Marino Marini (1901–1980) was one of the most important Italian artists of the twentieth century, especially as a sculptor. He was born in Pistoia, but he studied art in Florence, before moving to Monza as a teacher and finally arriving at the prestigious Academy of Fine Arts of Brera in Milan. The museum houses the second-largest collection of his works, after collection dedicated to him in his hometown.
The Marino Marini Museum is housed in the ancient church of San Pancrazio. The church was transformed in the 1980s by architects Lorenzo Papi and Bruno Sacchi, who renovated the building in line with a "dynamic" reading of the work of sculptural Marini, creating a dialogue between historical and contemporary materials existing buildings. The building is as notable for its successful marriage of contemporary and ancient architecture as it is for its collection.
Within the walls of the ex-church stands the Sacellum of the Holy Sepulchre[3] also known as the Rucellai Sepulchre, which is still considered sacred. The interior of the sacellum is composed of a single burial chamber containing a marble slab placed against the southern wall. The exterior is decorated with 30 different marble inlay intarsia set inside framed squares and are inspired by vegetation such as laurel and oak leaves or flowers, while some depict geometrical forms such as the eight or six-pointed star, designed by artist Leon Battista Alberti (1401–1472). The Marino Marini sculptures are rugged and essential forms and among the most recurrent subjects the horse and rider, explored in a range of poses and moods, from fatigue, to danger, to eroticism. Pomona—the traditional figure feminine rounded and often fraught symbol of fertility since the time of the Etruscans, is another...
Read moreMarino Marini (1901-1980) è stato uno dei più importanti artisti italiani del Novecento, soprattutto come scultore. Nacque a Pistoia, ma studiò arte a Firenze, prima di trasferirsi a Monza come insegnante ed approdando infine alla prestigiosa Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Qui è conservata la seconda collezione per grandezza delle sue opere, dopo la raccolta a lui dedicata nella sua città natale. Il Museo Marino Marini nacque dalla duplice volontà dell'amministrazione fiorentina di restaurare l'antica chiesa di San Pancrazio, destinandola ad attività culturale, e di trovare un'adeguata sede alla ricca collezione del maestro pistoiese, donata alla città di Firenze nel 1980. I lavori di recupero dell'antica chiesa, ricostruita nel settecento e dall'inizio dell'Ottocento sconsacrata e adibita a scopi civili, che ne avevano profondamente cambiato l'aspetto, furono avviati nel 1982 e conclusi nel 1986. Gli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi, incaricati di redigere il progetto di recupero del complesso, presero le mosse da una lettura "dinamica" dell'opera scultorea di Marini, vivacizzata dai percorsi e dalla diversità delle quote, e da un volontà di dialogo tra preesistenze storiche e materiali contemporanei. Le sculture di Marino Marini hanno forme aspre ed essenziali e fra i soggetti più ricorrenti il Cavallo e cavaliere, esplorato in tutta una gamma di pose e stati d'animo, dalla stanchezza al pericolo all'erotismo, e la Pomona, cioè la tradizionale figura femminile tondeggiante e spesso gravida simbolo di fecondità dal tempo degli etruschi. I quasi duecento pezzi sono disposti secondo un ordinamento tematico che permette al visitatore di accostarsi con libertà al mondo dell'artista, fatto di cavalieri, Pomone e ritratti. L'allestimento museale rispetta con grande sensibilità le indicazioni di Marini nella scelta dei materiali e dell'illuminazione naturale degli ambienti, creando un raro effetto di armonia tra il contenitore e le opere. Il percorso si snoda su più livelli: le sculture, in bronzo e in cemento, sono distribuite su tutti i piani, mentre su quote diverse sono dislocati gessi policromi e tele, ritratti e disegni. La molteplicità delle tecniche esperite offre un'ulteriore testimonianza degli interessi dell'artista per le possibilità espressive...
Read more“Art Gate” Una finestra virtuale, un varco spazio/temporale che unisce il Museo Marino Marini di Firenze, la Città delle Arti per antonomasia e il Guggenheim di Venezia, la Città del romanticismo per eccellenza. Art Gate, è il nome dell'opera, realizzata dal collettivo internazionale Anotherview, vincitrice della terza edizione del Playable Museum Award, la call for ideas rivolta a architetti, designer, sviluppatori, maker, artisti, storyteller, visionari e creativi di ogni ambito per pensare e realizzare il Museo del Futuro, che da sabato 3 settembre 2022 prende posto al piano terra del Museo Marino Marini di Firenze, in Piazza San Pancrazio. La call per l'edizione 2022 del contest è già aperta e attiva fino al 31 ottobre. L'opera del collettivo internazionale di Artisti e Designers, Art Gate trasporta il visitatore direttamente sul Canal Grande a Venezia per ammirare, in una veduta sincronizzata con l’ora reale e creata grazie alle più avanzate tecnologie 8k, l'opera "L'angelo della città", realizzata proprio da Marini e posta all’ingresso della Fondazione Guggenheim, in una prospettiva che rompe le barriere fisiche e percettive. Anotherview, è un progetto visionario che nella creazione di “finestre nomadi digitali”, ognuna delle quali racconta un giorno in un diverso luogo del mondo, trova la massima espress artistica dei membri del collettivo, di cui fanno parte Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen, un italiano, una russa, un olandese, tutti giovani e globe-trotter, costruttori di connessioni tra luoghi d’Arte e Bellezza, ponti virtuali per il dialogo tra comunità. Costantemente “altrove”, il collettivo impegnato nella ricerca di storie e viste uniche che possano raccontare un tassello della nostra contemporaneità, non ha uno studio, uno showroom o un magazzino fisico, Anotherview ha virtualmente sede a Milano. Le finestre di Anotherview sono state esposte in fiere e mostre internazionali, come Art Basel Design Miami a Miami e Basilea, PAD London e Jingart in Cina. Il Playable Museum Award è un’iniziativa lanciata dal Museo Marino Marini di Firenze con l'obiettivo di rivoluzionare la connessione fra persone, opere e...
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