Fosse anche solo per la facciata questo luogo meriterebbe la lode. Alzi la mano chi passando di qui non si sia chiesto cosa fosse stato (e cosa sia oggi) quel bizzarro edificio antico - eh si, perché si vede che è una cosa che ha qualche secolo - con una forma che è più unica che rara e quello strano indice che punta in alto sulla cima. Se siete in zona circo massimo non potete non notarlo anche perché domina tutto il lato di Via dei Cerchi prima dei locali e dell'inizio della movida di zona, proprio alle pendici del Palatino e poco distante dai luoghi del lupercale e delle capanne di Romolo. Si tratta di un ex convento dei padri Olivetani, eretto intorno alla fine del 1600 sui resti degli orti Farnesiani del quale costituiva un casale e si caratterizza per questa facciata concava che richiama un fondale teatrale, una sorta di sipario, con tanti occhielli al posto della merlatura, finestre di foggia differente sul fronte, i gigli dei farnese a fare da decoro e lei, la cosiddetta "Mano di Cicerone" che è un calco di quella che è sempre stata ritenuta la mano di una statua del sommo poeta. Dietro questa bellissima facciata in realtà c'è un cortile che raccorda gli edifici dell'ex convento e all'interno di questi, nel 2019 - ma è stato aperto solo ufficialmente nel 2022 - è stato creato un angolo di storia e di curiosità ad opera del noto chef veneto Boscolo che come un moderno mecenate ha voluto trovare una collocazione per la sua pregiata collezione di strumenti di cucina degli ultimi 500 anni e per l'altrettanto pregiata collezione di libri (oltre 3000) sempre sulle tematiche legate alla cucina, che occupa tutto il piano superiore dello stabile. Entrando verrete invece proiettati nel bookshop dove è possibile acquistare a pochi euro libri usati sul tema e ammirare le vetrine con gli attrezzi antichi e meno - bellissima la parte di modernariato - legati al mondo del cucinare, il tutto corredato da busti, statue, lampadari e arredi di gran gusto e uno spazio espositivo degno di nota che ospita spesso iniziative e mercatini molto apprezzati dal grande pubblico. In genere aperto nei pomeriggi del weekend è comunque possibile accedere su appuntamento (necessario per consultare alcuni dei testi più pregiati) ma è comunque una bellissima esperienza di visita per un luogo magico di suo (quella facciata sembra sorridere, fateci caso), ricco di storia e perfettamente conservato e valorizzato. Se passate da queste parti consiglio di non perdere l'occasione di visitare questo posto. Il cortile interno è il top dei top, è l'affaccio della passeggiata sulle pendici del Palatino e poterci stare dentro ha un che di soprannaturale. Utili info? Allora lasciate un like alla recensione e guardate le altre...
Read moreThe museum has a beautiful collection of historic kitchen utensils and cooking books. It relies a lot on text but it has some amazing facts and analysis on italian cuisine (including the fact that present day italian cuisine holds still a bit of fascist/nationalist influence from the Mussolini era). Museography is not the best, which is understandable given it is a free museum that only asks for a voluntary donation on entrnace. A hidden jewel of a museum that will also give you a breather from all the sculptures and ancient buildings...
Read moreSharing this purely for information: I couldn’t find opening hours online…am writing this review because they are only open on Saturday and Sunday according to the kind worker who answered us when we rang the bell. We were able to peek at the first floor, which looked beautiful and full of...
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