Percorrendo il lungo Corso Italia, nella piccola piazza Sant’Eufemia, si trova una chiesetta che da il nome alla piazza. Fermatevi e varcate la soglia, sarete sorpresi dall’architettura, dai colori e dalla sua acustica: talmente particolare ed armonica da permetterne l’utilizzo, dagli anni ’50 agli anni ’80, come sala di registrazione di cantanti famosi. La chiesa è stata fondata intorno al 472/475, poi ricostruita nel XV secolo e in seguito più volte rimaneggiata, grazie all’intervento di importanti mecenati.
L'interno della chiesa è in stile neogotico ed è composto da tre sezioni distinte. Qui sono conservate alcune preziose tavole, risalenti al primo cinquecento. Nella prima cappella a sinistra, anche se rovinata dal tempo, potete ancora vedere lo “Sposalizio di Santa Caterina“, di scuola leonardesca.
Una caratteristica molto particolare della chiesa è quella di avere una notevole acustica, tanto che negli anni cinquanta la basilica fu utilizzata come studio di registrazione dal soprano Maria Callas e negli anni ’80 anche dalla cantante Mina, per incidere alcuni suoi brani. Ma la cosa più bella sono i colori vivaci del cielo turchino nelle volte del soffitto, in contrasto con le massicce colonne che...
Read moreBeautiful cathedral not very famous though They tell the central image of Virgin here helps in pregnancy And a bit lower the same corso Italia you can visit other beautiful cathedral with a yard which is Santuario di Santa Maria dei miracoli. Not so particular inside IMHO;) but the outdoors...
Read moreIn attesa di una visita medica di controllo da effettuare in zona, oggi, per la prima volta, sono entrato in questa basilica e ne sono rimasto incantato. Premetto di essere poco sensibile alle opere d’arte, a chiese e monumenti in particolare. La mia storia personale mi ha portato inoltre a diffidare di preti e suore e della Chiesa in generale, per cui posso sì definirmi “credente”, ma con molta fatica. Ciò nonostante, entrando in questa basilica, ho avvertito una fortissima emozione. Dopo soli cinque minuti ho acceso un cero e mi sono messo a pregare per me ed i miei cari, con le lacrime agli occhi. È stato come se tutta la bellezza che mi circondava mi avesse di colpo avvicinato a Dio. Se l’uomo, in nome di Dio, riesce a creare qualcosa di così bello, deve pure esistere un Dio, mi sono detto. In vita mia non ho mai provato un’emozione del genere entrando...
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