Ponte Gregoriano fu costruito a cavallo dell'antico letto del fiume Aniene che, in seguito alla deviazione del suo corso, rimase vivo soltanto come letto di deflusso delle acque in sovrappiù, che venivano peraltro utilizzate a scopo civili e industriali. Il ponte faceva parte della serie di lavori che il papato volle realizzare per la risoluzione dei problemi inerenti le devastanti piene dell'Aniene e prevedevano anche la realizzazione dei "cunicoli gregoriani" : gallerie scavate al di sotto del Monte Catillo e che portarono alla realizzazione delle cascate di Tivoli. Sul Ponte è visibile lo stemma di Papa Gregorio XVI. Il Cavaliere Gaetano Moroni Romano, nel suo Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, nel Vol. LXXVI, della Tipografia Emiliana, Venezia, edito nel MDCCCLV scrive tra l'altro :"...dopo di che Papa Gregorio XVI si avviò a visitare i sorprendenti lavori del monte Catillo per la deviazione dell'Aniene, ed ammirata la grandezza d'opera sì immortale, entrò nel cunicolo destro dell'imbocco, ascese il trono ivi eretto... fu veramente imponente spettacolo il vedere entro le viscere d'un monte il Pontefice assiso in trono..."