Prima volta da Ginza per cena. Menu alla carta o All you can eat: 22.90 a cena (compreso un amaro oppure un sorbetto o un caffè) e 18.90.a pranzo. Visto il costo più basso rispetto ad altri ayce mi aspettavo il pienone e invece ho trovato pochi clienti e pochi tavoli occupati. Si entra attraverso un lungo corridoio nella prima sala, al piano terra, dove si trova la cassa, la parte di cucina del sushi, alcuni tavoli e alcune aree più riservate. Poi c'è una sala al piano superiore con un numero maggiore di tavoli. L'arredamento, con oggettistica giappo/cinese è piuttosto âgée ma ha un suo fascino. Le cameriere che accolgono i clienti sono gentili e offrono un buon servizio. Il menu è cartaceo con una elegante copertina, scorrendo le varie voci noto che le pietanze (senza foto) sono simili tra loro, molto semplici e con ingredienti che si ripetono (soprattutto per gli uramaki). Tra gli antipasti i gyoza con pasta molto grossolana e non sottile e trasparente come il solito: con verdure insapori, con gamberi abbastanza saporiti (con spezie non presenti nel menu). Gli uramaki sono 8 (non 4 come ormai dappertutto) , non me l'aspettavo (mea culpa non aver chiesto) e questo ha impedito di fare un ulteriore ordine, oltretutto hanno servito due volte gli stessi uramaki. Sashimi di salmone fresco, delicato morbido e con un buon sapore; quello di tonno insapore, non mi è piaciuto e di riflesso anche le tartare che però erano evidentemente la parte peggiore del pesce con filamenti e grasso ed erano esageratamente immerse in salsa ponzu. Nel menu un'unica proposta di gunkan (??) Con troppa philadelfia da risultare nauseante. Per finire tortino di salmone ovvero una mattonella di riso con sopra un filo di tartare di salmone, senza un'idea di salsa. Ci tornerei per poter assaggiare i piatti che avevo in mente, ma sarebbe l'ultima volta perché e ti accontenti di pietanze basilari va bene, ma se cerchi qualcosa di più elaborato meglio andare altrove.