A beautiful church built in the Romanesque-Gothic style. Impressive both outside and inside. Her history is extremely interesting. In the early years of the thirteenth century the municipality of Treviso issued statutes that allowed the mendicant orders to settle inside the walls. A small group of Friars Minor, sent by Francis of Assisi himself, thus arrived in Treviso in 1216, and took up their headquarters in the north-east of the city center, in the area beyond the Cagnan Grande. In this area, which according to tradition was assigned to them by the powerful Da Camino family, the Franciscans built a simple monastery and a chapel dedicated to the Virgin Mary. The community soon became numerous and in 1231 the church and convent began to be built. In 1270 the buildings were completed. An important role in the endowment of the convent was played by Gherardo da Camino, an Italian leader and feudal lord. He is commonly considered the main exponent of the da Camino family. Being a church of regulars, in 1797 the church was occupied by the French and the conventual minor friars were expelled. In 1806 the convent was suppressed by the laws of the Kingdom of Italy. The church was thus used for military purposes and as a stable, while the two large cloisters were demolished. Only in 1928, after a restoration, was it reopened. The interior of the church is extremely beautiful in simplicity and is full of significant works by great masters of painting. On the left wall, there is a gigantic fresco depicting St. Christopher, a Romanesque-Byzantine work of the late thirteenth century. On the sails of the vault of the main chapel of the apse are the Four Evangelists, the Stigmata of St. Francis, a Madonna with Child and Adam, from the fourteenth-century Venetian-Emilian school, probably the work of a pupil of Tommaso da Modena. In the first chapel on the left (Giacomelli chapel) there is a work by Tommaso da Modena, the fresco of the Madonna with Child and seven saints (1350), a true artistic masterpiece of the church and testimony of the refined Gothic style of the Emilian master then active in city. In the second chapel on the left there is a fresco by the Maestro di Feltro, Madonna and four saints from 1351. The church houses the tombs of some famous people: Pietro Alighieri and Francesca Petrarca the most important. The first, son of Dante Alighieri, was a judge, poet and commentator residing in Verona who died in Treviso during a stay in 1364. The second, daughter of Francesco Petrarca, died in childbirth in 1384. From the church comes masterpice the „Sacred Conversation“ (1480) by Alvise Vivarini, and the „Meeting of Joachim and Anna with St. Louis IX and Santa Libera“ by Carpaccio today in the Gallerie...
Read moreAd un francescano, fra' Benvenuto delle Celle, secondo la tradizione autore anche del progetto per la chiesa di San Nicolò, si deve forse il disegno della chiesa. Alla grandiosità del tempio domenicano si oppone la struttura semplice e severa, di transizione fra il romanico e il primo gotico, di San Francesco.
La facciata a capanna, così come i due fianchi, è decorata da lesene coronate da piccoli archi, e presenta sopra il portale una lunetta con un affresco bizantineggiante.
La chiesa presenta una pianta a croce latina, con un'unica, grande, navata, coperta da un soffitto ligneo a carena di nave. Sulla destra è presente una navatella costituita dall'unione di cinque cappelle laterali, coperte da volte a crociera in muratura che formano così cinque campate.
Opere d'arte Modifica Nella lunetta sopra il portale si trova un affresco bizantineggiante, attribuito a Marco Veneziano (1235).
All'interno, sulla parete sinistra, si incontra un gigantesco affresco raffigurante san Cristoforo, opera romanico-bizantina di fine Duecento. Sulle vele della volta della cappella maggiore dell'abside si trovano i Quattro Evangelisti, le Stigmate di san Francesco, una Madonna con il Bambino e Adamo, di scuola veneto-emiliana trecentesca, probabilmente opera di un allievo di Tommaso da Modena.
Nella prima cappella a sinistra (cappella Giacomelli) è presente un'opera di Tommaso da Modena, l'affresco della Madonna col Bambino e sette santi (1350), vero capolavoro artistico della chiesa e testimonianza del raffinato stile gotico del maestro emiliano allora attivo in città. Tre dei santi, comunque, sono stati aggiunti in seguito da allievi di Tommaso.
Nella seconda cappella a sinistra vi è un affresco di un allievo di Tommaso da Modena, il Maestro di Feltre: Madonna e quattro santi, del 1351.
La chiesa ospita le tombe di alcune persone celebri: Pietro Alighieri e Francesca Petrarca i più importanti.
Il primo, figlio di Dante Alighieri, era un giudice, poeta e commentatore della Comedia, residente a Verona, che morì a Treviso durante un soggiorno in città nel 1364. La sua arca sepolcrale, scolpita da Filiberto de Sanctis, era in origine collocata nel chiostro della chiesa di Santa Margherita, degli Eremitani. Sormontano il monumento funebre gli affreschi attribuiti ad Andrea di Bartolo, raffiguranti San Francesco e angeli musicanti. La seconda, figlia di Francesco Petrarca, morì di parto a Treviso nel 1384. La lastra sepolcrale presenta un'iscrizione in latino, dettata dal marito della donna, Francesco da Brossano, funzionario presso Francesco da Carrara. Dalla chiesa proviene la Sacra conversazione (1480) di Alvise Vivarini, e Incontro di Gioacchino e Anna con san Luigi IX e santa Libera di Carpaccio oggi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. All'esterno della chiesa troviamo la statua di San Francesco opera dello scultore contemporaneo Roberto Cremesini. Nel braccio di destra del transetto, si trova l'organo a canne Mascioni opus 798, costruito nel 1960. Lo strumento è a trasmissione elettrica e la sua consolle, avente due tastiere e pedaliera, è collocata a pavimento...
Read moreNei primi anni del XIII secolo il comune di Treviso emanò degli Statuti che permettevano agli ordini mendicanti di insediarsi all'interno delle mura. Un esiguo gruppo di frati minori, inviati dallo stesso Francesco d'Assisi, giunse così a Treviso nel 1216, e prese sede a nord-est del centro cittadino, nella zona oltre il Cagnan Grande. In quest'area, che la tradizione vuole concessa loro dai Da Camino, i francescani edificarono un semplice convento e una cappella intitolata alla Vergine Maria. La comunità divenne presto numerosa e nel 1231 si cominciò a costruire la chiesa e il convento. Il comune elargì la somma di mille lire per i lavori. Nel 1270 vennero ultimate le costruzioni. Un ruolo importante nella dotazione del convento lo ebbe Gherardo da Camino, forse per un atto di riparazione per l'uccisione di Giacomo Casale, vescovo di Feltre e frate minore, avvenuta nel 1298. Le maggiori famiglie trevigiane ebbero una propria cappella in questa chiesa: oltre alla grandiosa arca dei da Camino, di possono ricordare le scomparse tombe dei Bonaparte, dei Brandolini, dei Coderta, dei Rovèr, dei Rinaldi, dei Sugana, dei Calandri. Essendo una chiesa di regolari, nel 1797 la chiesa fu occupata dai Francesi e i frati minori conventuali furono espulsi. Nel 1806 il convento venne soppresso dalle leggi del Regno d'Italia. La chiesa fu così adibita a scopi militari e come stalla, mentre i due grandi chiostri vennero demoliti. Soltanto nel 1928, dopo un restauro, fu riaperta. La chiesa, di proprietà del Comune di Treviso, è stata nuovamente affidata all'animazione pastorale dei frati francescani conventuali. Non è una chiesa parrocchiale, essendo compresa nel territorio di Santa...
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