Il Museo Diocesano di Benevento, allestito nella cripta della Cattedrale di Santa Maria de Episcopio e in alcune sale del Palazzo Arcivescovile, è stato inaugurato nel 1981 con l'obiettivo di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico, proveniente dalla Cattedrale di Santa Maria de Episcopio e dal territorio diocesano. Grazie ai lavori di restauro sono stati raccolti importanti dati storico-culturali; i ritrovamenti consistono in strutture abitative e reperti archeologici di origini preistoriche, dell’età del bronzo e del Medioevo. Una superficie di oltre 1.000 mq sarà aggiunta all’attuale spazio espositivo. Nella nuova area espositiva è prevista l’esposizione di antichi codici medievali, di antichi rituali dell’Italia meridionale e di antichi scritti beneventani. L’accesso agli scavi è situato sotto il presbiterio, il quale si trova alla fine della navata di destra rispetto all’entrata principale della Cattedrale. Grazie ai pannelli informativi, le immagini, le ricostruzioni virtuali e le vetrine, i visitatori possono osservare le testimonianze dei vari insediamenti che si sono susseguiti nel tempo ed avere una miglior comprensione della storia millenaria che caratterizza la cattedrale. La visita inizia risalendo dall’epoca romana in cui vengono esposti manufatti lapidei e sedici ampolle vitree risalenti tra il I secolo ed il IV secolo d.C.; si sofferma sulla prima cristianizzazione, sul protovescovo Gennaro, sull’istituzione della chiesa e sui reperti archeologici ritrovati grazie ai lavori svolti recentemente. Successivamente, una sala è riservata a quattro gruppi di frammenti dei carmi sepolcrali, risalenti al IX secolo d.C., dei principi longobardi di Benevento: Sicone, Radelchi I, Radelgairo e Caretruda. Questi frammenti erano provenienti dall’ultimo arcone cieco a destra sulla facciata della Cattedrale (rovinata dai bombardamenti). Inoltre, sono esposte testimonianze pavimentali di diversi materiali ed epoche. La visita si conclude con un dipinto su tela di Cosimo Pedicini che raffigurava la facciata della Cattedrale ed una statua marmorea risalente al XIV secolo di una figura alata che tiene per mano un...
Read moreCon un gruppo di amici abbiamo visitato questo bellissimo museo. Il museo diocesano è formato da un percorso archeologico ipogèo e da un'area espositiva comprensiva anche della pseudocripta. la pseudocripta consta di due navate allineate, la cui fondazione in opus vittatum risale al v secolo d.c., separate tra di loro da un colonnato realizzato con elementi di spoglio. in questi spazi sono visibili alcuni lacerti di pavimentazione in opus sectile databili alla prima metà del xii secolo e numerosi frammenti di pitture murarie che decoravano le cappelle, tra cui il ciclo pittorico dedicato a san barbato, collocabile tra la fine del ix e gli inizi del x secolo. ospita la cattedra in ferro battuto di san barbato del vii secolo, la figura alata datata al xiv secolo, le ampolle vitree datate tra il i ed il iv secolo d.c, le lapidi paleocristiane, i carmi sepolcrali dei principi longobardi di benevento datati al ix secolo, una capsella-reliquiario del secolo viii in legno ricoperto di una lamina di rame dorato con incisioni; la croce aurea del vescovo pietro sagacissimo (secoli ix-x); i frammenti degli amboni del duomo del xiv...
Read moreSono alla seconda visita e posso dire che è un itinerario meraviglioso, che si è arricchito di nuovi punti di interesse e di un apparato espositivo estremamente chiaro. Il percorso racconta più di duemila anni di storia che ha avuto il proprio fulcro nell'area dove oggi sorge il duomo. La ricostruzione è accurata e avvincente. Praticamente un modello per l'intera città e un vanto per la chiesa beneventana che si dimostra più avanti delle istituzioni civili. Segnalo che al costo di miseri 3 euro è compresa anche la visita guidata condotta da un archeologo. Lo consiglio...
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