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Rocca dei Rettori — Attraction in Benevento

Name
Rocca dei Rettori
Description
Rocca dei Rettori is a castle in Benevento, southern Italy. It currently houses the Museum of the Samnium.
Nearby attractions
Villa Comunale di Benevento
Piazza Castello, ., 82100 Benevento BN, Italy
Church of Saint Sophia
Piazza Santa Sofia, 82100 Benevento BN, Italy
Museum of Sannio
Piazza Santa Sofia, 82100 Benevento BN, Italy
Arch of Trajan
Via Traiano, 83, 82100 Benevento SI, Italy
Palazzo De Simone
82100 Benevento, Province of Benevento, Italy
Janua - Witch museum
Palazzo Paolo V, Corso Garibaldi, 145, 82100 Benevento BN, Italy
Monumental complex of "Sant'Ilario a Port'Aurea"
Via S. Pasquale, 82100 Benevento BN, Italy
Cathedral of Saint Mary 'de Episcopio'
Corso Garibaldi, 211, 82100 Benevento BN, Italy
Arch of the Sacrament
Via Carlo Torre, 13, 82100 Benevento BN, Italy
Diocesan Museum
Piazza Orsini, 27, 82100 Benevento BN, Italy
Nearby restaurants
Pizzeria "Young Pizza"
6/8/10/12, Via Giovan Battista Perasso, 82100 Benevento BN, Italy
Passariello Fast Food....dal 1964
Piazza Castello, 3, 82100 Benevento BN, Italy
Trattoria Il cinghiale
Via Annunziata, 19, 82100 Benevento BN, Italy
Pizzeria "in Italy"
Via Emanuele Caggiano, 10, 82100 Benevento BN, Italy
Bunny Bakery
Piazza Risorgimento, 11/12, 82100 Benevento BN, Italy
Taverna Paradiso Di Fragnito Antonio
Via Mario la Vipera, 33, 82100 Benevento BN, Italy
Osteria Sapori di Corte
Vico I Trescene, 82100 Benevento BN, Italy
Benevento Poke
Via Madonna della Pietà, 13, 82100 Benevento BN, Italy
Ma Và Ristobistrot
Via Capitano Pasquale De Juliis, 11/13, 82100 Benevento BN, Italy
Le Scalette
Viale dei Rettori, 73, 82100 Benevento BN, Italy
Nearby hotels
ALBERGO DELLA CORTE LUBAN S.R.L.
Piazza Piano di Corte, 11, 82100 Benevento BN, Italy
Hotel il Molino
Via dei Mulini, 48, 82100 Benevento BN, Italy
B&B Le Streghe
Via Mario la Vipera, 54, 82100 Benevento BN, Italy
Hotel Villa Traiano
Viale dei Rettori, 9, 82100 Benevento BN, Italy
Janara - Arco di Traiano
Via Annunziata, 69, 82100 Benevento BN, Italy
Casa Traiano
Via Mario la Vipera, 65, 82100 Benevento BN, Italy
Appartamento La Rampa
Rampa Annunziata, 1, 82100 Benevento BN, Italy
Domus Traiani
Via Cupa Santa Lucia, 7, 82100 Benevento BN, Italy
Estia Bed and Relax
V.cl I S. Nicola, 10, 82100 Benevento BN, Italy
B&B Piazza Roma Rooms
Via Orbilio Pupillo, 12, 82100 Benevento BN, Italy
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Rocca dei Rettori things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Rocca dei Rettori
ItalyCampaniaBeneventoRocca dei Rettori

Basic Info

Rocca dei Rettori

Piazza Castello, 82100 Benevento BN, Italy
4.6(303)
Open 24 hours
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Ratings & Description

Info

Rocca dei Rettori is a castle in Benevento, southern Italy. It currently houses the Museum of the Samnium.

Cultural
Scenic
Family friendly
Accessibility
attractions: Villa Comunale di Benevento, Church of Saint Sophia, Museum of Sannio, Arch of Trajan, Palazzo De Simone, Janua - Witch museum, Monumental complex of "Sant'Ilario a Port'Aurea", Cathedral of Saint Mary 'de Episcopio', Arch of the Sacrament, Diocesan Museum, restaurants: Pizzeria "Young Pizza", Passariello Fast Food....dal 1964, Trattoria Il cinghiale, Pizzeria "in Italy", Bunny Bakery, Taverna Paradiso Di Fragnito Antonio, Osteria Sapori di Corte, Benevento Poke, Ma Và Ristobistrot, Le Scalette
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Villa Comunale di Benevento

Church of Saint Sophia

Museum of Sannio

Arch of Trajan

Palazzo De Simone

Janua - Witch museum

Monumental complex of "Sant'Ilario a Port'Aurea"

Cathedral of Saint Mary 'de Episcopio'

Arch of the Sacrament

Diocesan Museum

Villa Comunale di Benevento

Villa Comunale di Benevento

4.4

(1.4K)

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Church of Saint Sophia

Church of Saint Sophia

4.7

(539)

Open until 7:00 PM
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Museum of Sannio

Museum of Sannio

4.7

(224)

Open until 7:00 PM
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Arch of Trajan

Arch of Trajan

4.7

(2.8K)

Open 24 hours
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Masterclass con Víctor Erice - Laceno d’Oro 50 - Avellino (IT)
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Fri, Dec 5 • 6:15 PM
Via Roma,1, 83100 Avellino
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Krano live con “Le città di pianura - 50° Laceno dOro - Avellino
Krano live con “Le città di pianura - 50° Laceno dOro - Avellino
Sun, Dec 7 • 9:00 PM
29 Via Partenio, 83100 Avellino
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Nearby restaurants of Rocca dei Rettori

Pizzeria "Young Pizza"

Passariello Fast Food....dal 1964

Trattoria Il cinghiale

Pizzeria "in Italy"

Bunny Bakery

Taverna Paradiso Di Fragnito Antonio

Osteria Sapori di Corte

Benevento Poke

Ma Và Ristobistrot

Le Scalette

Pizzeria "Young Pizza"

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4.2

(427)

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Passariello Fast Food....dal 1964

Passariello Fast Food....dal 1964

4.7

(237)

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Trattoria Il cinghiale

Trattoria Il cinghiale

4.7

(358)

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Pizzeria "in Italy"

Pizzeria "in Italy"

4.6

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Angelo IranoAngelo Irano
La Rocca dei Rettori di Benevento è un esempio di come l'architettura medievale abbia saputo riutilizzare materiali e frammenti provenienti da epoche precedenti, in particolare dall'epoca romana e longobarda. Le mura della rocca, costruita nel XIV secolo sotto il dominio papale, sono infatti costellate di antichi frammenti di sculture e rilievi, che raccontano una storia stratificata di continuità e trasformazione culturale. Storia e contesto della Rocca dei Rettori La Rocca dei Rettori sorge su un sito di grande importanza storica, che ha visto passare diverse civiltà, dai Sanniti ai Romani, dai Longobardi fino ai Normanni. La rocca fu costruita intorno al 1321-1322 come sede del Rettore del Patrimonio di San Pietro, rappresentante papale nel territorio. Questo edificio aveva una funzione militare, amministrativa e divenne il simbolo del potere pontificio nella regione. Frammenti Romani e Longobardi nelle Mura I frammenti visibili nelle mura, rappresentano una pratica comune nell'architettura medievale, nota come spolia. Questa tecnica consisteva nel riutilizzo di materiali e decorazioni provenienti da edifici più antichi, spesso romani, per nuovi scopi costruttivi. A Benevento, come in molte altre città italiane, le spolia furono integrate nelle nuove costruzioni non solo per ragioni pratiche, ma anche per evocare la continuità con l'antico potere romano, conferendo così prestigio e legittimità ai nuovi edifici. Nelle mura prospicienti Piazza IV Novembre, si possono osservare frammenti di rilievi e busti, probabilmente appartenenti a monumenti funerari romani. Questi busti, scolpiti in marmo, erano tipicamente utilizzati per commemorare i defunti e l'inclusione di tali elementi nelle mura della rocca può essere interpretata come un modo per infondere l'edificio di una forza simbolica e spirituale, legando il presente a un passato glorioso e potente. Significato artistico e culturale L'uso di frammenti romani nelle mura della Rocca dei Rettori riflette una concezione dell'architettura come palinsesto, dove ogni strato racconta una parte della storia della città. I busti e i rilievi, incastonati tra le pietre della rocca, diventano testimonianze visive di una storia che attraversa i secoli, dal mondo antico fino al medioevo. Dal punto di vista artistico, i frammenti che vediamo mostrano lo stile classico romano, con un'attenzione ai dettagli nelle pieghe delle vesti e nell'espressione del volto, anche se molti di essi sono danneggiati o frammentari. Questi elementi contrastano con la sobrietà e la robustezza della muratura medievale, creando un effetto visivo che colpisce il visitatore per la sua eterogeneità e per il senso di continuità storica che trasmette. In sintesi, i frammenti romani visibili nelle mura della Rocca dei Rettori di Benevento rappresentano un interessante esempio di come l'architettura medievale abbia saputo integrare e reinterpretare il passato. Essi abbelliscono la rocca e ne rafforzano anche il significato simbolico, trasformando l'edificio in un vero e proprio archivio di pietra, dove le tracce del passato convivono con le aspirazioni del presente. La Rocca dei Rettori, attraverso queste spolia, racconta una storia di potere, memoria e identità che continua a risuonare ancora oggi.
Carmine De RosaCarmine De Rosa
La **Rocca dei Rettori**, conosciuta anche come **Castello di Benevento** o **Castello di Manfredi**, è un castello che si trova nella città di Benevento. Venne fondato sul sito di un precedente palazzo fortificato longobardo, edificato dal duca **Arechi II** a partire dal **871** nel luogo detto "Piano di Corte". Il palazzo sopravvisse anche dopo la fine del ducato di Benevento, ospitando nel tempo diversi pontefici, l'ultimo dei quali fu **papa Gregorio X** nel **1272**, e in seguito era andato distrutto. Nel **1321** papa **Giovanni XII da Avignone** incaricò il rettore pontificio della città, **Guglielmo de Balaeto**, della costruzione di una sede fortificata per i "Rettori", che doveva essere edificata presso il monastero benedettino femminile di **Santa Maria di Porta Somma**, trasferendo le monache presso il monastero di **San Pietro**. La rocca venne compiuta verso la fine del **1338** sotto il pontificato di **papa Benedetto XII**. Il progetto prevedeva un castrum ed un palatium, recintati da mura protetti da fossati, attraversati da tre ponti levatoi. La costruzione inglobò la porta orientale della città, che venne ricostruita poco più oltre. Era prevista la costruzione di due torri e di un'altana, che vennero tuttavia sostituite da un corpo di fabbrica destinato a deposito. A partire dal **1586** la fortezza venne trasformata progressivamente in carcere, rimasto attivo fino al **1865**. Una parte dell'edificio venne ricostruita nel **XVIII secolo**, a seguito delle distruzioni provocate dal terremoto del **1702**. Dell'antico castello si conserva attualmente solo il mastio centrale, sottoposto a interventi di restauro tra il **1959** e il **1960**, che hanno portato al rinvenimento dell'antica porta cittadina, in corrispondenza dell'androne del mastio, e dei resti di un monumento funebre romano. L'edificio ospita la sezione storica del **Museo del Sannio** con il materiale pertinente alla storia della città e della regione del Sannio e la documentazione dell'arte e delle tradizioni popolari della provincia. I giardini che affiancano il castello accolgono un lapidario, dedicato ai miliarii della via Traiana, che accoglie inoltre diversi frammenti architettonici romani, alcuni dei quali rinvenuti a largo Feoli. a cura di Chiara Maria Pontillo.
Andrea ChiarielloAndrea Chiariello
La Rocca sorge nel punto più elevato del centro storico di Benevento. L'aspetto attuale è il risultato di numerosi interventi succedutisi nei secoli, ed è perciò piuttosto disomogeneo. L'edificio si compone di due corpi distinti: il Torrione angolare, costruito dai Longobardi, è quanto resta di riconoscibile del loro fortilizio; fu ristrutturato in epoche successive, giungendo nel XV secolo alla forma attuale (e per questo è detto anche Castrum novum). Alto 28 m, presenta una pianta poligonale. Nelle sue pareti si riconoscono diverse pietre provenienti da edifici di età romana (concentrate nel versante orientale), e vi si aprono bifore ogivali. Sul terrazzo si elevano due torrette. Il torrione in realtà era il castello vero e proprio, mentre la parte più estesa del complesso è costituita dal Palazzo dei Governatori Pontifici (ovvero dei rettori), il cui ingresso principale è posto sul versante occidentale, dove una rampa conduce ad un giardino posteriore, sopraelevato rispetto al livello stradale. Il Palatium, su tre piani, ha pianta rettangolare con cortile interno. In esso particolari antichi come i barbacani si affiancano ad elementi neoclassici come le finestre incorniciate, e il colonnato sormontato da un timpano davanti ad una vetrata che dà sul cortile. Il piano terra è occupato dalle segrete; entrando dall'ingresso sulla rampa un doppio scalone conduce al primo piano, organizzato in ampi saloni con soffitti in legno e decorazioni, spesso floreali, settecetesche: modificati negli ultimi decenni a causa della loro destinazione ad uffici, sono stati recuperati da un recente restauro
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La Rocca dei Rettori di Benevento è un esempio di come l'architettura medievale abbia saputo riutilizzare materiali e frammenti provenienti da epoche precedenti, in particolare dall'epoca romana e longobarda. Le mura della rocca, costruita nel XIV secolo sotto il dominio papale, sono infatti costellate di antichi frammenti di sculture e rilievi, che raccontano una storia stratificata di continuità e trasformazione culturale. Storia e contesto della Rocca dei Rettori La Rocca dei Rettori sorge su un sito di grande importanza storica, che ha visto passare diverse civiltà, dai Sanniti ai Romani, dai Longobardi fino ai Normanni. La rocca fu costruita intorno al 1321-1322 come sede del Rettore del Patrimonio di San Pietro, rappresentante papale nel territorio. Questo edificio aveva una funzione militare, amministrativa e divenne il simbolo del potere pontificio nella regione. Frammenti Romani e Longobardi nelle Mura I frammenti visibili nelle mura, rappresentano una pratica comune nell'architettura medievale, nota come spolia. Questa tecnica consisteva nel riutilizzo di materiali e decorazioni provenienti da edifici più antichi, spesso romani, per nuovi scopi costruttivi. A Benevento, come in molte altre città italiane, le spolia furono integrate nelle nuove costruzioni non solo per ragioni pratiche, ma anche per evocare la continuità con l'antico potere romano, conferendo così prestigio e legittimità ai nuovi edifici. Nelle mura prospicienti Piazza IV Novembre, si possono osservare frammenti di rilievi e busti, probabilmente appartenenti a monumenti funerari romani. Questi busti, scolpiti in marmo, erano tipicamente utilizzati per commemorare i defunti e l'inclusione di tali elementi nelle mura della rocca può essere interpretata come un modo per infondere l'edificio di una forza simbolica e spirituale, legando il presente a un passato glorioso e potente. Significato artistico e culturale L'uso di frammenti romani nelle mura della Rocca dei Rettori riflette una concezione dell'architettura come palinsesto, dove ogni strato racconta una parte della storia della città. I busti e i rilievi, incastonati tra le pietre della rocca, diventano testimonianze visive di una storia che attraversa i secoli, dal mondo antico fino al medioevo. Dal punto di vista artistico, i frammenti che vediamo mostrano lo stile classico romano, con un'attenzione ai dettagli nelle pieghe delle vesti e nell'espressione del volto, anche se molti di essi sono danneggiati o frammentari. Questi elementi contrastano con la sobrietà e la robustezza della muratura medievale, creando un effetto visivo che colpisce il visitatore per la sua eterogeneità e per il senso di continuità storica che trasmette. In sintesi, i frammenti romani visibili nelle mura della Rocca dei Rettori di Benevento rappresentano un interessante esempio di come l'architettura medievale abbia saputo integrare e reinterpretare il passato. Essi abbelliscono la rocca e ne rafforzano anche il significato simbolico, trasformando l'edificio in un vero e proprio archivio di pietra, dove le tracce del passato convivono con le aspirazioni del presente. La Rocca dei Rettori, attraverso queste spolia, racconta una storia di potere, memoria e identità che continua a risuonare ancora oggi.
Angelo Irano

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La **Rocca dei Rettori**, conosciuta anche come **Castello di Benevento** o **Castello di Manfredi**, è un castello che si trova nella città di Benevento. Venne fondato sul sito di un precedente palazzo fortificato longobardo, edificato dal duca **Arechi II** a partire dal **871** nel luogo detto "Piano di Corte". Il palazzo sopravvisse anche dopo la fine del ducato di Benevento, ospitando nel tempo diversi pontefici, l'ultimo dei quali fu **papa Gregorio X** nel **1272**, e in seguito era andato distrutto. Nel **1321** papa **Giovanni XII da Avignone** incaricò il rettore pontificio della città, **Guglielmo de Balaeto**, della costruzione di una sede fortificata per i "Rettori", che doveva essere edificata presso il monastero benedettino femminile di **Santa Maria di Porta Somma**, trasferendo le monache presso il monastero di **San Pietro**. La rocca venne compiuta verso la fine del **1338** sotto il pontificato di **papa Benedetto XII**. Il progetto prevedeva un castrum ed un palatium, recintati da mura protetti da fossati, attraversati da tre ponti levatoi. La costruzione inglobò la porta orientale della città, che venne ricostruita poco più oltre. Era prevista la costruzione di due torri e di un'altana, che vennero tuttavia sostituite da un corpo di fabbrica destinato a deposito. A partire dal **1586** la fortezza venne trasformata progressivamente in carcere, rimasto attivo fino al **1865**. Una parte dell'edificio venne ricostruita nel **XVIII secolo**, a seguito delle distruzioni provocate dal terremoto del **1702**. Dell'antico castello si conserva attualmente solo il mastio centrale, sottoposto a interventi di restauro tra il **1959** e il **1960**, che hanno portato al rinvenimento dell'antica porta cittadina, in corrispondenza dell'androne del mastio, e dei resti di un monumento funebre romano. L'edificio ospita la sezione storica del **Museo del Sannio** con il materiale pertinente alla storia della città e della regione del Sannio e la documentazione dell'arte e delle tradizioni popolari della provincia. I giardini che affiancano il castello accolgono un lapidario, dedicato ai miliarii della via Traiana, che accoglie inoltre diversi frammenti architettonici romani, alcuni dei quali rinvenuti a largo Feoli. a cura di Chiara Maria Pontillo.
Carmine De Rosa

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La Rocca sorge nel punto più elevato del centro storico di Benevento. L'aspetto attuale è il risultato di numerosi interventi succedutisi nei secoli, ed è perciò piuttosto disomogeneo. L'edificio si compone di due corpi distinti: il Torrione angolare, costruito dai Longobardi, è quanto resta di riconoscibile del loro fortilizio; fu ristrutturato in epoche successive, giungendo nel XV secolo alla forma attuale (e per questo è detto anche Castrum novum). Alto 28 m, presenta una pianta poligonale. Nelle sue pareti si riconoscono diverse pietre provenienti da edifici di età romana (concentrate nel versante orientale), e vi si aprono bifore ogivali. Sul terrazzo si elevano due torrette. Il torrione in realtà era il castello vero e proprio, mentre la parte più estesa del complesso è costituita dal Palazzo dei Governatori Pontifici (ovvero dei rettori), il cui ingresso principale è posto sul versante occidentale, dove una rampa conduce ad un giardino posteriore, sopraelevato rispetto al livello stradale. Il Palatium, su tre piani, ha pianta rettangolare con cortile interno. In esso particolari antichi come i barbacani si affiancano ad elementi neoclassici come le finestre incorniciate, e il colonnato sormontato da un timpano davanti ad una vetrata che dà sul cortile. Il piano terra è occupato dalle segrete; entrando dall'ingresso sulla rampa un doppio scalone conduce al primo piano, organizzato in ampi saloni con soffitti in legno e decorazioni, spesso floreali, settecetesche: modificati negli ultimi decenni a causa della loro destinazione ad uffici, sono stati recuperati da un recente restauro
Andrea Chiariello

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La Rocca dei Rettori di Benevento è un esempio di come l'architettura medievale abbia saputo riutilizzare materiali e frammenti provenienti da epoche precedenti, in particolare dall'epoca romana e longobarda. Le mura della rocca, costruita nel XIV secolo sotto il dominio papale, sono infatti costellate di antichi frammenti di sculture e rilievi, che raccontano una storia stratificata di continuità e trasformazione culturale.

Storia e contesto della Rocca dei Rettori

La Rocca dei Rettori sorge su un sito di grande importanza storica, che ha visto passare diverse civiltà, dai Sanniti ai Romani, dai Longobardi fino ai Normanni. La rocca fu costruita intorno al 1321-1322 come sede del Rettore del Patrimonio di San Pietro, rappresentante papale nel territorio. Questo edificio aveva una funzione militare, amministrativa e divenne il simbolo del potere pontificio nella regione.

Frammenti Romani e Longobardi nelle Mura

I frammenti visibili nelle mura, rappresentano una pratica comune nell'architettura medievale, nota come spolia. Questa tecnica consisteva nel riutilizzo di materiali e decorazioni provenienti da edifici più antichi, spesso romani, per nuovi scopi costruttivi. A Benevento, come in molte altre città italiane, le spolia furono integrate nelle nuove costruzioni non solo per ragioni pratiche, ma anche per evocare la continuità con l'antico potere romano, conferendo così prestigio e legittimità ai nuovi edifici.

Nelle mura prospicienti Piazza IV Novembre, si possono osservare frammenti di rilievi e busti, probabilmente appartenenti a monumenti funerari romani. Questi busti, scolpiti in marmo, erano tipicamente utilizzati per commemorare i defunti e l'inclusione di tali elementi nelle mura della rocca può essere interpretata come un modo per infondere l'edificio di una forza simbolica e spirituale, legando il presente a un passato glorioso e potente.

Significato artistico e culturale

L'uso di frammenti romani nelle mura della Rocca dei Rettori riflette una concezione dell'architettura come palinsesto, dove ogni strato racconta una parte della storia della città. I busti e i rilievi, incastonati tra le pietre della rocca, diventano testimonianze visive di una storia che attraversa i secoli, dal mondo antico fino al medioevo.

Dal punto di vista artistico, i frammenti che vediamo mostrano lo stile classico romano, con un'attenzione ai dettagli nelle pieghe delle vesti e nell'espressione del volto, anche se molti di essi sono danneggiati o frammentari. Questi elementi contrastano con la sobrietà e la robustezza della muratura medievale, creando un effetto visivo che colpisce il visitatore per la sua eterogeneità e per il senso di continuità storica che trasmette.

In sintesi, i frammenti romani visibili nelle mura della Rocca dei Rettori di Benevento rappresentano un interessante esempio di come l'architettura medievale abbia saputo integrare e reinterpretare il passato. Essi abbelliscono la rocca e ne rafforzano anche il significato simbolico, trasformando l'edificio in un vero e proprio archivio di pietra, dove le tracce del passato convivono con le aspirazioni del presente. La Rocca dei Rettori, attraverso queste spolia, racconta una storia di potere, memoria e identità che continua a risuonare...

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La Rocca dei Rettori, conosciuta anche come Castello di Benevento o Castello di Manfredi, è un castello che si trova nella città di Benevento. Venne fondato sul sito di un precedente palazzo fortificato longobardo, edificato dal duca Arechi II a partire dal 871 nel luogo detto "Piano di Corte". Il palazzo sopravvisse anche dopo la fine del ducato di Benevento, ospitando nel tempo diversi pontefici, l'ultimo dei quali fu papa Gregorio X nel 1272, e in seguito era andato distrutto. Nel 1321 papa Giovanni XII da Avignone incaricò il rettore pontificio della città, Guglielmo de Balaeto, della costruzione di una sede fortificata per i "Rettori", che doveva essere edificata presso il monastero benedettino femminile di Santa Maria di Porta Somma, trasferendo le monache presso il monastero di San Pietro. La rocca venne compiuta verso la fine del 1338 sotto il pontificato di papa Benedetto XII. Il progetto prevedeva un castrum ed un palatium, recintati da mura protetti da fossati, attraversati da tre ponti levatoi. La costruzione inglobò la porta orientale della città, che venne ricostruita poco più oltre. Era prevista la costruzione di due torri e di un'altana, che vennero tuttavia sostituite da un corpo di fabbrica destinato a deposito. A partire dal 1586 la fortezza venne trasformata progressivamente in carcere, rimasto attivo fino al 1865. Una parte dell'edificio venne ricostruita nel XVIII secolo, a seguito delle distruzioni provocate dal terremoto del 1702. Dell'antico castello si conserva attualmente solo il mastio centrale, sottoposto a interventi di restauro tra il 1959 e il 1960, che hanno portato al rinvenimento dell'antica porta cittadina, in corrispondenza dell'androne del mastio, e dei resti di un monumento funebre romano. L'edificio ospita la sezione storica del Museo del Sannio con il materiale pertinente alla storia della città e della regione del Sannio e la documentazione dell'arte e delle tradizioni popolari della provincia. I giardini che affiancano il castello accolgono un lapidario, dedicato ai miliarii della via Traiana, che accoglie inoltre diversi frammenti architettonici romani, alcuni dei quali rinvenuti a largo Feoli. a cura di Chiara...

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È un posto da visitare perché fa ricordare la grandezza di benevento. La Rocca dei Rettori, conosciuta anche come Castello di Benevento o Castello di Manfredi, è un castello che si trova nella città di Benevento. Venne fondato sul sito di un precedente palazzo fortificato longobardo, edificato dal duca Arechi II a partire dal 871 nel luogo detto "Piano di Corte". Il palazzo sopravvisse anche dopo la fine del ducato di Benevento, ospitando nel tempo diversi pontefici, l'ultimo dei quali fu papa Gregorio X nel 1272, e in seguito era andato distrutto. Nel 1321 papa Giovanni XII da Avignone incaricò il rettore pontificio della città, Guglielmo de Balaeto, della costruzione di una sede fortificata per i "Rettori"[1], che doveva essere edificata presso il monastero benedettino femminile di Santa Maria di Porta Somma, trasferendo le monache presso il monastero di San Pietro.

La rocca venne compiuta verso la fine del 1338 sotto il pontificato di papa Benedetto XII. Il progetto prevedeva un castrum ed un palatium, recintati da mura protetti da fossati, attraversati da tre ponti levatoi. La costruzione inglobò la porta orientale della città, che venne ricostruita poco più oltre. Era prevista la costruzione di due torri e di un'altana, che vennero tuttavia sostituite da un corpo di fabbrica destinato a deposito. A partire dal 1586 la fortezza venne trasformata progressivamente in carcere, rimasto attivo fino al 1865. Una parte dell'edificio venne ricostruita nel XVIII secolo, a seguito delle distruzioni provocate dal terremoto del 1702. Dell'antico castello si conserva attualmente solo il mastio centrale, sottoposto a interventi di restauro tra il 1959 e il 1960, che hanno portato al rinvenimento dell'antica porta cittadina, in corrispondenza dell'androne del mastio, e dei resti di un monumento funebre romano.

L'edificio ospita la sezione storica del Museo del Sannio con il materiale pertinente alla storia della città e della regione del Sannio e la documentazione dell'arte e delle tradizioni popolari della provincia. I giardini che affiancano il castello accolgono un lapidario, dedicato ai miliarii della via Traiana, che accoglie inoltre diversi frammenti architettonici romani, alcuni dei quali rinvenuti a...

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