Villa Torlonia in Mussolini's Shadow
It is well known that during World War II Italy was one of the Axis countries. together with Germany and Japan fight with the Allies Under the leadership of the dictator, Field Marshal Benito Mussolini (1883 - 1945), today would like to take everyone to visit one of the important historical sites both before and after behind Unification of the Italian nation-state (Unification of Italy / 'Risorgimento') and the period before-during World War II in the Villa Torlonia area, a large villa northeast from the center of Rome.
Villa Torlonia was the grand villa of the Torlonia family, one of Rome's wealthiest families. in supervising and financial planning for the Vatican An active figure of the Torlonia family was Marino Torlonia (1725-1785), originally from the Auvergne region in southern France. Father of Giovanni Torlonia (1754-1829), owner of Villa Torlonia.
villa location Located along Nomentana Avenue, Rome's main road where the Thai Embassy in Rome is also located. in the area plan The principal building of the villa is the Casino Nobile (Casino can be translated as "The Casino Nobile"). a recreational villa), theatre (1873), the Casino delle Civette, the eclectic style mansion (1925), Serra Moresca, a Moorish-style conservatory (1840) and a garden decorated with obelisks. Egyptian style
After Mussolini began to come to power And was the Prime Minister of Italy in 1925 came to stay at this villa. He commissioned the construction of a network of concrete bunkers nine meters underground beneath the Casino Nobile site to provide shelter from Allied air raids. which during the time Mussolini lived This villa accommodates important political events. whether it is a meeting between government leaders Welcoming visitors Other recreational activities like playing tennis, fencing, or even your daughter's wedding. This area supports the history of the Italian elite during Mussolini's rule.
Currently, Villa Torlonia has been turned into a green space. city park Most of the buildings are turned into museums. and the damage during the war has been restored. Inside the museum area, there is an exhibition of the building conservation process. Repairing parts But the lower bunker area is not open...
Read moreIl monumentale Casino Nobile fa parte dei Musei di Villa Torlonia, inseriti nel Quartiere V (Nomentano) a Roma.
UN GIOIELLO NASCOSTO NEL CUORE DI ROMA:
La Villa venne acquistata dai Torlonia alla fine del XVIII secolo ed era presente questo edificio del XVII secolo già modificato da Giuseppe Valadier, quindi nella prima metà del XIV secolo, venne notevolmente arricchito con l’imponente pronao con la loggia con otto alte colonne doriche, e il gigantesco frontone triangolare, il cui timpano fu ornato con un bassorilievo in terracotta di Rinaldo Rinaldi, che rappresentava “Bacco che torna trionfante dalle Indie”.
UN VIAGGIO TRA SALE DECORATE E CAPOLAVORI DELL’ARTE:
Entrando nel Casino Nobile, si rimane affascinati dalle 12 sale riccamente decorate del pianterreno più la magnifica Sala da Ballo.
Percorrendo il Pianterreno incontriamo diverse Sale interessanti, fra le quali:
• Bagno ispirato alle “stufe” del XVI secolo, le pareti hanno uno sfondo rosso scuro con diversi pregevoli dipinti, la zone dov’era la vasca è delimitata da antiche colonne d’alabastro.
• Stanza a Berceau, con la volta decorata, dove sono esposti tre bassorilievi di Antonio Canova (1757 – 1822), originariamente presente insieme ad altri sette (andati perduti) nella Sala da Ballo.
• La Camera di Psiche, così chiamata poiché nella volta sono presenti sette riquadri con dipinti (XIX secolo) che raccontano la “Storia di Psiche”.
• La Camera dei poeti e degli Artisti Italiani, dove vi sono dipinti 32 medaglioni (XIX secolo) che rappresentano illustri artisti italiani, quali ad esempio: Raffaello Sanzio, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Michelangelo Buonarroti, etc.
• La Sala da Ballo, l’elemento più bello, il nucleo dell’edificio, attorno alla quale sono disposte le varie stanze, ed ha l’altezza dei due piani, ricca di marmi, colonne e dipinti, con splendidi lampadari.
• La ricca e fastosa Sala di Bacco, così chiamata per i dipinti alle pareti che ne richiamano la storia, inoltre nel pavimento è presente una pregevole opera musiva che rappresenta Ercole bambino che con le mani strozza due serpenti.
• La Camera da Letto, in stile neobarocco (inizio XIX secolo) Appartenuta a Giovanni Torlonia junior e poi utilizzata dalla famiglia di Mussolini insieme a tutta la villa dal 1923 al 1943, la stanza è stata ricostruita con la mobilia originale:
• La Camera Egizia, dove con dipinti del XIX secolo, si ricorda lo stile egizio, ricordando l’incontro e l’incoronazione di Antonio e Cleopatra e vari geroglifici, con intarsi giallo-dorato sul marmo bianco venato del pavimento.
• Un'altra Sala fastosa è quella ellittica di Alessandro, era la Sala da pranzo, nella volta vi sono dipinti sulla volta del grande condottiero dell’antica Roma, con nelle pareti nicchie che contengono statue di Apollo e delle nove muse, e pavimenti con opere musive, il tutto a richiamare l’impero romano.
Nel piano superiore è presente il Museo della Scuola Romana (aperto nel 2006) che illustra l’arte italiana del novecento (fra il 1920 e il 1945), con un profondo legame con Roma e il mito dell’antico.
VIAGGIO FRA I DETTAGLI DI ROMA:
Se quanto letto ti è stato utile e piacevole, ti invito a leggere le altre mie recensioni, anche questo luogo fa parte di un viaggio tra i dettagli che rendono unica l'anima della...
Read moreLa Casina delle Civette è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte apportate all’ottocentesca Capanna Svizzera, luogo di evasione del principe, collocata ai bordi del parco di Villa Torlonia e nascosta da una collinetta artificiale. Realizzata dall’architetto paesaggista Giuseppe Jappelli nel 1840, su commissione del principe Alessandro Torlonia, l’originaria Capanna Svizzera si presentava simile a un rifugio alpino, con paramenti esterni a bugne di tufo e interno dipinto a tempera a imitazione di rocce e tavolati di legno. Già dal 1908, l’edificio inizia a essere sottoposto a una progressiva e radicale trasformazione per opera dell’architetto Enrico Gennari, per volere di Giovanni Torlonia jr., nipote di Alessandro. La struttura diviene una raffinata residenza con porticati, torrette, grandi finestre, loggette, decorazioni a maioliche e splendide vetrate colorate, assumendo l’aspetto e la denominazione di “Villaggio Medioevale”. È a partire dal 1916 che l'edificio assume il nome di "Villino delle Civette": già dal 1914, due civette stilizzate fra tralci d’edera sono rappresentate nella vetrata eseguita da Duilio Cambellotti, e il tema del rapace notturno ricorre costantemente, quasi ossessivamente nelle decorazioni e nel mobilio, per volere del principe Giovanni, uomo scontroso e amante dei simboli esoterici. Nel 1917, l’architetto Vincenzo Fasolo aggiunge le strutture del fronte meridionale della Casina, arricchendola con fantasiose decorazioni architettoniche in stile Liberty, come le tegole smaltate con colori vivaci o il porticato a volta nella parte Sud dell’edificio. L’elemento unificante delle molteplici soluzioni architettoniche è la tonalità grigia del manto di finitura delle coperture, per il quale fu utilizzata la lavagna in lastre sottili, variamente sagomate, contrapposta alla vivace cromia delle tegole in cotto smaltato. Insieme a questa stravagante architettura, il Principe Giovani jr Torlonia fa aggiungere ferri battuti, maioliche, stucchi e, alle finestre, le celebri vetrate con decorazioni naturalistiche e faunistiche, come uccelli, farfalle e, naturalmente, civette. Realizzate in pregiati vetri policromi legati a piombo, le vetrate sono sicuramente la cifra distintiva dell'edificio; tutte installate tra il 1908 e il 1930, costituiscono un "unicum" nel panorama artistico internazionale e furono prodotte dal laboratorio di Cesare Picchiarini, su disegni di Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto. Disposti su due livelli, gli spazi interni sono tutti estremamente curati nelle opere di finitura: decorazioni pittoriche, stucchi, mosaici, maioliche policrome, legni intarsiati, ferri battuti, stoffe parietali, sculture in marmo mostrano la particolare attenzione del principe per il comfort abitativo. La Casina delle Civette è stata la dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino al 1938, anno della sua morte. La distruzione dell'edificio iniziò nel 1944, con l'occupazione delle truppe anglo-americane, durata oltre tre anni, cui seguirono l’incendio del 1991, furti e atti di vandalismo. Nel 1978, il Comune di Roma acquisì la Villa, che dopo accurati e lunghi lavori di restauro, ha restituito alla città il villino fiabesco, oggi sede museale dedicata alla...
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