Complice la giornata solare di questo inizio autunno, abbiamo organizzato un giro in bicicletta in centro, decidendo una volta arrivati di fermarci a bere un caffè nel dehor del locale. La vista si perde ammirata tra le proporzioni e gli archi di piazza Vittorio Veneto con il colpo d'occhio sulla collina, al di sotto della quale si erge la Chiesa della Gran Madre e il ponte antistante, dal lato opposto maestosa, la Mole Antonelliana. Il prezzo del caffè al tavolo stante il contesto, è oltremodo onesto, pari a 2 Euro, ma.... Veniamo ai ma, il dehor era affollato ed almeno 8 tavoli come il mio aspettavano da lungo tempo di poter essere serviti; l'attesa avrebbe potuto essere ancora più lunga, se con un guizzo fulmineo non fossi riuscito ad attirare l'attenzione di una delle due cameriere che, quando apparivano erano costantemente concitate e trafelate nel loro aggirarsi tra i tavoli. Il guizzo nel quale richiedevo l'attenzione, successivo all'avvenuta presa dell" ordinazione al tavolo adiacente, portava la cameriera a lanciare un'occhiata tra l'insofferente e il dolente, ma... insomma l'ordinazione è andata! Qualche minuto e arriva la sua collega per portarci le consumazioni, ma non erano quelle riferite al nostro tavolo; successivamente dopo un conciliabolo tra le due inerente alcuni chiarimenti su quale fosse il numero di ciascuno dei tavoli arrivano i nostri due caffè, senza però la bottiglia d'acqua gassata ordinata insieme ai caffè. Decidiamo di andare e mi dirigo a pagare il conto alla cassa dove contestualmente chiedo per la toilette, che mi indicano essere giù dalle scale, al piano - 1. Una volta sceso, prima di entrare nel bagno degli uomini, incontro una ragazza che si aggirava smarrita nella zona (buia, con tracce di un qualche fasto passato, penso utilizzata oggi come simil- magazzino) adiacente il bagno. Entrato alla toilette ho subito rinverdito i miei ricordi di naja sorprendendomi a considerare che, in una ispezione ai bagni della camerata nel mio giorno di piantone, l'ufficiale di picchetto mi avrebbe inflitto sicuramente una punizione, per la quale ancora oggi sarei consegnato in caserma! Il bugigattolo servizi era piccolo, infimo, la tazza senza tavoletta e non ho visto la carta igienica; il lavabo era in una stanzetta appena adiacente piccolo ed infimo anch'esso, con il raccoglitore della carta per asciugarsi le mani vuoto. Uscito, intravedo ai piedi delle scale nuovamente la ragazza di prima, la noto ancor più smarrita e con sguardo interrogativo… decido quindi di rivolgermi a lei, che in Inglese mi spiega che per tutto il tempo si è aggirata nell'area, alla ricerca della toilette....mi guardo intorno e... Si in effetti, dov'è!? Anche per la poca luce, la toilette per Signore non si capisce davvero dove possa essere!! Scorgo fortunatamente sulla sx, avendo alle spalle le scale, quella che dai rumori pareva essere la porta della zona cucina e, dopo un paio di miei richiami inascoltati, fino alla mia decisione di aprire la porta ed alzare il volume, si sporge una ragazza che gentilmente accompagna la ragazza alla toilette; il bagno per le signore era in un lato ritengo non segnalato (non ero dotato di torcia, pertanto non lo posso affermare con certezza) e ben discosto dalla toilette degli uomini. Alla fine di questo racconto decido di dare 2 stelle, per la location dovrei darne 1 in più stante la posizione davvero invidiabile. Faccio in conclusione tre considerazioni; la prima, quanta strada bisogna ancora fare per garantire un'accoglienza adeguata (soprattutto nei luoghi turistici, che dopo un"esperienza negativa come la mia, rischiano di essere sminuiti)? . La seconda, quanto fatturato perde il titolare con una evidente gestione non ottimale e/o sottodimensionata del servizio ai tavoli, in termini (almeno) di rotazione degli stessi? La terza, quanto ne perderà ulteriormente, dopo la stesura di...
Read moreChe dire. Siamo capitati qui per un apericena. Spiace constatare come certi bar che, grazie ad un posizione particolarmente felice, avranno sempre clienti, forniscano un servizio tanto scadente, imbrattando di fatto l'immagine della città. Per altro la città in cui fu inventato l'aperitivo, come essi stessi ricordano nel loro menù.
Potrei finire qui, ma desiderò specificare: attesa lunghissima (se avessi tutto il tempo del mondo farei una cena, non un apericena), camerieri visibilmente a disagio, gente che se ne va. Prendono l'ordine; gli stuzzichini, ci dicono, saranno serviti al tavolo. Ok. Poco dopo arrivano i drink, ma non il vassoio con gli stuzzichini. Passano i minuti, i 10 minuti, i quindici minuti. I camerieri ci evitano. Ok. Dopo 25 minuti, ormai il ghiaccio nel drink è sciolto. Pensiero negativo: magari sperano che ci beviamo il primo drink, così ne prendiamo un secondo? Pensiero positivo: magari preparano un vassoio di stuzzichini fantastico, con ingredienti freschi, preparati sul momento. Quando (finalmente) arriva il vassoio degli stuzzichini, sono costretto a rivedere il pensiero positivo. Mini-porzione di riso alle cozze, freddo. Mini-porzione di pasta al pomodoro, fredda. Peggio ancora, arancini e olive ascolane fredde. come si può avere il coraggio di fare aspettare oltre mezz'ora per del fritto freddo? Non so, non me ne capacito. Le facce piene di vergogna e gli occhi sfuggenti di chi ci ha servito, mi fanno capire che il mio malcontento (che per altro esprimo) non debba essere un caso isolato. Le molte recensioni dello stesso tenore, me...
Read moreVery poor service. Took ages for a waiter to come. Then he immediately tricked us into buying expensive food in the menu when we asked for aperitivo which should have just come with the drink we ordered. The Bruschetta had the fattiest cuts of meat on it, there was barely any meat on there. There were pigeons all over the tables and nobody was doing anything about it. At the end they tried to charge 4 euros for some bread we did not eat and the "service" which I declined to pay. I would not...
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