The best dining experience we've had in italy. Upon arrival, we were the only customers in the restaurant, we started talking with a very nice waiter named Matteo, who sat us down and proposed that we have a look at the Italian menu (no translation) for us to get a feeling of the food. He then proceeded to come back and walk us, dish by dish to everything that goes into it, how its made, the traditional aspect of it and many more. We were interested in some wine, a whole conversation about Lambrusco's was triggered and he made us taste the one he believed to be the best ones. The food arrived, nothing short of delicious, throughout the night he made sure to check on our satisfaction, adding personal touches to the whole evening. When the time of the bill came, we were surprised to see the total demanded for the quality we got in return. The best price to quality ratio ever. We ended the night over a conversation about life, customers, what it means to have a restaurant to finally understand we were talking with the owner. Matteo, the night was the best culinary experience of our lives. You said it so well, other cooks do it better probably, but no one can host like you.
We travelled around the world, to finally fall in complete love with this one...
Read moreFaccio due premesse. La prima è che può essere che quello che ci è capitato in questo ristorante sia stato un caso eccezionale (lo spero vivamente per il proprietario/i), ovvero che era/erano, per qualche ragione, “sotto personale”. La seconda è che io ho viaggiato in tutto il mondo e ho frequentato ristoranti di tutte le categorie e livelli. Ebbene, premesso ciò, affermo che un servizio ai tavoli così pessimo non l’ho mai e poi mai visto. In sintesi, con locale mezzo vuoto (abbiamo contato gli astanti: 3 coppie, due delle quali avevano in pratica finito di cenare, altre tre persone nell’altra saletta, e una tavolata arrivata dopo di noi con 4 persone), per fare l’ordinazione tempo di attesa venti minuti. Per avere in tavola l’antipasto altri trenta minuti. Per il primo piatto (tortellini in brodo con tempo di cottura di al massimo cinque minuiti) quaranta minuti. Il perché di questi tempi di attesa allucinanti è presto spiegato: in tutto il ristorante c’era un unico individuo che, trafelato a dir poco, svolgeva il ruolo di cameriere, cassiere e, abbiamo avuto il sospetto, anche di cuoco. Noi siamo entrati nel ristorante alle 20.30, orario della nostra prenotazione effettuata con The Fork. Alle 22.20 avevamo finito il primo. Io e mia moglie ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: se ordiniamo il secondo, il dolce e il caffè, se ci va bene, usciamo a mezzanotte. Allora ci siamo alzati e, sperando ci cavarcela in fretta, abbiamo pagato il conto alla cassa (allo stesso individuo ovviamente, che però si è ben guardato dall’applicare un qualsivoglia gentile sconto per l’evidente disservizio) e ce ne siamo andati. Allora - seppure il cibo fosse oggettivamente di qualità, lo riconosciamo - non è assolutamente accettabile una siffatta lungaggine in un ristorante perché snervante. Infatti non si può far aspettare tutto quel tempo i clienti, ma, a quanto pare - andando a leggere un po’ di recensioni pregresse - abbiamo scoperto che per il proprietario/i invece si può eccome, in quanto una delle sue/loro risposte a identiche sacrosante critiche è stata più o meno di questo tenore: consigliamo di prendersela calma quando si viene a mangiare da queste parti per godersi meglio il cibo. Peccato però che, quando si pranza o si cena, se tra una portata e l’altra passa troppo tempo, lo stomaco si chiude e non è più possibile godere pienamente dell’esperienza enogastronomica. E questa è una cosa che chiunque ama il buon cibo sa. Stupisce che la ignori bellamente chi fa dell’enogastronomia la propria professione.
P.S. In risposta alla risposta del proprietario: noi non andavamo di fretta. Per niente. Tuttavia, riteniamo che tra l'andare di fretta e far passare quasi un'ora tra un portata e un'altra (nel nostro caso si è trattato in fin dei conti di quattro fiori di zucca fritti e due piatti di tortellini in brodo) ce ne passa. Noi, all'inizio, dopo venti minuti di attesa, abbiamo anche fatto notare gentilmente che, insomma, sarebbe stata anche l'ora di venire a prendere le ordinazioni, ma ci è stato detto che il giro era quello, il che significa cha la tempistica era quella. Riguardo la sala infine, noi abbiamo valutato le presenze quando siamo arrivati e non prima e quando siamo arrivati, cioè intorno alle 20.30, non c'erano proprio 38 persone, ma al massimo 10/15. Purtroppo, in questi casi, bisogna far autocritica senza accampare scuse, perchè, come abbiamo sottolineato, tale lungaggine non è un "servizio slow", ma un grave disservizio che andrebbe eliminato, perché è del tutto inutile cucinare bene quando poi i clienti restano insoddisfatti per il servizio. E certamente noi non ci riteniamo clienti isterici o esaltati, ma semplicemente riportiamo i fatti come li...
Read moreAlte aspettative ma esperienza mediocre.
Partiamo dal coperto: 4€ a persona sono francamente eccessivi rispetto al servizio offerto e alla qualità del pane e dei grissini serviti, entrambi piuttosto ordinari. Chi gestisce la sala (penso il proprietario) si occupa anche della cucina, apprezzo molto lo spirito di sacrificio e la passione ma se si chiede al cliente €4 di coperto bisognerebbe anche offrire un servizio adeguato. La carta dei vini sembrava interessante, ma non essendo esperto non mi sbilancio in valutazioni.
Molto buoni lo gnocco fritto e il prosciutto crudo. Buona qualità e quantità.
Decisamente deludente l’antipasto con la pera: semplice fino al limite della banalità, privo di carattere o di un elemento distintivo che lo rendesse davvero un piatto da ristorante. Anche in questo caso prezzo molto superiore al piatto offerto.
La pasta era di ottima qualità, ben cotta, ma il tartufo risultava completamente privo di sapore. Anche assaggiandolo separatamente, non si percepiva alcun aroma o retrogusto.
Il petto d’anatra all’arancia anche questo deludente: il taglio utilizzato era spesso e poco tenero e poco sapido. Mangiabile sì, ma sotto le aspettative.
Discreta la croque madame, ben eseguita tecnicamente, ma anche in questo caso il piatto soffriva di una marcata carenza di sapidità – una costante riscontrata in diverse portate.
Nel complesso, un’esperienza mediocre. Le due stelle riflettono principalmente il prezzo richiesto rispetto alla qualità ed al servizio offerto. Eravamo consapevoli del costo medio delle portate ma avevamo delle aspettative diverse.
Tuttavia penso che il ristorante abbia veramente un buon potenziale. L’atmosfera è intima e l’arredamento interno è molto piacevole. Il menù è ricco e diverso dal solito menù tradizionale. Il proprietario è stato comunque gentile e disponibile quando era in sala. Spero che nel tempo migliorerà così da poterci tornare e fare una recensione diversa!
Ps: eravamo in 4 e abbiamo preso 3 antipasti di cui uno era per due, due secondi e due primi. Una bottiglia di vino e 4 caffè e non abbiamo chiesto...
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