Il Museo dell’Alto Medioevo offre un viaggio affascinante proponendosi di documentare con l'esposizione dei suoi materiali quel periodo storico che va dalla caduta dell'Impero Romano di Occidente, convenzionalmente posta alla deposizione dell'imperatore Romolo Augustolo nel 476 d.C., sino all'incirca all'anno Mille.
Per raggiungere il suo scopo, l'esposizione crea per il visitatore un itinerario articolato in più sale ad argomento tematico con materiali riferiti a ben precisi periodi storici.
Le notevoli testimonianze dell’occupazione longobarda in Umbria e nelle Marche (VI-VII sec.), fornite attraverso l'esposizione di materiali provenienti dalle necropoli dell’Italia centrale (Nocera Umbra e Castel Trosino), costituiscono un nucleo di eccellenza museale: corredi di armi, gioielli, avori, vetri e vasellame di bronzo e ceramica, oggetti della vita di tutti i giorni ritrovati nelle tombe sia maschili che femminili.
L'esposizione di materiali marmorei, ceramici e addirittura un pavimento ricostruito nella sala, materiali provenienti dalle "domuscultae" di S. Cornelia e S. Rufina, aziende agrarie di fondazione papale create nella campagna romana per l’approvvigionamento della città, sono di particolare interesse. L'esistenza di tali siti è perdurata anche con altre funzioni sino a tutto il Pieno Medioevo (sino a circa tutto il XIII secolo).
Più esteso il periodo per la collezione copta di rilievi e tessuti, capaci tuttavia di offrire soltanto una esemplificazione di base della produzione artistica dell’Egitto tardoantico e altomedievale (V-X sec.).
Il "dulcis in fundo" per la visita è rappresentato, infine, dalla ricostruzione di una sala di una domus monumentale fuori Porta Marina ad Ostia Antica risalente alla fine del IV secolo d.C.
Il visitatore è fortemente consigliato di leggere i chiari cartelli informativi presenti nelle sale attigue all'esposizione vera e propria della ricostruzione. Le informazioni relative ai materiali usati per gli intarsi, aiutate da una splendida ed unica mappa delle diverse tipologie di marmi usati dagli artigiani dell'epoca per la realizzazione dell'opera, forniscono una valida integrazione alla più che dettagliata descrizione del ritrovamento e delle successive opere di restauro eseguite. Al di là dello straordinario livello artistico raggiunto dagli artigiani dell'epoca, che operarono per un committente di ceto sicuramente elevato, non si può non rimanere affascinati dall'enorme e qualitativo lavoro di recupero, restauro e ricostruzione eseguito ai nostri giorni. Dopo la lettura dell'avvincente storia del ritrovamento e recupero, arrivando nella sala vera e propria dell'esposizione, il visitatore, perfettamente informato sui minuti aspetti, sarà libero di godere di uno spettacolo veramente unico.
In relazione alla visita del museo nel suo complesso, il quadro offerto al visitatore non è certamente esaustivo, ma limitato a quelli che sono i momenti storici più rilevanti nell'Alto Medioevo. Momenti storici il cui inquadramento è facilitato proprio dalla presenza di un adeguato numero di cartelli informativi in ogni sala, la cui lettura, si ribadisce, è fortemente consigliata per una migliore comprensione dei materiali esposti.
Un museo poco conosciuto, ma ricco per l'alta qualità e varietà dei materiali esposti. La visita è...
Read moreIl Museo Nazionale dell'Alto Medioevo “Alessandra Vaccaro” si trova, nel Quartiere XXXII (Europa E.U.R.) a Roma, in Viale Lincoln 3, nel Palazzo delle Scienze (1938-1943), edificato per accogliere l’Esposizione Universale del 1942.
Nella parte del Palazzo che dà su Via della Civiltà Romana, si può ammirare un grande mosaico policromo, del grande artista futurista, Fortunato Depero (1882 – 1960), realizzato nel 1942, raffigura “Le Arti, Mestieri e Professioni”, mediante una rappresentazione statica, con molta enfasi e pomposità e con profusione dei simboli iconografici del fascismo.
Il Museo è stato inaugurato nel 1967, e aveva il compito raccogliere le testimonianze dell’età post classica (IV – XIV secolo) con un focus particolare su Roma e sull’Italia Centrale.
Nel 2017 il Museo è stato intitolato a Alessandra Vaccaro (1940 – 2000) la quale è stata direttrice nel 1974, contribuendo con la sua opera all’attuale disposizione e alla particolare attenzione nella ricca esposizione della civiltà dei Longobardi.
Il Museo si articola in diverse Sale, le più significative espongono le seguenti testimonianze:
• Roma tardoantica (IV-VI secolo d.C.) dove spiccano tre ritratti di imperatrici del V–VI secolo d.C. (calchi).
• Le necropoli longobarde (fine VI – seconda metà VII secolo d.C.) dove sono esposti oggetti della vita di tutti i giorni (anche preziosi) presenti nelle tombe maschili e femminili.
• Rilievi marmorei carolingi (VIII-IX secolo), generalmente decorazioni architettoniche di Chiese.
• Insediamenti altomedievali della Campagna Romana di S. Cornelia e S. Rufina (VIII – X secolo), con l’esposizione di materiali marmorei e ceramici e un caratteristico pavimento.
• Il “pezzo forte”: L’opus sectile di Porta Marina (fine IV sec. d.C.), con la bellissima ricostruzione dell’aula della domus di Ostia antica, con una lavorazione dei marmi ad intarsio che segnala l’alta capacità...
Read moreSmall but decent museum. Has some interesting exhibits. However, the exhibit labelling is quite poor. There is little English labelling (fair enough, we're in Italy), but the Italian labelling is sometimes very brief and inadequately detailed. The rooms are very hot, there appears to be no aircon. Anyway, worth a visit. I particularly enjoyed the coptic textiles collection (they are in a separate, glassed off room,...
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