Come si fa a recensire, o anche solo a dire qualcosa di non banale, di un luogo come Mont Saint-Michel che sembra uscito da un romanzo di Tolkien? Beh, diventa obiettivamente impegnativo, anche a fronte delle migliaia di altre recensioni già presenti in rete. Trattasi di un isolotto tidale (senz'altro uno dei più noti al mondo) caratterizzato dalla presenza di un rilevantissimo complesso abbaziale poi arricchitosi, nel corso del tempo, di un vero e proprio borgo fortificato. La storia del luogo è assai antica e risente, inevitabilmente, dell'avvicendarsi di vari popoli giunti qui nel corso dei secoli, dai celti ai francesi passando i romani e i normanni. Ad ogni modo, la nostra visita si è svolta nella fase finale del bellissimo viaggio in terra gallica 🇲🇫 intrapreso la scorsa estate, seppur in un uggioso 🌧 venerdì di metà agosto (da queste parti, del resto, il meteo presenta una variabilità assoluta). Giunti a Pontorson (piccolo comune di 4000 abitanti a circa 9 km dalla stessa Mont Saint-Michel) verso mezzogiorno 🕛, abbiamo lasciato l'auto 🚘 presso il piazzale della stazione 🚉 (i parcheggi 🅿️ sono stranamente gratuiti 🆓️) acquistando i biglietti per il servizio navetta 🚍 direttamente dall'autista 👨🏻‍✈️ a bordo (la fermata dell'autobus è stata ricavata accanto all'ingresso della stazione). Alle 12.30 🕧 siamo quindi partiti giungendo a destinazione dopo una ventina di minuti (sono previste alcune fermate intermedie). Una volta scesi dell'autobus 🚍 (il capolinea si trova alla fine del ponte che collega Mont Saint-Michel con la terraferma) ecco di fronte a noi il luogo più iconico dell'intera Normandia. Ovviamente mozzafiato 😮 il colpo d'occhio 👁 che, non a caso, riesce a ipnotizzare istantaneamente anche il visitatore più esigente. Sul ponte c'erano già numerosissimi turisti intenti a scattare compulsivamente fotografie 📸, mentre sulla spiaggia stazionavano dei militari armati di tutto punto accanto ai relativi mezzi blindati. In breve abbiamo raggiunto 🚶🏻🚶🏻‍♀️ l'ingresso della cittadella fortificata (bellissimo l'arco a volta in pietra 🪨) unendoci all'immensa fiumana di persone che solcava la principale via del borgo (sembrava di essere al carnevale 🎭 di Venezia). Proseguendo 🚶🏻🚶🏻‍♀️, abbiamo esplorato ogni angolo del borgo (punti panoramici, viottoli, aiuole, il camposanto 🪦 e la Chiesa di San Pietro ⛪️) raggiungendo poi l'abbazia benedettina per la visita della stessa già prenotata 📱 per le 15.00 🕒. Impressionante tale struttura, la cui immensità si percepisce già salendo la lunga scalinata esterna che conduce quindi agli spazi più interni. Tuttavia, prima di accedere all'abbazia vera e propria è stato però necessario superare i controlli di sicurezza con tanto d'ispezione a borse 👜 e zaini 🎒. Assolutamente suggestivi tutti i vari ambienti previsti dal circuito di visita, dalla chiesa abbaziale all'antistante terrazzone panoramico passando per il chiostro, il refettorio, i saloni da ricevimento, la cripta, la sala della grande ruota, i luoghi di preghiera 🙏🏻 e tutti quelli che, forse, mi sto dimenticando. Utili senza essere prolissi i supporti didascalici 🪧 a beneficio del visitatore. Una volta concluso il giro 🚶🏻🚶🏻‍♀️ siamo usciti dedicando gli scampoli di tempo per cercare qualche souvenir da portare a casa. Infine, tornati 🚶🏻🚶🏻‍♀️ al ponte/passerella, abbiamo trovato la fermata dell'autobus assediata da una marea di persone riuscendo, tuttavia, a salire a bordo senza troppe difficoltà. Mentre aspettavamo l'autobus 🚍 abbiamo noato un paio di poliziotti 👮🏻‍♂️👮🏼 sul ponte intenti a scrutare le aree circostanti con il binocolo; l'impressione è che stessero verificando che nessun turista si fosse attardato in spiaggia visto che la marea stava salendo velocemente. VISITA IMPRESCINDIBILE, DOVEROSA ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA 🔝.