Noi, qui, ci siamo ritrovati un po' per caso, lontano dalla movida, dai locali con le insegne luminose, dal frullo di gente. Abbiamo percorso una strada con tanti negozi chiusi, dalle serrande abbassate e poi un piccolo spiraglio, un locale contornato da lucine gialle e piccole, ricordava quasi un po' il Natale. Prima di capire che fosse un ristorante ci abbiamo messo un po', l'insegna non era delle solite viste in precedenza, era una scritta incisa su un pannello nero. "Nostrano city". "Nostrano" aggettivo che significa: "del nostro paese, dei nostri luoghi; che sa di casa nostra, di produzione locale; casereccio. Ok, entriamo. All'interno ci troviamo di fronte ad un locale moderno e con un tocco "urban" dal design a metà fra l'industriale e lo chic, dai colori chiari e accoglienti e dall'atmosfera rilassante che ricorda un po' un vecchio magazzino ristrutturato. Il punto forte rimane comunque la cucina a vista dove i clienti possono vedere i cuochi all'opera.
Noi abbiamo preso:😋
Entrée di benvenuto:
• Spianatina al sangiovese con spuma al basilico: wow, partiamo davvero benissimo, spianata violetta e scrocchierella che si accompagnava a questa spuma fresca dal sapore di basilico. Ottimo come inizio.
• Antipiasto misto freddo e gli umidi del Nostrano: Piatti cucinati e presentati in maniera diversa da quella che siamo abituati a vedere peccato perche sicuramente c'era l'idea e l'intenzione ma mancava la sostanza. Nei caldi ci siamo trovati davanti ad un pesce un po' gommoso, da un condimento strano, tutti i piatti erano serviti con questa polvere di finocchio.. speravamo che con tutta questa polverina magica magari saremmo riusciti a volare, ma niente abbiamo ancora i piedi per terra. Veniamo al dunque: la polpettina di tonno è stata la meno peggio anche se mancava quella lieve crosticina che avrebbe dato un senso al piattino. Anche nei freddi c'era questa polverina ovunque ma il piatto non ci ha entusiasmato, la cipolla con le alici era un po' datata e il piattino più buono è stato lo sgombro ma ci sarebbe voluta un po' più di arancia per renderlo meno secco.
Primi:
• Raviolo con Gallinella crema di finocchio e pane profumato alle erbe: pasta buona, fatta in casa, cotta bene, spessa e dal ripieno cremoso e abbondante che lasciava proprio il sapore di mare in bocca. L'abbinamento con il mascarpone regalava cremosità e sostanza al piatto. Ottime anche le briciole di pane croccante e la crema di finocchio. "Elaborato" e buono.
Secondi:
• Grigliata del Nostrano: top la grigliata, carnosa, bella da vedere, sostanziosa e dai gamberi puliti.
• Patate: patate buone, lasciate con la buccia, croccanti fuori e dal cuore cremoso dentro. Che ci vuoi fare la patata è sempre la patata.
Vino: 🍾
• SPUMANTE BRUT ROSE BIO (Masellina)
Noi qui abbiamo trascorso una serata all'insegna della tranquillità e della gentilezza dove i protagonisti sono stati questi piatti di pesce che univano la tradizionalità alla modernità. Complimenti anche al personale che con la sua gentilezza e professionalità non ha mancato un colpo. Forse facendo qualche piccola miglioria per quanto riguarda gli antipasti e l'esterno del locale si può avere qualcosina di più ma siamo sicuri che sarà così visto che la grinta e le idee a questo locale...
Read moreThe vegetarian menu is small and horrible. No English menu card available. Ordered what Google translated as "vegetable platter" and all I got was a bowl of blanched Spinach, with no flavor or salt or seasoning. It was so bad that had to laugh about it. orderd potato with Rosemary, this was ok but tasted only like oil. Absurd price for the food preparation and portion. The service was also slow. Only good thing was the Air conditioned...
Read moreSpero vivamente di essere incappato in una serata no. Le recensioni sembravano positive per cui abbiamo prenotato su the fork senza indugi per una cena di mercoledì sera, con locale quasi vuoto, ordinando 1 bruschettone, 1 piatto di strozzapreti con tartare di tonno e la zuppa di porro con calamaro. Abbiamo aspettato mezz'ora il bruschettone vegetariano che era stato preparato con semplici sottoli, rucola, pomodorini e poco altro, insomma pietanze basiche; alla fine era anche discreto, ma rimane una pietanza facilmente preparabile anche a casa e senza spendere 10 euro. Gli strozzapreti con la tartare erano scotti, la tartare tagliata grossolanamente e il sugo inesistente; 15 euro per un piatto del genere senza sapore sono ingiustificati. Sulla zuppa di porro con calamaro stendiamo un velo pietoso, il calamaro era decente, ma la zuppa era davvero troppo acida, tanto che non sono riuscito a finirla e mi ha costretto a una notte "difficile". Il cameriere ha provato a rimediare proponendo di offrirci un dolcino, ma ne avevamo avuta francamente abbastanza. Come scritto all'inizio, ci auguriamo di essere incappati in una serata no dello chef, perché quasi 30 euro a testa (senza sconto the fork) per mangiar male e star male dopo...
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