Esperienza divisiva: ovviamente il posto non può che essere lodato per la bellezza della location e dei suoi fiori ma la visita potrebbe lasciarvi con un po' di amaro in bocca se ci andate nel weekend (per la folla che troverete) e se il maltempo ha rovinato i fiori (quindi troverete tutto sfiorito, appassito, non profumato). Il sito è diviso in due parti e la parte aperta al pubblico generalmente è quella di sinistra, venendo dal circo Massimo (ma se vorrete provare a trovare parcheggio consiglio di andare oltre e cercare posto verso l'Aventino ed entrare dall'ingresso di sopra). Ha una storia millenaria e questa area era dedicata ai fiori fin dall'antichità (i floralia si svolgevano al Circo Massimo in onore della dea Flora già tre secoli prima di Cristo). In questa zona (Circo Massimo compreso) era pieno di orti e vigne, anche fortificati come testimonia la torre ancora esistente a poca distanza e qui a metà del 1600 venne istituito un piccolo cimitero ebraico, in terreni di proprietà di questa comunità. Quando poi 300 anni dopo venne creata una sezione apposita al Verano gli ebrei permisero che qui venisse destinata l'area a Parco e siccome poco lontano c'era già un roseto si pensò di spostare qui quello di Colle Oppio (con il relativo premio Roma), rendendo omaggio alla comunità ebraica attraverso una stele commemorativa all'ingresso ma soprattutto disegnando i vialetti della parte dedicata alla collezione di rose a forma di Candelabro ebraico (sapendolo potrete verificarlo dall'ingresso ma soprattutto dalla parte superiore). Si può camminare sull'erba ma non sdraiarsi, si possono annusare i fiori ma non reciderli, si possono portare i cani ma solo al guinzaglio e sui viali, non sull'erba. Alcune rose sono stupende, altre ordinarie nonostante la loro rarità ma il risultato della visita dipende molto dalla fase di fioritura e dalla clemenza della meteorologia nei giorni precedenti. A mio avviso la rosa più bella è la quella azzurra detta Pacific Dream (cercatela e mi saprete dire). Ci sono anche bagni e acqua potabile, area quindi vivibile ma spesso molto affollata (troppo affollata, mettetelo in conto). Vi sono stato utile? Lasciate un like alla recensione e leggete le altre che ho...
Read moreThe municipal Rose Garden of Rome, unique in the world for its spectacular position, lies on the slopes of the Aventine, in front of the remains of the Palatine, just above the Circus Maximus. Small in size, it offers a magnificent view that ranges from the Palatine Hill, to the bell tower of S. Maria in Cosmedin, to the dome of the Synagogue, to the Vittoriano, up to the observatory of Monte Mario. Since the 3rd century. BC the place where the rose garden stands was dedicated to flowers. Tacitus, in the Annales, speaks of a temple dedicated to the goddess Flora, whose celebrations, "floralia", took place in spring in the...
Read moreSituated on the slopes of the Aventine Hill in Rome, offering panoramic views of the city's landmarks like the Circus Maximus, Palatine Hill, and the Vittoriano. The site has historical significance, having been dedicated to flowers since the 3rd century BC with a temple to the goddess Flora. It later served as a Jewish cemetery before being designated as a park and ultimately becoming the municipal rose garden in 1950. The garden is divided into two sections: a smaller area for the cultivation of roses for the annual Premio Roma competition and a larger upper section showcasing a diverse range of...
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