Siamo entrati da Nonna Cleme in una giornata torrida, con 30 gradi all’ombra e due lattine di Red Bull in mano – aperte da poco, non ancora finite – semplicemente perché gettarle via ci sembrava uno spreco inutile.
Peccato che l’accoglienza ricevuta sia stata più che gelida. Nessun saluto, nessun sorriso, solo uno sguardo tagliente, infastidito, di chi sembra già stufo prima ancora che tu apra bocca. Ci siamo guardati in faccia, chiedendoci se per caso avessimo sbagliato porta e fossimo entrati in casa sua senza permesso.
Chiediamo educatamente se possiamo sederci fuori. Il locale è quasi vuoto, ma chi ci serve – una sola persona, che fa tutto da sola – ci ignora deliberatamente. Passa davanti a noi, evita lo sguardo, fa finta di nulla. Quando finalmente ci facciamo coraggio ed entriamo per dire che siamo pronti a ordinare, la risposta che ci viene lanciata addosso è una perla di assurdità:
"Se avete la Red Bull in mano non vi posso servire. Se mi fanno un controllo e io non la vendo, rischio."
…Scusate? Abbiamo capito bene?
Non si può nemmeno tenere in mano una lattina di Red Bull, finché non è una di quelle vendute da lui? Allora forse conviene installare un metal detector all’ingresso, per intercettare chi entra con una bottiglietta d’acqua portata da casa.
Precisiamo con calma che avevamo intenzione di ordinare anche da bere dal menù, oltre che mangiare. Ma niente: ostilità gratuita, zero elasticità, zero empatia. Sembra quasi che ci stia facendo un favore, non che stia gestendo un locale pubblico.
L’idea di base è questa: se entri con qualcosa che lui non vende, sei un problema. Che tu sia lì per mangiare, che tu stia per fare uno scontrino da 40 euro o da 10, poco importa. Il cliente viene trattato come un intruso, non come un ospite.
La verità? Le Red Bull erano solo una scusa. Il problema era l’atteggiamento. Il fastidio era già lì, appena varcata la soglia. Lo sguardo, il tono, l’assenza di qualsiasi forma di accoglienza… erano tutti già al loro posto.
Siamo andati via. Non tanto per le Red Bull, ma perché nessuna pizza – per quanto possa essere buona – vale il disagio di sentirsi fuori posto, sgraditi, trattati a muso duro per una banale lattina.
Ah, e per inciso: non esiste alcuna legge che vieti di avere con sé una bevanda personale, né tantomeno un obbligo che imponga di consumare esclusivamente ciò che è venduto nel locale. Se seguissimo questa logica, chi porta una medicina da assumere con acqua – o una semplice bibita non presente nel menù – dovrebbe forse essere cacciato o ignorato?
Qui non si parla di regole, ma di buon senso, accoglienza, e capacità di distinguere tra ciò che è davvero un problema e ciò che è solo una scusa per...
Read moreSono stata in questo locale domenica a pranzo con 4 amiche ... Non vedevo l'ora di provarlo in quanto intollerante al glutine ed è raro trovare posticini carini dove offrono tranci di pizze e dolci senza glutine. Peccato il servizio .. la ragazza che ci ha servito rispondeva in maniera scocciata , nonostante il locale non fosse pieno e togliendo tra l'altro tra le mani il menu alla mia amica per darlo ad altre clienti senza chiedere permesso o scusa.....Quando ho fatto l'ordinazione ho specificato che volevo la pizza senza glutine due volte .. servizio molto rapido peccato che nel momento in cui stavo quasi per tagliare la pizza la ragazza mi ha avvisato che si erano sbagliati e che la pizza non era senza glutine. Da un locale certificato AIC mi aspettavo più attenzione .. devono ringraziare che non ero celiaca perché avrei rischiato di stare male per la contaminazione ( visto che il mio piatto è stato servito insieme a quelli con glutine e tra l'altro in due tavoli uniti veramente piccoli ...quindi il rischio di contaminazione è alto a mio parere ) . Nel locale faceva caldo e non c'era possibilità di andare in bagno in quanto era inagibile e quindi neanche la possibilità di lavarsi le mani ( Ovviamente saputo solo dopo esserci sedute senza nessun avviso da parte dei proprietari ) . La pizza non era male..era morbida ma trovo un po' caro pagare una pizza senza glutine a 11€ quadrata ( dimensioni di una al padellino ) e tra l'altro al posto della mozzarella prevista nella margherita ho chiesto una mozzarella senza lattosio e me l'ha fatta pagare in più come se fosse un ingrediente aggiuntivo senza cmq avvisarmi . Mi piacerebbe ridare una seconda possibilità perché sono rari in centro a Torino...
Read moreVery atmospheric place. You can tell that people who take care of this restaurant really put their hearts into it. The chef/owner was extremely nice and was chatting with us in English (we're not that good with Italian so it was helpful :)). There are many 'nonna' related quotes hanging everywhere, which is really cute. The food was great (we've tried the gluten-free option, we could even drink local gluten-free beer, which was really tasty), the music was great and overall it was a very pleasant and memorable experience. :) Thanks, we'll remember...
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