Onore, merito e gioia la scelta di aprire i battenti del Museo dedicato al leggendario poeta Virgilio in un'ala del Palazzo Podestà, simbolo di questa graziosa, storica città d'arte lombarda che gli ha dato i natali.
Colpisce l'organizzazione e il concept della mostra (innovativa, classica ma anche altamente tecnologica), curata nei minimi particolari; eccellente la visibilità, alto il livello dei riferimenti storici, letterari, anche didascalici. Un percorso ben concepito: Le tre sale dedicate alle sue opere - rispettivamente le Bucoliche, le Georgiche e l'Eneide - non tracciano soltanto un profilo artistico di Virgilio secondo un'attenta e puntuale narrazione dei testi, ma si soffermano, con dovizia di particolari, sulla vita e la formazione del suo pensiero; di certo non mancano riferimenti che interessano le influenze che il poeta ha accumulato da alcuni precursori, in particolare greci, le innovazioni di stile e di forma cui è stato portatore geniale, persino i suoi stati d'animo trovano spazio, il tutto in una cornice storica di vita e di "trapasso" racchiusa tra l'ultimo periodo repubblicano e gli esordi augustei di una Roma sempre più imperiale, determinanti per il corso della Storia antica e brillantemente ricostruiti.
Ne esce un Virgilio completo, anche epicureo, di certo umano e visionario che per alcuni versi ricalca la figura "epica" di quel Enea, narrata nel suo capolavoro principale e, con grazia, ci rammenta la genesi "mitica" della città eterna e le sue stirpi.
Nel complesso un percorso ricco, pertinente, snello ed equilibrato, grazie alla competenza, gusto e sicura passione di coloro che si sono dedicati alla realizzazione del progetto attraverso una esemplare ricostruzione storico-artistica del poeta.
Pregevole e rara l'immagine iconica che ritrae il giovane poeta in posa gaudente, spensierata, per intenderci "bucolica", impressa nel frammento di affresco di Giulio Romano e presente in mostra. Scarsissimi in effetti sono le immagini che lo ritraggono, giunte ai giorni nostri. Segnalo al riguardo un mosaico del III secolo d.c. custodito nel Museo Nazionale del Bardo a Tunisi, presumibilmente l'unico esistente.
Personale vigile e garbato. Costo onesto e congruo. La visita vale il biglietto. Sito da non perdere. Meritate...
Read moreGorgeous museum about the poet Virgil and his works. Interactive with audio guides and QR codes to scan, music in some rooms to accompany the subject of the room, some books and sculptures on display, and all wheelchair accessible. They did a fantastic job blending new architecture of the museum with the ancient building. In my opinion it’s worth it just to see the architecture of the building and 13th century frescos unveiled only in 2012. The tickets were only €8 and worth every penny! Definitely stop by if you have a few days in Mantova and want another museum to see. Took us only an hour or so...
Read moreSono uno studente di lettere classiche e per questo volevo vedere come la città di Mantova onora il suo poeta. Come hanno già scritto altri il palazzo è meraviglioso e molto adatto per questa mostra. La mostra è moderna e ci sono alcuni elementi molto creativi (come l'odore del mondo pastorale). Le sezioni dedicate alle Bucoliche e le Georgiche mi sono piaciute molto. Anche i giochi digitali sono carini. Purtroppo la sezione dedicata all'Eneide non mi ha convinto. Ho sopratutto dubbi che una persona che non conosce l'Eneide possa capire di cosa tratta. Le diverse storie raccontate da Virgilio non si mostrano (alcuni dipinti sarebbero stati sufficienti probabilmente). Ci sarebbe stato molto spazio per creatività, ad esempio per spiegare la genealogia da Enea ad Agosto. Virgilio ci ha già mostrato come visualizzarla nella storia della visita agli inferi nel libro sesto. Perché non è stato usato questo modello? Purtroppo invece si è deciso di usare delle immagini ovviamente create da AI per visualizzare il contenuto dell'Eneide. Virgilio avrebbe meritato dei dipinti di artisti veri. Mi sarebbe piaciuto poter leggere le opere di Virgilio. Qualche sedia e tre copie di ogni opera sarebbero state sufficienti per questo
Ciononostante sono contento che esista un museo di questo genere e raccomando la visita. In particolare le sezioni sulle Bucoliche e le...
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