Pesantemente bombardata durante la seconda guerra mondiale, questa chiesa, menzionata per la prima volta nel 1068 come filiale della diocesi di Tuscania, ampliata e rimaneggiata nei secoli successivi, presenta oggi una facciata ricostruita nel periodo post-bellico. Le operazioni di riedificazione, tentando di ripristinare la primitiva struttura ed assetto, hanno portato alla cancellazione di ogni traccia architettonica di ampliamento e abbellimento successiva al XIV secolo. Esternamente di originale resta, quindi, soltanto il campanile romanico, antica torre della cinta muraria.
Internamente la chiesa è a tre navate, suddivise da colonne, con abside integrata nelle mura cittadine e con un presbiterio rialzato per la presenza di una sottostante cripta, nella quale sono presenti alcune tracce di affreschi.
Per il resto, a causa del bombardamento subito, la chiesa offre al visitatore, purtroppo, un corredo artistico, scampato alla distruzione, limitato ma davvero interessante.
L'altare maggiore, posto al termine di una ripida gradinata che crea uno stupendo effetto scenografico per l’osservatore, effetto movimentato da due amboni in pietra posti ai lati (quello di destra in peperino e quello di sinistra in marmo), è composto di frammenti di sculture del tardo impero romano
E’ presente anche un'ara di epoca romana, sistemata nell’entrata sulla destra, usata in passato come fonte battesimale. La chiesa godeva infatti dello “ius fontis baptismalis”, cioè il diritto di amministrare il sacramento del battesimo, diritto questo concesso a ben poche chiese in Viterbo. La chiesa, d’altra parte, rivestì un ruolo sempre più importante nella comunità viterbese, se dapprima fu elevata al rango di parrocchia e poi a quello di collegiata.
Nella chiesa è possibile ammirare una stupenda pala, opera del pittore fiorentino Neri di Bicci e raffigurante una Madonna con Bambino e Santi (1457). Dello stesso pittore è purtroppo andata perduta una seconda opera, che ritraeva una "Crocifissione" (1459).
In questa chiesa, i “facchini” di Santa Rosa, la sera del 3 settembre di ogni anno, ricevono la benedizione “in articulo mortis” prima di iniziare la loro perigliosa fatica per la processione di Santa Rosa. Lo spazio esterno laterale della chiesa, una volta occupato da una quarta navata esistente sino alla Seconda Guerra mondiale, è oggi usato come magazzino e fabbrica per l’assemblaggio della...
Read moreChiesa fondamentale!!!
Imponente chiesa romanica , rimaneggiata nel corso dei secoli l''abside e' parte delle mura della citta' di Viterbo il campanile ha un altro stile l 'interno e molto particolare l'altare si trova in alto bisogna fare molti gradini e ci sono 2 colonne grandissime a sorreggere la volta la cripta e' speso chiusa , chiesa fondamentale in quanto da qua tutti gli anni parte la caratteristica macchina...
Read moreÈ la chiesa più bella che io abbia mi visto... Poche cose colpiscono al cuore per la Bellezza al giorno d'oggi ma la chiesa di San Sisto ha abbagliato il mio cuore e la mia anima... con quella scala che porta all'altare centrale e gli scalini che portano al cielo dell'altare dove si può ammirare bellissimo crocefisso... Incontrare Gesù... Mi piace davvero tanto questa chiesa. La chiamerei: "La scalinata...
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