In principio vi era uno chef "Pippo" che lavorava sulle navi, il suo sogno era avere una paninoteca tutta sua. Il sogno è diventato realtà grazie alla sua volontà e all'amore di Fausta che lo accompagna sin dall'inizio in questa avventura che sembra rinnovarsi ogni notte. Mangiare IL Panino di Pippo e Fausta è un rito. Si parte dalla fila per prenotare: basta fare qualche domanda alle persone che sono lì ad aspettare il proprio turno e una cascate di storie, aneddoti e vite che si intrecciano e si perdono nella storia ti accompagneranno fino al tuo momento, -nel frattempo avrai ammirato da una parte la maestria di Pippo che con dovizia prepara ogni panino con la stessa grinta e la passione, come se fosse il primo della serata/nottata; dall'altra la presenza di due occhietti vispi che si muovono dietro il bancone, sono quelli dell'eterna giovane Fausta che con un'agilità fanciullesca si muove senza sosta. L'ordinazione: i nomi dei panini sono insostituibili, come gli ingredienti. In pochi attimi ECCOLO! il panino e pronto, pochi passi più in la, ci si siede sul muretto della cascata ed è giunto il momento di gustarsi l'opera d'arte culinaria piena di abbondanza. Un consiglio: non fartelo tagliare in due. il panino va mangiato a morsi fino alla fine (se ci riesci, altrimenti il mattino dopo è ancora più buono, parola di PIPPO).