This church dates back to the middle of 300 AD and was originally known as the Basilica of the Three Magi, because according to tradition it was founded on purpose to preserve the sarcophagus with (precisely) the relics of the Magi - sacked by Barbarossa in 1162, taken to Cologne and returned only partly at the beginning of the 1900s. To see: the marble sarcophagus linked to tradition (located in the "Cappella dei Magi", in the right transept), the Portinari Chapel (with the Ark of Saint Peter Martyr and the magnificent frescoes by Vincenzo Foppa, admission fee), and the Ancona of the Passion (a monumental marble sculptural work placed on the high altar that represents various episodes of the last moments of Jesus' life).
Questa chiesa risale a metà del 300 dC ed era originariamente nota come Basilica dei Tre Magi, perché secondo la tradizione è stata fondata apposta per conservare il sarcofago con (appunto) le reliquie dei Magi - saccheggiate dal Barbarossa nel 1162, portate a Colonia e restituite solo in parte all'inizio del '900. Da vedere: il sarcofago di marmo legato alla tradizione (si trova nella "Cappella dei Magi ", nel transetto di destra), la Cappella Portinari (con l'Arca di San Pietro Martire e i magnifici affreschi di Vincenzo Foppa, ingresso a pagamento), e l'Ancona della Passione (una monumentale opera scultorea di marmo collocata sull'altare maggiore che rappresenta vari episodi degli ultimi momenti di...
Read moreLa Basilica di Sant'Eustorgio è in stile romanico-paleocristiano e sorge nell'omonima piazza. Un tempo sorgeva un'area cimiteriale risalente al III secolo d.C., poi nel VI secolo d.C. fu edificata una vecchia Chiesa paleocristiana, i cui resti sono oggi visibili sotto l'abside. Sia la facciata che l'interno attuali sono il risultato di vari restauri avvenuti nel corso dei secoli. All'interno della Basilica, ci sono molte cappelle, tra cui la Cappella dei Magi. Questa Basilica è nota infatti perché sono conservate alcune reliquie dei Santi Magi. Eustorgio, a cui è intitolata la Basilica, si sarebbe recato a Costantinopoli, prima di diventare vescovo a Milano, e avrebbe ricevuto in dono le reliquie dall’imperatore per portarle poi a Milano, dove oggi sorge la Basilica. Dopo vari saccheggi, nel 1903, grazie all’intervento del Cardinal Ferrari, alcuni frammenti dei resti tornarono nella Basilica di Sant’Eustorgio. Le reliquie sono oggi conservate in uno scrigno sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della Basilica, esposte alla devozione dei fedeli. A partire dal 1336, tra l'altro, durante l'Epifania si svolge il Corteo dei Magi, che parte da Piazza del Duomo e arriva in Piazza Sant’Eustorgio con il devoto omaggio dei Magi ad un presepe vivente. Sul campanile della Basilica, inoltre, c'è una stella che richiama quella che seguirono i Re Magi per portare i doni a Gesù Bambino. Lo splendido campanile, costruito tra il 1297 e il 1309, fu il primo in Italia sul quale venne posto un orologio pubblico. Il campanile è visibile dai Navigli fino a Via Santa Sofia. La facciata è molto bella e richiama molto le Chiese risalenti all'epoca romana.
Di fianco alla Basilica sorge il Museo Diocesano, inaugurato nel 2001 e che ha lo scopo di far conoscere l'arte della Diocesi di Milano. Sempre di fianco alla Basilica, sorge un edificio che ha ospitato la canonica in cui ha vissuto Don Pigi Perini, parroco di Sant'Eustorgio dal 1977 al 2012 e che visse in questa canonica fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2020. A lui va il merito di aver portato in Italia nel 1986 il sistema delle "Cellule parrocchiali di evangelizzazione", ispirato da un'esperienza in Florida, negli Stati Uniti. Sulla base di questa intuizione, nel 2005 è nata l'iniziativa "Luce nella notte", che consiste in un'evangelizzazione di strada (trovate info cercando sul sito della Pastorale Giovanile di Milano). Dopo la scomparsa di Don Pigi Perini, la Comunità Pastorale dei Santi Magi (di cui la Basilica fa parte) ha donato la canonica alla Pastorale Giovanile di Milano e così, grazie all'intuizione di Don Marco Fusi, nel 2021 è diventata "Casa Magis", un appartamento dove alcuni giovani non consacrati vivono insieme per un anno pastorale, unendo fede cattolica e vita ordinaria (studio, lavoro, eccetera). Inoltre, una domenica al mese, in "Casa Magis" si uniscono altri giovani e si commenta il Vangelo del giorno con osservazioni personali. È una bellissima esperienza che mi ha dato tanto e che mi ha permesso di stringere amicizia sia con le ragazze che hanno vissuto in "Casa Magis" nell'anno pastorale 2024/2025, sia con altre ragazze e altri ragazzi che sono venuti ai vari incontri e iniziative ("Casa Magis" l'ho ampiamente recensita su questa piattaforma). Don Marco Fusi, oltre ad essere il responsabile del "Servizio Giovani e Università" della Pastorale Giovanile di Milano, è anche uno dei sacerdoti della Comunità Pastorale dei Santi Magi, infatti celebra le messe nelle varie Chiese della suddetta comunità, tra cui la Basilica di Sant'Eustorgio. Personalmente, penso che Don Marco Fusi stia continuando molto bene il percorso iniziato dal suo predecessore Don Pigi Perini.
In conclusione, la Basilica è bellissima ed è una delle tante testimonianze della Milano Paleocristiana. Inoltre, ci sono tante iniziative che permettono di incontrarsi e creare delle amicizie vere. La posizione è molto comoda: si trova in Piazza Sant'Eustorgio, a pochi metri dai Navigli, dalle Colonne di San Lorenzo e dalla fermata della M4, Vetra. Una visita è assolutamente...
Read moreA significant example of late 4th-century early Christian architecture, the basilica has been an important pilgrimage site since the Roman Empire. Originally known as Basilica Trium Magorum, it was believed to house the relics of the Three Magi. The first church was founded around 344, and by the late 4th century, the relics of the Magi were reportedly enshrined here, prompting the change in dedication. From the 13th century onward, the basilica became associated with the Dominican Order and underwent significant expansion. One of its most notable features is the Portinari Chapel, built between 1462 and 1468. In the 19th century, the church’s façade was restored in a...
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