La Chiesa di Nostra Signora della Porziuncola è un edificio di culto cattolico, ed ex convento dei frati cappuccini, situato nel quartiere conosciuto come Santa Engrácia, nella freguesia di São Vicente della capitale portoghese Lisbona. La fondazione del convento è del 1738, la prima pietra del convento sembra fu posta nel 1739 sotto il patrocinio del re Giovanni V del Portogallo, per dotare di un convento i frati cappuccini italiani, conosciuti allora in Portogallo come Barbadinhos per via della loro caratteristica barba. L'appartenenza alla famiglia francescana dei frati cappuccini è richiamata dal riferimento alla Porziuncola, luogo dove San Francesco d'Assisi comprese la sua vocazione, nel nome dell'edificio. Nel 1742, conclusi i lavori, sorse, davanti al convento, la strada Calçada dos Barbadinhos, tuttora esistente. La chiesa e il convento, non subirono danni durante il terremoto del 1755. Per ornare il complesso, caratterizzato dallo stile barocco, vennero importate opere degli artisti e pittori italiani Domenico Fiasella, Agostino Masucci (autore della pala d'altare, in precedenza attribuita a Pompeo Batoni), Giacomo Zoboli, Lorenzo de Ferrari e Gerolamo Pittaluga. La chiesa ospita inoltre una scultura in legno di Machado de Castro, commissionata dalla regina Maria I del Portogallo e raffigurante Lorenzo da Brindisi. La volta della chiesa è caratterizzata da una rappresentazione di Santa Engrazia ad opera del pittore portoghese António Baeta. Un busto-reliquiario di Santa Engrazia - contente una reliquia proveniente da Saragozza per volere della principessa portoghese Maria d'Aviz - è visibile all'interno della chiesa. Da rilevare il fatto che l'altare sia totalmente in legno (proveniente dal Brasile)[ e non ricoperto d'oro, caso raro nell'architettura barocca settecentesca in Portogallo, e unico a Lisbona. Nel 1760, vi transitò lo scrittore torinese Giuseppe Baretti, il quale riferì che a quel tempo i frati cappuccini, che vi arrivavano da Genova, passavano nel convento il tempo per apprendere la lingua portoghese al fine di partire per le zone dell'Impero portoghese situate in America, Asia e Africa, dove si recavano per provare a convertire al cattolicesimo gli idolatri e i musulmani. Nel 1806, vi morì, dopo un periodo di malattia, l'inventore e militare lucchese Vincenzo Lunardi. In una delle antiche cappelle della chiesa, è sepolto il nobile italiano Jacopo Zacchei di Spoleto, la cui lapide settecentesca è tuttora visibile nel XXI secolo. Nel 1834 il convento fu soppresso e i frati cappuccini lasciarono l'edificio per tornare in Italia, nel contesto dell'estinzione degli ordini religiosi in Portogallo. Dopo una serie di altri utilizzi e di lavori di restauro presso diverse parti del complesso conventuale, la chiesa fu riaperta al culto nel 1896. Dal 2009, mentre la chiesa resta attiva come luogo di culto e Parrocchia di Santa Engrazia, alcuni appartamenti residenziali sono stati ricavati dall'antico edificio...
Read moreTecnicamente a Igreja Santa Engrácia é esta e não o Panteão Nacional, porque aqui há culto e lá não, portanto o nome correcto deveria ser Panteão de Santa Engrácia (porque não se celebram lá missas). Mas efectivamente ficou para a história a frase "Obras de Sta Engrácia", (referente à lenta construção do Panteão), porque na altura era lá que se procedia ao culto. Nota histórica: " A Paróquia de Santa Engrácia é criada por um Breve do Papa Pio V, datado de 30 de Agosto de 1568. Isto se deve ao desejo da Infanta D. Maria, filha de D. Manuel I que sendo devota da Virgem e Mártir Santa Engrácia e possuindo dela uma relíquia, quis erguer em sua honra uma Igreja. Tal como em Saragoça, a Igreja de Santa Engrácia ficava fora das muralhas, quis a Infanta também construir fora da muralha Fernandina, uma Igreja localizada no lugar onde está o Panteão de Santa Engrácia. O desacato de 15 de Janeiro de 1630 e o terramoto de 1755, fez passar o culto para a Igreja do Paraíso e estando esta mais tarde em situação de ruína, foi transferido o culto para a Igreja Conventual da Nossa Senhora da Conceição na Calçada dos Barbadinhos em 5 de Abril de 1835 onde ainda hoje se celebra, designando-se por isso como Igreja de Santa Engrácia. O último senso deu-lhe 9000 habitantes, Lisboa 4 de Março de 2000" in folheto...
Read moreUma Igreja que me diz muito. Foi nela que em outubro de 1947 se realizou o meu batismo. Muito mais tarde ao visitá-la fiquei encantado com a sua arquitetura e a bela vista para o fantástico Rio Tejo. Uma referência para este lisboeta nascido no Campo de...
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