitani

4.5
(1,091)
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1.0
4y

I bought 4 tickets for 4 teenagers, of which 2 spoke Italian and 2 spoke English. I had to let them visit the Chapel and the museum alone because there weren't anymore tickets available for the adults. Anyway, we arrived there 15 minutes before the entrance, but the cashier desk was completely empty, I had to wait for a cashier to come in and print the tickets. After that, we moved to another queue where there were two women that were supposed to explain where to go and what do to next. Instead of explaining in Italian AND English at the same time (as one of them would explain things to English speakers), she explained just in Italian and I had to translate in English for the rest of the kids. This resulted in them being late for the visit at the chapel, and they let 4 kids wait outside in the line, promising them they would let them in at the next entrance, but the reality was that they had to wait 45 minutes outside because we were late and it wasn't even our fault, but their organizational fault!! It was really disturbing. When they entered they weren't even allowed to use the guided visit as the other visitors, just because they were late. After the chapel, they visited the museum which they said was very nice but lacked of any explanation in English. Everything was in Italian. It was very delusional and felt embarrassed for what they had...

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5.0
42w

L'amore e la passione furono la principale spinta che permise all'abate Furlanetto di costruire e sistemare la sua collezione di iscrizioni epigrafiche greche e latine, nella prima metà del XIX secolo, all'interno del palazzo della ragione in Padova, per metterle a disposizione della collettività. Certo, non si può chiedere lo stesso amore al visitatore, la cui spinta principale che lo muove ad interessarsi di cose artistiche e archeologiche è la curiosità, che consiste nell'osservare per la prima volta ciò che non si conosce o di riammirare con maggiore profondità ciò che si è già conosciuto e forse dimenticato. Resta, però, ugualmente, per ambedue le categorie di persone, un anelito insopprimibile di comprendere le ragioni che hanno portato un artista a fare, di un materiale, un'opera d'arte o di capire perché una lapide, con una iscrizione in lingua antica, conservi dopo secoli intatto il suo fascino. Ora, la collezione del Furlanetto la si può ammirare, nella nuova forma di museo archelogico, con l'aggiunta di nuovi allestimenti e sezioni, al piano terra del museo civico degli eremitani, dove, con un unico biglietto, è possibile ammirare anche la cappella giottesca ed al primo piano una pinacoteca colma, come uno scrigno, di capolavori pittorici e di sculture, che spaziano dal trecento all'ottocento. Per la pinacoteca, il lascito del conte Emo Capodilista, costituisce un dono inestimabile, poiché consente a chiunque di ammirare più di cinquecento dipinti di sommi artisti cinquecenteschi, quali Bellini, Tiziano, Paris Bordon, Giorgione, Mantegna, ed altri come Boccaccino, Previtali, Luca Giordano, Solimena, Romanino, Tintoretto, Veronese, Voet, Lanfranco, il crocifisso di Giotto, la Salomè di Strozzi ed i bellissimi ritratti di Ginevra Centofoli che, altrimenti, sarebbero stati egoisticamente ammirati da una sola persona o da una sola famiglia. Da guardare ed ammirare con grande interesse è inoltre la sezione dei bronzetti, dove valentissimi artigiani si trasformano in eccelsi artisti e viceversa senza soluzione...

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5.0
24w

I Musei Civici agli Eremitani sono uno di quei luoghi in cui storia, arte e memoria si intrecciano con una naturalezza che conquista. Entrare nel complesso, ospitato nei chiostri silenziosi dell’antico convento dei frati Eremitani, è un po’ come attraversare i secoli: si parte dalla Preistoria, si passa per il mondo romano, si arriva al cuore della pittura italiana dal Medioevo all’Ottocento.

Il Museo Archeologico colpisce subito per la ricchezza e la varietà dei reperti, dalle civiltà paleovenete fino all’epoca romana. Un tocco davvero speciale è la sezione egizia, legata all’avventurosa figura dell’esploratore padovano Giovan Battista Belzoni. Grazie a una postazione multimediale ben curata, si può scoprire la sua storia in modo coinvolgente, anche per chi non è esperto.

Il Museo di Arte Medioevale e Moderna è una vera sorpresa. Nella pinacoteca trovi opere che parlano da sole, come il Crocifisso di Giotto – un’emozione vederlo da vicino – e le tavole trecentesche di Guariento, piene di luce dorata. Poi il Cinquecento, con Veronese e Tintoretto, e il Settecento con le raffinate tele di Tiepolo. C’è anche una sala multimediale dedicata agli affreschi della Cappella degli Scrovegni che prepara il visitatore con cura, aiutandolo a cogliere dettagli e significati che altrimenti si rischia di perdere.

Il personale è gentile e disponibile, e l’ambiente è ben organizzato, accessibile anche alle persone con disabilità ♿. È uno di quei musei in cui puoi tornare più volte e scoprire sempre qualcosa di nuovo, tra una collezione archeologica e un dipinto che ti guarda da secoli.

Consiglio di acquistare il biglietto combinato con la Cappella degli Scrovegni: l’esperienza è completa solo così. Se siete a Padova, non perdetevelo. È un piccolo viaggio nel tempo, senza bisogno di...

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Michele SoldovieriMichele Soldovieri
L'amore e la passione furono la principale spinta che permise all'abate Furlanetto di costruire e sistemare la sua collezione di iscrizioni epigrafiche greche e latine, nella prima metà del XIX secolo, all'interno del palazzo della ragione in Padova, per metterle a disposizione della collettività. Certo, non si può chiedere lo stesso amore al visitatore, la cui spinta principale che lo muove ad interessarsi di cose artistiche e archeologiche è la curiosità, che consiste nell'osservare per la prima volta ciò che non si conosce o di riammirare con maggiore profondità ciò che si è già conosciuto e forse dimenticato. Resta, però, ugualmente, per ambedue le categorie di persone, un anelito insopprimibile di comprendere le ragioni che hanno portato un artista a fare, di un materiale, un'opera d'arte o di capire perché una lapide, con una iscrizione in lingua antica, conservi dopo secoli intatto il suo fascino. Ora, la collezione del Furlanetto la si può ammirare, nella nuova forma di museo archelogico, con l'aggiunta di nuovi allestimenti e sezioni, al piano terra del museo civico degli eremitani, dove, con un unico biglietto, è possibile ammirare anche la cappella giottesca ed al primo piano una pinacoteca colma, come uno scrigno, di capolavori pittorici e di sculture, che spaziano dal trecento all'ottocento. Per la pinacoteca, il lascito del conte Emo Capodilista, costituisce un dono inestimabile, poiché consente a chiunque di ammirare più di cinquecento dipinti di sommi artisti cinquecenteschi, quali Bellini, Tiziano, Paris Bordon, Giorgione, Mantegna, ed altri come Boccaccino, Previtali, Luca Giordano, Solimena, Romanino, Tintoretto, Veronese, Voet, Lanfranco, il crocifisso di Giotto, la Salomè di Strozzi ed i bellissimi ritratti di Ginevra Centofoli che, altrimenti, sarebbero stati egoisticamente ammirati da una sola persona o da una sola famiglia. Da guardare ed ammirare con grande interesse è inoltre la sezione dei bronzetti, dove valentissimi artigiani si trasformano in eccelsi artisti e viceversa senza soluzione di continuità.
Ivano StipaIvano Stipa
I Musei Civici agli Eremitani sono uno di quei luoghi in cui storia, arte e memoria si intrecciano con una naturalezza che conquista. Entrare nel complesso, ospitato nei chiostri silenziosi dell’antico convento dei frati Eremitani, è un po’ come attraversare i secoli: si parte dalla Preistoria, si passa per il mondo romano, si arriva al cuore della pittura italiana dal Medioevo all’Ottocento. Il Museo Archeologico colpisce subito per la ricchezza e la varietà dei reperti, dalle civiltà paleovenete fino all’epoca romana. Un tocco davvero speciale è la sezione egizia, legata all’avventurosa figura dell’esploratore padovano Giovan Battista Belzoni. Grazie a una postazione multimediale ben curata, si può scoprire la sua storia in modo coinvolgente, anche per chi non è esperto. Il Museo di Arte Medioevale e Moderna è una vera sorpresa. Nella pinacoteca trovi opere che parlano da sole, come il Crocifisso di Giotto – un’emozione vederlo da vicino – e le tavole trecentesche di Guariento, piene di luce dorata. Poi il Cinquecento, con Veronese e Tintoretto, e il Settecento con le raffinate tele di Tiepolo. C’è anche una sala multimediale dedicata agli affreschi della Cappella degli Scrovegni che prepara il visitatore con cura, aiutandolo a cogliere dettagli e significati che altrimenti si rischia di perdere. Il personale è gentile e disponibile, e l’ambiente è ben organizzato, accessibile anche alle persone con disabilità ♿. È uno di quei musei in cui puoi tornare più volte e scoprire sempre qualcosa di nuovo, tra una collezione archeologica e un dipinto che ti guarda da secoli. Consiglio di acquistare il biglietto combinato con la Cappella degli Scrovegni: l’esperienza è completa solo così. Se siete a Padova, non perdetevelo. È un piccolo viaggio nel tempo, senza bisogno di andare lontano.
Danilo SemeraroDanilo Semeraro
Il costo del museo comprende anche la visita presso palazzo Zuckermann o a richiesta, con l'aggiunta di 5 euro la cappella degli Scrovegni. Consiglio la prenotazione se si necessita di visitare la cappella degli Scrovegni nei giorni immediatamente vicini, altrimenti può essere prenotato direttamente al bookoffice. Il museo è disposto su due piani, al piano terra l'area archeologica mentre al primo piano la pinacoteca. L'area archeologica conserva numerosi reperti di epoca etrusca, romana, greca e persino egizia. Vi sono due stanze nelle quali è stato possibile applicare delle pavimentazione in mosaico, e la parti mancanti sono ricostruite con delle luci. L'area della pinacoteca invece comprende un vasto numero di dipinti e pale di pregevole fattura di alcuni pittori da pre rinascimento al '700 principalmente veneti. Il principale pezzo della mostra è un crocifisso di Giotto. Mentre di Tiziano, Giorgione, Bellini e Veronese solo poche opere. Al termine della mostra è possibile ammirare alcuni Canova tra cui la Maddalena penitente, una copia simile a quella di Genova dei musei di via Grande. Vi è l'area bar/ristoro ed è presente l'ascensore. La durata è di circa un'ora e mezza massimo 2 ore. Dall'altro lato della strada, al termine o prima, sarà possibile visitare il museo delle arti applicate di palazzo Zuckermann compreso nel biglietto, che solitamente potrebbe ospitare delle mostre temporanee.
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I Musei Civici agli Eremitani sono uno di quei luoghi in cui storia, arte e memoria si intrecciano con una naturalezza che conquista. Entrare nel complesso, ospitato nei chiostri silenziosi dell’antico convento dei frati Eremitani, è un po’ come attraversare i secoli: si parte dalla Preistoria, si passa per il mondo romano, si arriva al cuore della pittura italiana dal Medioevo all’Ottocento. Il Museo Archeologico colpisce subito per la ricchezza e la varietà dei reperti, dalle civiltà paleovenete fino all’epoca romana. Un tocco davvero speciale è la sezione egizia, legata all’avventurosa figura dell’esploratore padovano Giovan Battista Belzoni. Grazie a una postazione multimediale ben curata, si può scoprire la sua storia in modo coinvolgente, anche per chi non è esperto. Il Museo di Arte Medioevale e Moderna è una vera sorpresa. Nella pinacoteca trovi opere che parlano da sole, come il Crocifisso di Giotto – un’emozione vederlo da vicino – e le tavole trecentesche di Guariento, piene di luce dorata. Poi il Cinquecento, con Veronese e Tintoretto, e il Settecento con le raffinate tele di Tiepolo. C’è anche una sala multimediale dedicata agli affreschi della Cappella degli Scrovegni che prepara il visitatore con cura, aiutandolo a cogliere dettagli e significati che altrimenti si rischia di perdere. Il personale è gentile e disponibile, e l’ambiente è ben organizzato, accessibile anche alle persone con disabilità ♿. È uno di quei musei in cui puoi tornare più volte e scoprire sempre qualcosa di nuovo, tra una collezione archeologica e un dipinto che ti guarda da secoli. Consiglio di acquistare il biglietto combinato con la Cappella degli Scrovegni: l’esperienza è completa solo così. Se siete a Padova, non perdetevelo. È un piccolo viaggio nel tempo, senza bisogno di andare lontano.
Ivano Stipa

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Il costo del museo comprende anche la visita presso palazzo Zuckermann o a richiesta, con l'aggiunta di 5 euro la cappella degli Scrovegni. Consiglio la prenotazione se si necessita di visitare la cappella degli Scrovegni nei giorni immediatamente vicini, altrimenti può essere prenotato direttamente al bookoffice. Il museo è disposto su due piani, al piano terra l'area archeologica mentre al primo piano la pinacoteca. L'area archeologica conserva numerosi reperti di epoca etrusca, romana, greca e persino egizia. Vi sono due stanze nelle quali è stato possibile applicare delle pavimentazione in mosaico, e la parti mancanti sono ricostruite con delle luci. L'area della pinacoteca invece comprende un vasto numero di dipinti e pale di pregevole fattura di alcuni pittori da pre rinascimento al '700 principalmente veneti. Il principale pezzo della mostra è un crocifisso di Giotto. Mentre di Tiziano, Giorgione, Bellini e Veronese solo poche opere. Al termine della mostra è possibile ammirare alcuni Canova tra cui la Maddalena penitente, una copia simile a quella di Genova dei musei di via Grande. Vi è l'area bar/ristoro ed è presente l'ascensore. La durata è di circa un'ora e mezza massimo 2 ore. Dall'altro lato della strada, al termine o prima, sarà possibile visitare il museo delle arti applicate di palazzo Zuckermann compreso nel biglietto, che solitamente potrebbe ospitare delle mostre temporanee.
Danilo Semeraro

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