Location molto tranquilla e piacevole, personale in accoglienza molto cortese, mis en place abbastanza elegante e curata. Il piccolo amuse-bouche offerto dalla cucina era piacevole. Gli antipasti, attesi per un po' di tempo in più del previsto, erano:
Ricciola marinata, papaya, carote, mostarda di zucca: molto buono, il connubio tra il sapido marino della ricciola, l'acidità della papaya e la dolcezza della zucca con le carote lo rendono molto piacevole.
Pan brioche alle alghe con crema di bottarga e cioccolato bianco, lime curd al burro affumicato: in rilievo il lime curd che era veramente buono, nonostante ciò trovo il cioccolato bianco un po' forzato, copriva il sapore della bottarga con il quale avrei spinto un po' di più dato il contrasto con il lime curd.
Primi piatti: Spaghetti turanici freddi con tartare di seppia marinata, pappa al pomodoro, salsa di radici e salvia essicata: molto buoni, avrei gradito una leggera nota acida(ma questo è un gusto personale)
Fusilloni con ragù di manzo frollato 90 giorni, gel di mela verde e crema alla lavanda: probabilmente il piatto che più ho gradito della cena, avrei spinto un pochino in piu' con il gel di mela verde per contrastare la grassezza del ragù
Secondi piatti: Petto d’anatra alla brace con farofa, albicocche essicate e salsa di prezzemolo: questa la potrei definire come la nota, ahimè, dolente della degustazione; la carne risultava poco succosa, un po' asciutta, la farofa risultava salata, e alle albicocche disidratate avrei preferito un'albicocca fresca che rinfrescasse il palato, il mix di carne, farofa e albicocca disidratata rendeva la bocca pastosa, nota positiva per la salsa al prezzemolo.
Entraña, melanzana affumicata, fichi e crema di patate: il sapore del diaframma era molto buono(io avrei gradito qualche fiocco di sale in più sopra), la crema di patate era buona, la quenelle di melanzane era leggermente amara, ma che trovava contrasto con la dolcezza dei fichi e la setosità della crema di patate.
È stata un'esperienza diversa, sicuramente da riprovare, lo chef ha veramente un'ottima mano nell'impiattamento, piatti diversi dalla solita cucina tradizionale che cerca ispirazione sulle radici della tradizione culinaria del territorio ma che lascia spazio a inventiva e sperimentazione.
Personale di sala cortese e preparato.
In 2 abbiamo preso 2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e un orzo(escludendo due bottiglie d'acqua e il coperto) e abbiamo pagato 120 euro, prezzi leggermente sopra la media, ma secondo me ben spesi e giustificati dall'ambiente in cui si mangia che è un ambiente, come detto in precedenza, molto curato e di classe, e con un servizio di un determinato tipo.
Ci vorrebbero più posti di questo tipo, largo alla creatività e alla sperimentazione,...
Read moreLaboratorio
Entriamo in un locale che vuole stupire: il design è chiaramente ispirato al minimalismo giapponese, con pareti rivestite di legno chiaro e un’aria di sofisticazione che si respira già dall’ingresso. Tutto sembra pronto per un’esperienza di alto livello. Ma quando il piatto arriva in tavola... le aspettative si sgretolano.
Il cibo L’entrée? Un brodo di funghi servito in una tazzina da caffè. Seriamente? La prima impressione conta, e questa grida: “Non ci abbiamo pensato troppo.” Il sapore è buono, certo, ma chi si accontenta di un sorso quando si parla di gusto?
L’antipasto di cardoncello alla brace è un pleurotus accompagnato da zucca e maggiorana: combinazione intelligente, ben bilanciata. Ma le porzioni? Ridicole. Non siamo qui per un aperitivo; vogliamo mangiare.
Poi arrivano gli spaghettoni alle cime di rapa, e qui la frustrazione raggiunge il culmine. La mousse di cime di rapa, albicocca e mandorle promette qualcosa di unico, ma tutto finisce per essere insipido. E usate pasta di un pastificio rinomato? No, no, no! Con una cucina del genere, dovreste fare la pasta a mano. Punto.
Conclusione Laboratorio ha la vista perfetta – la basilica di Sant’Andrea è mozzafiato – ma il cibo deve parlare da sé, e qui la voce è debole, quasi sussurrata. Le porzioni sono troppo piccole, i dettagli mancano di cura, e il prezzo? Semplicemente ingiustificabile.
In sintesi Potenziale sprecato. Se volete attrarre turisti che si accontentano della location, continuate così. Ma per convincere davvero, è necessario alzare il livello. E di molto.
AGGIORNAMENTO (18/01/2025)
Ringrazio il proprietario per la risposta cortese e dettagliata, che ha chiarito il posizionamento del locale e le scelte dietro le sue proposte. Pur rimanendo del parere che ci siano margini di miglioramento, comprendo meglio il loro approccio e il target che intendono raggiungere.
Alla luce di queste considerazioni, abbasso l'asticella della mia critica iniziale e aggiorno il voto da 2/5 a 3/5, augurando al locale di continuare a crescere...
Read moreAte there one month ago as bday diner. Being often in Mantova I always was attracted by the magic of the place and seeing the cocktails they serve. For diner I was rather disappointed price/quality wise. Dishes were small and aim to be special though not wow enough. Service so and so. Rather high price vs quality. Resto was not full on Sat night. Although the coktail bar part was full when we went out. I believe they need to reinvent their focus for future more . In general I see quality of Mantua resto s dropping down a lot past year compared to what you pay. Becomes more and more closer to Belgian topresto s where you are...
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